nonchalance ha scritto:Ci sta! L'importante è non prendersela se, poi, lo si usa..
Ma va, mica me la prendo per così poco comunque, scherzi a parte, io ero seria: se c'è qualcosa che non ti torna di quello che scrivo, anzi che usare il sarcasmo, chiedi ci impieghiamo meno post, evitiamo fraintendimenti e costruiamo uno scambio interessante. Questo il mio punto di vista
nonchalance ha scritto:Aaaaaa..allora "abbiamo" inteso la questione in modi completamente differenti!
Difatti, anch'io non ce lo vedo Chuck Billy a cantare "Peace Sells..."
Mi sa di sì con "line-up dei tuoi sogni" io ho inteso una roba che piace a noi personalmente, non necessariamente i migliori musicisti in circolazione in campo thrash. Se Grin avesse chiesto un supergruppo thrash non avrei messo Araya al basso, ma, visto che l'idea era di fare una line-up che piacesse a me, ho messo i musicisti che pensavo avrebbero potuto fare una roba che potesse interessarmi: da lì l'idea di un thrash col basso "quadrato" e, pertanto, la scelta di Araya.
Silvia ha scritto:Neanche a me dispiace, anzi ai tempi era uno dei miei preferiti e ho imparato a suonare sui suoi arpeggi/assoli. Fra l'altro trovo molto originale quel modo che aveva di mischiare assoli e momenti arpeggiati, almeno allora (parlo sempre fino all'88) era anche un elemento nuovo.
A me piace molto il suo tocco. Lo trovo abbastanza "pulito" e, in generale, le chitarre dei Metallica mi piacciono parecchio (sia come partiture che come suono): per farmi capire, in un certo senso gli Slayer hanno chitarre più "cacofoniche", mentre le chitarre di un Master of Puppets sono più pulite. Preferisco le seconde e da lì l'idea di mettere Hammett in una formazione thrash ideale: partiture tipicamente thrash, ma con un tocco pulito che faccia risaltare bene i power chords.
Non so se mi sono spiegata
Silvia ha scritto:Mi ricordavo che non ti dispiaceva il wah wah Beta, ne avevamo parlato a proposito di Andre' Olbrich. Invece io non ci impazzisco, anzi.
E' vero, ricordo! Diciamo che va bene se usato con intelligenza e parsimonia (il troppo storpia sempre!), però sì, nel complesso è un effetto che non mi dispiace (a differenza del phaser che, onestamente, non ho mai capito granché )
Silvia ha scritto:Non e' sbagliato il tuo discorso, come diceva Da Vinci (o chi x lui ) "La semplicità è la massima raffinatezza" e a volte ci vuole solo quella x enfatizzare altri aspetti.
Infatti lo stesso Lombardo (non mi ammazzate se ne parlo ancora ) quando suona in contesti semplici si adegua al gruppo. Ci son tanti musicisti che sanno fare molto piu' di cio' che dimostrano.
Per quanto riguarda la prima parte, io, nonostante ascolti musica "complessa" (symphonic, power), sono proprio una di quelle persone che apprezza la semplicità. Come dicevo anche altrove, a volte un 4/4 e tre accordi è più che sufficiente a dire qualcosa e, anzi, può essere che dica di più di un pezzo estremamente complesso proprio perché più diretto, essenziale e con meno orpelli che possono distrarre dall'essenza del brano (solito esempio: Gilmour che tira fuori 7 minuti di High Hopes con tre accordi suonati a 60 bpm).
Sulla seconda parte sono d'accordo e anche tale caratteristica secondo me denota la grandezza di un musicista: avere tante armi, ma saperle dosare in modo giusto e consono al contesto. Per prima cosa denota intelligenza (se un pezzo deve essere semplice e diretto, l'aggiunta di virtuosismi inutili lo annacqua e lo snatura), per seconda cosa è indice di versatilità.