d.r.i. ha scritto:Tatore77 ha scritto:No Fun ha scritto:Tatore77 ha scritto:Tante e inaspettate lacrime per 'The Straight Story' di David Lynch
Stasera l'ho evitato perché non avevo voglia di piangere
Visto l'altra sera. Per me pesantino e ripetitivo anche nei paesaggi, non ci ho trovato nulla di commovente onestamente.
Poteva prendere un bus e finiva lì
Vero, però si tratta di un fatto accaduto realmente: Alvin Straight montò sul suo tosaerba in Iowa e percorse centinaia di chilometri in un mese e mezzo per andare a trovare il fratello malato, nel Wisconsin. Perché non ha preso il bus? Boh. Però credo si capisca nel corso del film. Vuole avvicinarsi lentamente, da solo, per prepararsi all'incontro col fratello. Infatti quando gli offrono di portarlo, rifiuta.
Io spesso mi commuovo guardando film, ma oltre che dal film dipende piuttosto dal mio stato d'animo del momento. Questo film lo vidi al cinema la prima volta quando uscì, trascinai con insistenza la mia tipa e cinque sei amici a vederlo. All'uscita dalla sala io ero estasiato, loro borbottarono e risero per tutta la visione e minacciarono di chiedermi il rimborso del biglietto, a parte uno a cui piacque un sacco. Non riuscirono a smontarlo però non mi commossi.
Una volta invece andai a vedere "Una pallottola spuntata 33 e 1/3" con due amici. Io e uno cominciammo a ridere mentre l'altro stava zitto e serio, e la cosa ci fece ridere sempre di più, eravamo praticamente ribaltati sulle poltrone con il mal di pancia dal ridere per il film, per noi che ridevamo e per quello zitto e serio che ci guardava e diceva che eravamo due deficienti. Poi l'ho rivisto da solo e non ho riso per niente.
Tutto questo per dire che secondo me se devi ridere o comunque divertirti meglio vedere i film in compagnia, ma per commuoversi bisogna essere soli o in compagnia di qualcuno con cui si ha un forte legame affettivo (ovviamente soli non vuol dire che il cinema deve essere vuoto ma che ci si va da soli).