di The Nightcomer il gio ott 20, 11 9:00
Ho iniziato a seguirli con l'uscita di Killing technology, che subito mi colpì per l'atmosfera diversa dai dischi thrash dell'epoca. Quando sugli scaffali dei negozi apparve Dimension Hatross l'acquisto fu immediato, ma non altrettanto il felleing con l'album, secondo me troppo avanti per essere compreso ed apprezzato da un adolescente brufoloso come il sottoscritto, che andava avanti a pane e Slayer... Risultato? il disco rimase in letargo per qualche mese, fino a quando, con un amico, decidemmo di riascoltarlo: l'effetto fu devastante. Ancora oggi ritengo Dimension Hatross il capolavoro dei Voivod, nonché uno dei dischi più originali mai usciti in ambito metal (anche se limitarsi a definire "metal" Dimension Hatross è -imho- riduttivo). Ma non era finita: con Nothingface la band si perfezionò ancora, evolvendo il proprio sound verso ulteriori sperimentazioni, pur senza rinunciare alle radici: altro capolavoro, altro delirio personale! Immensi Voivod.
I primi due lavori erano ancora un pò involuti: la band avrebbe perfezionato il proprio stile in seguito.