Gabriele ha scritto:Ma 'nzomma, a distanza di 3/4 mesi dalle elezioni, che ne pensate del Movimento5Stelle? Delusi o appagati di quello che hanno fatto finora?
AgentOrange ha scritto:Gabriele ha scritto:Ma 'nzomma, a distanza di 3/4 mesi dalle elezioni, che ne pensate del Movimento5Stelle? Delusi o appagati di quello che hanno fatto finora?
Beh ne abbiamo già parlato un sacco quindi la mia opnione è ben nota.
Penso che l'M5S fosse un movimento che partiva con delle ottime premesse: apprezzavo molto l'impegno di Grillo di documentare e rendere accessibile a tutti tutto quello che avviene nei palazzi della politica... avrei preferito una fase più lunga di rodaggio a livello comunale (avessi avuto delle elezioni comunali in questi anni l'avrei votato, ma ho trascolato nel momento sbagliato ).
Il problema principale è il delirio di onnipotenza in cui sta cadendo Grillo, oltre alle molte contraddizioni (Gabbanelli, il recente caso Rodotà ) e la mediocrità di alcuni dei suoi eletti (le uscite sui chip sottocutanei, le risposte-fotocopia "leggete il programma su internet"). Io penso DAVVERO che questo sia un peccato, e sono seriamente dispiaciuto, perché avevo davvero creduto che l'M5S potesse essere un cambiamento, e invece lo trovo schiavo di Grillo e di una fanbase assolutamente fanatica. E non credo di essere l'unico. Conosco moltissimi elettori PD che ad eventuali nuove politiche si sarebbero mossi verso Grillo, e che invece ora tendono verso l'astensione..
jek ha scritto:Stante la situazione odierna è l'unica speranza per cambiare sistema, non solo politico. Non vedo altre soluzioni, magari se me ne indicate qualcuna se ne può parlare.
Gabriele ha scritto:jek ha scritto:Stante la situazione odierna è l'unica speranza per cambiare sistema, non solo politico. Non vedo altre soluzioni, magari se me ne indicate qualcuna se ne può parlare.
Non mi pare ce ne siano, purtroppo. Se il M5S, avesse realizzato quello prospettava agli esordi, forse poteva rappresentare il cambiamento, ma qui siamo ridotti agli insulti gratuiti e alla rendicontazione degli scontrini. Come se i soldi risparmiati dai loro parlamentari cambiassero qualcosa nel bilancio statale. Si sono aggrappati a questa cosa e non riescono a mollarla. Se guardi un po' più a fondo, poi, ti rendi conto che sono una massa di deficienti.
precision88 ha scritto:Sinceramente l'ho sempre trovato inutile e deleterio, come ho più volte espresso preferisco la mala polita all'antipolitica disfattista. Hanno dimostrato la loro inefficienza e inadeguatezza nel momento che hanno avuto la possibilità di fare e se ne sono guardati bene come era prevedibile. Sono una nuova versione di rifondazione comunista, che sbraitava e diceva no a tutto guardandosi molto bene dal governare. Il giorno che vidi le lacrime di Bertinotti per la pesante sconfitta esultai, aspetto sull'argine del fiume aspettando che la storia si ripeta. Se vuoi cambiare le cose devi governare, per governare ci vogliono i numeri e le competenze, il M5S non ha ne una ne l'altra. La vera capacità del politico sta nel saper fare la cosa giusta nel momento giusto, prendere decisioni e fare trame che portino frutti dopo anni, rimanendo magari sempre dietro le quinte (vedesi D'Alema, mio nemico di sempre ma un politico che sa fare il suo mestiere), questo non si apprende con una laurea o leggendo i giornali, lo si impara facendo la gavetta dalle sezioni, seguendo i politici e partendo dai municipi ei comuni per arrivare in parlamento in età adulta. La politica è un mestiere e come nessuno ha buoni risultati se si improvvisa a fare il falegname o l'architetto, altrettanto accade se si improvvisa politico.
jek ha scritto:precision88 ha scritto:Sinceramente l'ho sempre trovato inutile e deleterio, come ho più volte espresso preferisco la mala polita all'antipolitica disfattista. Hanno dimostrato la loro inefficienza e inadeguatezza nel momento che hanno avuto la possibilità di fare e se ne sono guardati bene come era prevedibile. Sono una nuova versione di rifondazione comunista, che sbraitava e diceva no a tutto guardandosi molto bene dal governare. Il giorno che vidi le lacrime di Bertinotti per la pesante sconfitta esultai, aspetto sull'argine del fiume aspettando che la storia si ripeta. Se vuoi cambiare le cose devi governare, per governare ci vogliono i numeri e le competenze, il M5S non ha ne una ne l'altra. La vera capacità del politico sta nel saper fare la cosa giusta nel momento giusto, prendere decisioni e fare trame che portino frutti dopo anni, rimanendo magari sempre dietro le quinte (vedesi D'Alema, mio nemico di sempre ma un politico che sa fare il suo mestiere), questo non si apprende con una laurea o leggendo i giornali, lo si impara facendo la gavetta dalle sezioni, seguendo i politici e partendo dai municipi ei comuni per arrivare in parlamento in età adulta. La politica è un mestiere e come nessuno ha buoni risultati se si improvvisa a fare il falegname o l'architetto, altrettanto accade se si improvvisa politico.
Questa politica è morta e sconfitta con la morta di Berlinguer. Da allora solo arrivisti e dilettanti con una visione che non va oltre i due giorni prova ne è che in Italia siamo alla bancarotta.
Ripeto la domanda un nome o un partito con una visione diciamo come Stalin "quinquennale".
precision88 ha scritto:La politica è un mestiere e come nessuno ha buoni risultati se si improvvisa a fare il falegname o l'architetto, altrettanto accade se si improvvisa politico.
LORIN ha scritto: Un referendum da svolgere " su vari punti sull'opportunità di modificare e in quale modo la Costituzione in parti importanti, con un dibattito approfondito anche nelle scuole di almeno 6 mesi".
Bocciata anche la proposta che indirizzava il Parlamento a procedere in tempi rapidi ad una limitata riforma della seconda parte della Costituzione con la riduzione del numero dei deputati e dei senatori, la riduzione del numero dei consiglieri regionali, la soppressione delle Province, l'accorpamento di Comuni,l'introduzione del referendum propositivo e consultivo senza quorum, l'eliminazione di ogni quorum per il referendum abrogativo, la fissazione del numero massimo di mandati elettorali a qualsiasi livello pari a due, la previsione dell' incandidabilità alla carica di deputato e senatore di coloro che sono stati condannati con sentenza definitiva, sulle leggi di iniziativa popolare, un termine perentorio entro cui il Parlamento abbia l'obbligo di esaminarle.
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