Quanto tenete all'underground?

[The Nightcomer]

Da tempo mi chiedo quale sia il rapporto tra gli appassionati di musica e la scena underground; non ho alcuna pretesa di capirlo creando un sondaggio come questo (il primo che faccio), ma sono comunque interessato a raccogliere i vostri pareri sull'argomento. Respingo la tentazione di scrivere un post logorroico, che normalmente mi verrebbe spontaneo, limitandomi a chiedere di rispondere motivando la scelta (se vi farà piacere).

Da parte mia posso dire di aver seguito con molto interesse la scena underground in passato; secondo me venire a conoscenza di alcune realtà di cui a volte nemmeno si suppone l'esistenza è affascinante, oltre che molto istruttivo.

[Ubik]

Basta che creino musica che mi dia qualcosa a livello emotivo. Il resto non conta.

[SambalzalzaL]

Io faccio il tipo di discorso underground "linfatico" specialmente ultimamente essendosi totalmente appiattita la qualità delle uscite mainstream. Si trovano più cose interessanti nel sottosuolo di sicuro!

[The Nightcomer]

Basta che creino musica che mi dia qualcosa a livello emotivo. Il resto non conta.

Anch'io tendo a pensarla così: se qualcosa mi piace o la reputo valida, non faccio distinzioni di sorta.

Io faccio il tipo di discorso underground "linfatico" specialmente ultimamente essendosi totalmente appiattita la qualità delle uscite mainstream. Si trovano più cose interessanti nel sottosuolo di sicuro!

Ti quoto, anche analizzando l'argomento dal punto di vista legato al passato, che conosco meglio: in genere il successo, soprattutto sulla distanza, non ha giovato a molte bands che erano partite con presupposti totalmente diversi. Non voglio fare il solito discorso su età che avanza, idee che cambiano, interessi in gioco, etc., ma a volte, piuttosto che insistere con alcuni gruppi che hanno già dato praticamente tutto, credo convenga davvero orientarsi altrove (indipendentemente dal fatto che le proposte siano attuali o passate).

[Vulgar Puppet]

Basta che creino musica che mi dia qualcosa a livello emotivo. Il resto non conta.

Quoto quanto detto da Ubik, penso sempre a cosa mi danno musicamente ed emotivamente, possono esser sfigati, poco famosi, molto famosi, troppo famosi. Non è un aspetto a cui bado.

[SambalzalzaL]

a volte, piuttosto che insistere con alcuni gruppi che hanno già dato praticamente tutto, credo convenga davvero orientarsi altrove

Esattamente quello che intendevo io! Quella carica che per esempio uno sentiva ascoltando, che ne so, un Piece Of Mind dei Maiden, un Kings Of Metal dei Manowar od un And Justice For All dei Metallica, oggi con quei gruppi non la ritrovi di certo! Stessa cosa mi succede spesso anche con bands nuove che però a livello di proposta risultano veramente piallate e pallose... mega produzioni, suoni limpidissimi ma a livello di feeling non dicono nulla e non lasciano nulla. Sotto questo punto di vista di sicuro l'underground è una miniera inesauribile ed è bene che resti tale. Oddio, io faccio lo stesso discorso anche riguardo l'ambito live... magari andiamo OT ma personalmente penso le cose siano strettamente collegate anche se con problematiche diverse...

[The Delirious Nomad]

Per me non ha importanza la provenienza. Se ascolto più band affermate che underground é soprattutto perché mi piace avere il materiale fisico in mano e sto ancora costruendomi una rispettabile cd-teca di nomi conosciuti. Il resto verrà più in là.

[Theo]

Non mi importa, come già detto in passato, se la music aproviene da gruppi affermati o meno. Deve darmi qualcosa, poi se posso supportare un gruppo magari underground meritevole, tanto meglio... Però non mi baso mai sulla fama di un gruppo per quanto riguarda il cercare musica.

[Perseverance Trasher]

Anche io ascolto la musica non facendo differenza tra artisti famosi e non. Se la band è di Roma faccio di tutto per supportarla , andando ai loro concerti. Magari diamo più peso alle band sconosciute ma valide perchè se dopo qualche anno non riescono ad emergere e avere un buon riscontro da parte del pubblico ai concerti, sono costretti a mollare e perdere ciò che avevano creato.

