@Gloomweaver: grazie! Darò un ascolto appena possibile
@tosaerba: ci sta, rimedio subito
Shadow of the Raven: come tutti i dischi dei Nox Arcana, è un concept, in questo caso incentrato sugli scritti di Poe. La musica è un dark ambient gotico, interamente tessuto sui sintetizzatori e le tastiere, qualche coro e atmosfere horror.
The Dark Tower: stesso stile musicale di cui sopra, il concept riguarda questa Torre Oscura in cui ci si imbatte nelle creature notturne più disparate: vampiri, mostri, gargoyles. Niente da aggiungere se non: fatevi trasportare in questo mondo
Heresy: lo stile di Lustmord si caratterizza per essere un dark ambient (Lustmord è praticamente il padre di questo genere) impostato su una totale destrutturazione musicale. Questo disco è fatto da suoni registrati in ambienti tetri (come caverne) mischiati ai synth, sui quali a volte si innestano voci spettrali. Infernale.
Apollo: le canzoni sono ognuna a sè stante e tutte basate sull'idea propria di Eno di fera una musica "di sottofondo", che può essere ascoltata o meno a seconda della volontà dell'ascoltatore. Come per Lustmord, la destrutturazione musicale è il pilastro portante del disco, ma rientriamo nell'ambito ambient senza la vena dark tipica dell'altro compositore.
Queen of Thorns: come dicevo prima, io ascolto molte canzoni di von Ziegler, ma, essendo un compositore indipendente che posta i video su YouTube, difficilmente ascolto i suoi dischi, che, di solito, sono raccolte di alcune delle sue innumerevoli canzoni. In questo disco ci sono alcuni pezzi meravigliosi (come Path to Darkness o The Sealed Kingdom) che sono emblema della sua produzione dark ambient: musica di stampo gotico, quasi da soundtrack, di solito malinconica, ma non mancano pezzi più "angoscianti" e horror, come Blood Night. Secondo me può essere un punto di partenza per conoscere la sua produzione, ma lo stesso lavoro si può fare tranquillamente ascoltando una sua playlist qualsiasi dal suo canale YouTube
God is an Astronaut: probabilmente li conosciamo tutti, comunque il disco mi ha colpito per le sue atmosfere tragiche e malinconiche tessute con una melodia post-rock/progressive. La titletrack è un pezzo secondo me molto bello, quasi "ossessivo" nel ripetere la melodia portante, come a voler sottolineare la tragicità del titolo. Ma è solo un esempio, tutto il disco è pieno di pezzi ottimi.
Tubular Bells: progressive? Forse, ma non lo incasellerei più di tanto. Non saprei bene come descriverlo perché è davvero geniale, con culmine nel momento in cui una voce presenta a turno gli strumenti musicali, che fanno la loro "comparsa" sulla scena, ultime le campane tubolari del titolo. Peraltro l'inizio è la colonna sonora de L'esorcista
Dark Matter: come sopra, si tratta di musica completamente destrutturata. Tre brani di oltre 20 minuti ciascuno. Il tema è lo spazio e ciò che può celare la sua oscurità: in pratica, cos'è la materia oscura? Cosa c'è nella materia oscura? E nell'iperspazio? Qualcuno su YouTube ha definito uno dei tre pezzi "the music of a black hole". Ascoltarlo è come fluttuare nel vuoto cosmico per scoprire cosa vi si trova. E alcuni suoni che si avvicinano e si allontanano non sembrano essere troppo amichevoli. Ma forse, una volta passati, nemmeno tanto minacciosi. Ma, alla fine del disco, non abbiamo ancora capito che cosa abbiamo visto nel nostro viaggio.
Stalker: due colossi della musica ambient/dark ambient che si alleano per creare questo disco. Cupo, minaccioso, per niente rassicurante. Il titolo la dice lunga. Eppure, riesce ad essere di un'eleganza spaventosa. Anche in questo caso, la musica è per lo più destrutturata.
Vestiges: Rich è meno cupo di Lustmord, anche se si innesta più o meno sulla stessa linea compositiva. L'album è, a mio avviso, poco descrivibile, nel senso che in esso si intrecciano suoni di vario tipo, molto eterei, che creano un sottofondo piuttosto rarefatto. Lo riassumerei con un: rilassante.
Consiglio per ascoltare Lustmord, Rich ed Eno: fate altro. Sembra paradossale, ma non lo è, perché questo è stato proprio il punto di partenza di Eno stesso (come dicevo sopra) e il suo intento: creare musica di sottofondo. Fate altro e mettete la loro musica a farvi compagnia: qualsiasi cosa stiate facendo, vi sembrerà di farla da un'altra parte