Un mix di classic US metal di seattleiana memoria mescolato a sciabolate thrash della L.A. coffeine thrash metal machine, ovvero i Dark Angel era "Time Does Not Heal", tanto che più volte vi sembrerà di ascoltare un Ron Rinehart frullato insieme al Warrel Dane più giovane, quello dei Sanctuary, in un mix devastante tra acuti stellari e gravi declamazioni invece si tratta dell'appena 25enne Wyatt Howell, voce ed anima dei Silver Talon che hanno altre peculiarità e tante altre frecce al loro arco.
Dalle tre chitarre, alla sezione ritmica mostruosa e potentissima, dalla splendida copertina, oscura e malevola, alla produzione lontana dal plasticume odierno, tutto sembra incastonarsi a perfezione, al pari delle linee vocali dalla enorme personalità, che tracciano squisite melodie al pari dell'esplosione del fomento e dei cori che sapranno conquistarvi sin dal primo ascolto, senza stancarvi dopo un paio di giorni come purtroppo sta divenendo di necessità nel tritacarne della musica usa e getta.
@Tatore