[Sonny]

Sostengo attivamente la scena underground della mia città, ed elvetica in generale, ma sono anch'io convinto che quando si tratta di bella musica sia indifferente la provenienza underground o mainstream! In ogni caso trovo importantissimo, nel nostro piccolo, sostenere e dare i giusti mezzo a chi vuole emergere e trasmettere qualcosa...

[The Nightcomer]

Per me non ha importanza la provenienza. Se ascolto più band affermate che underground é soprattutto perché mi piace avere il materiale fisico in mano e sto ancora costruendomi una rispettabile cd-teca di nomi conosciuti. Il resto verrà più in là.

Questo è un altro risvolto della questione che meriterebbe approfondimenti; c'è anche chi punta più sui titoli undeground, conscio del fatto che quelli famosi può reperirli in qualsiasi momento ed a prezzi abbordabili (anch'io per un periodo ho fatto così). Il rovescio della medaglia per il materiale datato può essere costituito essenzialmente da due fattori: 1) la difficoltà nel reperire i titoli (o nel trovarli in stato di conservazione accettabile; 2) i costi, a volte davvero proibitivi.
Se a questi aggiungiamo il minor appeal e la mancanza di informazione (aspetto che però era molto più evidente in passato), possiamo subito giungere a qualche conclusione.


@ Samba: anche se mi riferivo più che altro ai supporti, non credo tu sia off topic parlando della dimensione live; appartiene comunque alla scena underground. Diverse problematiche, come sai meglio di me, sono state dibattute su Metallized. Purtroppo le conslusioni a cui si è giunti non sono molto incoraggianti.

[Unia]

Indifferente. Se un gruppo è buono qualitativamente a prescindere dalla notorietà, non vedo perché non supportarlo. Credo che il tutto stia nelle preferenze soggettive...

[Il vichingo]

Io faccio il tipo di discorso underground "linfatico" specialmente ultimamente essendosi totalmente appiattita la qualità delle uscite mainstream. Si trovano più cose interessanti nel sottosuolo di sicuro!

Ti quoto, anche analizzando l'argomento dal punto di vista legato al passato, che conosco meglio: in genere il successo, soprattutto sulla distanza, non ha giovato a molte bands che erano partite con presupposti totalmente diversi. Non voglio fare il solito discorso su età che avanza, idee che cambiano, interessi in gioco, etc., ma a volte, piuttosto che insistere con alcuni gruppi che hanno già dato praticamente tutto, credo convenga davvero orientarsi altrove (indipendentemente dal fatto che le proposte siano attuali o passate).

Sono d'accordo, infatti anch'io ho scelto quell'opzione. Comunque penso che il metallaro medio (che per la verità è molto basso) spesso e volentieri si accontenti soltanto dei soliti noti e non sia neanche interessato ad approfondire il genere. Altrimenti non mi spiego perchè se chiedo di Black italiano la maggior parte non sa andare oltre la triade Stormlord (???) - Opera IX - Graveworm, se sei fortunato anche i Bulldozer/Schizo, e realtà promettenti come Riul doamnei e i Dark end se le cagano in pochi senza parlare delle band passate, ma sto divagando. Comunque penso che Nightcomer abbia ragione circa il fatto che, anzichè insistere con certe realtà è bene invece andare a scoprire l'underground, anche perchè, senza fare nomi dato che non voglio scatenere polemiche, non si può cavare sangue da una rapa

[vecchio peccatore]

Ho votato la terza opzione, ma per me sarebbe valsa anche la quarta: insomma, l'underground è la linfa vitale del movimento, ma io non faccio comunque distinzioni tra esso ed il mainstream, se la musica mi piace.

[AL1974]

Ho votato la terza opzione, ma per me sarebbe valsa anche la quarta: insomma, l'underground è la linfa vitale del movimento, ma io non faccio comunque distinzioni tra esso ed il mainstream, se la musica mi piace.

io ho votato la quarta ma l'underground è la linfa vitale...