di Vulgar Puppet il dom nov 11, 18 23:00
Venere in pelliccia, di
Roman PolanskiNon credo mi fossi reso conto la prima volta di quanto questo Polanski sia stupendo. Ritmo serratissimo, scrittura impeccabile, recitazione alle stelle (con una Emmanuelle Seigner fuori scala, per tutto), fotografia esasperata ma non eccessivamente come in un Wonder Wheel di Woody Allen per fare un esempio. Il film lavora poi su talmente tanti piani diversi che ci si può solo inginocchiare di fronte alla grandezza del suo autore. La mia idea è che il regista polacco abbia voluto criticare chiunque, persino l'opera originale, persino sé stesso, per il trattamento errato riservato alla donna, tanto nella vita quanto nell'arte. Man mano che la storia si evolve il male celato dall'uomo viene sempre più scoperto, e il riscatto della donna sempre più compiuto, perché forse è giusto che venga fatta finalmente giustizia.
Rivedrò presto anche Carnage, un altro Polanski che alla prima visione non mi aveva convinto del tutto
Tatore77 ha scritto:Seconda visione, prima in bd
Beh...il surround fa la parte del leone...non scherzo se vi dico che tremava tutto durante il bombardamento del molo...una roba pazzesca
Le immagini e la regia, poi, sono davvero di livello incredibile.
Resto però fermo sulla mia posizione: il film mi rimane freddo e io distaccato, senza riuscire ad empatizzare con alcuno dei protagonisti.
Forse Nolan ha voluto proprio questo, boh, fatto sta che mi sembra un mero esercizio di stile.
Io Dunkirk l'ho visto in uno dei migliori cinema del mondo, in Irlanda, e non credo abbia molto senso rivederlo altrove. Inevitabile esserne coinvolti, ma non di certo per i personaggi, volutamente spersonalizzati - scelta che poteva anche funzionare con il cinismo di Kubrick, ma non con quella stucchevole morale finale del discorso di Churchill.
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