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Nervosa - Agony
05/06/2016
( 2929 letture )
La Napalm Records crede molto nell’operato delle Nervosa, trio brasiliano tutto al femminile e dedito a un thrash metal brutale ai confini del death, già note alle cronache metalliche non solo per la loro irruenza musicale sul palco ma anche per la loro simpatia e professionalità verso i fan di tutto il mondo. É da poco iniziato dallo storico Little Devil di Tillburg, in Olanda, un tour diviso in due parti che toccherà l’Italia per ben due volte (il 16 luglio al Rock In Somma e, a supporto dei leggendari Destruction, il 17 settembre al Colony di Brescia) e che permetterà loro di presentare la nuova fatica discografica, anch’essa in uscita in questi giorni a livello globale, intitolata semplicemente Agony, seguito a distanza di due anni del precedente esordio Victim Of Yourself. Le ragazze di San Paolo non hanno perso un’oncia di velocità e violenza dalla precedente release e le dodici tracce che compongono l’album non fanno davvero alcun prigioniero, testimoniando ancora una volta l’urgenza spasmodica di riversare il proprio sound sul malcapitato ascoltatore di turno.

Si parte all’assalto diretto con Arrogance, un thrash veloce e di chiara matrice teutonica che non lascia spazio a fraintendimenti o cambi di tempo superflui (tranne che per brevissimi rallentamenti death), con la voce abrasiva della bassista cantante Fernanda Lira che spiazza per impatto e malignità. Il ritmo forsennato e senza pietà prosegue immediatamente con Theory Of Conspiracy, dove i richiami ai primi Destruction sono evidenti ma personalizzati anche e soprattutto grazie a una sezione ritmica più articolata , specialmente in fase di drumming grazie a una prestazione varia e convinta di Pitchu Ferraz dietro le pelli. La chitarrista Prika Amaral non si dedica a soli memorabili (diciamo un po’ alla Kerry King, giusto per intenderci) ma dimostra di essere un’instancabile macina riff di notevole livello, soprattutto se si prendono in considerazione le ritmiche del mid tempo tipicamente death di Deception, la cui struttura rasenta i confini con il black, o della “Sodom’s style” Intolerance Means War, un continuo martellamento il cui ritornello sembra uscito direttamente dagli anni ’80 tanto è coinvolgente nel suo headbanging sfrenato e che rappresenta uno degli highlight dell’album. Si prosegue a rotta di collo con l’estremissima Guerra Santa, una ferale devastazione in lingua madre che richiama molto il thrash black dei nostri primissimi Necrodeath, la più “pacata” manata in faccia di Failed System, thrash a tutto tondo con un basso vigoroso e ritmiche malate, ma soprattutto con Hostages, brano dalla struttura assolutamente slayeriana che farà la felicità dei thrasher più oltranzisti e per il quale è anche stato girato un video. Gli Slayer, il tanto amato thrash teutonico e le loro influenze dissonanti accompagnano le brasiliane Nervosa anche nella seconda metà dell’album, a dire il vero un po’ troppo ripetitiva e scontata pur nella sua continua violenza (e qui si può capire quanto i Volcano abbiano fatto scuola nel territorio brasiliano in tempi non sospetti) , soprattutto in brani come Surrounded By Serpents o Devastation , ma che non manca di riservare variazioni sul tema a tratti spiazzanti visti gli argomenti dominanti dell’intero album: troviamo quindi la motorhediana e ipervitaminica Cyber War, in cui le ragazze si divertono e non poco con un ritmo sempre accelerato ma decisamente meno forsennato ed estremo, la svedesissima Hypocrisy, di chiara matrice europea e dagli stop and go davvero efficaci che richiamano alla memoria la pluripremiata creatura di Peter Tägtgren dei bei tempi che furono, ma soprattutto la conclusiva e spiazzante Wayfarer, dove la voce pulita di Fernanda apre un brano heavy dal ritmo decisamente classico, per continuare con un growl cattivissimo e peraltro mai fuori luogo ma soprattutto per terminare in un assolo vocale “a cappella” dallo stile soul che ci mostra un lato inedito e poliedrico della giovane “rapairiga” metallica.

Le Nervosa sono discograficamente molto giovani nel panorama metal mondiale ma non per questo sprovvedute o in preda alle mode del momento, bensì sono conscie delle proprie radici musicali, affondate nel thrash più estremo, ma anche delle loro potenzialità che in futuro potrebbero essere espresse in un modo più personale della semplice ripresa di stilemi cari ai primordiali Destruction o Sepultura, come dimostrato nella struttura e nel gusto musicale vario di alcuni brani contenuti in questo Agony, che sarà ovviamente un piacere sentire dal vivo in tutta la sua tracotante potenza e che diffonderà gioiosa devastazione durante l’imminente e rovente estate europea.



VOTO RECENSORE
73
VOTO LETTORI
61.57 su 7 voti [ VOTA]
Deathland
Martedì 29 Giugno 2021, 19.10.15
4
A quando la rece delle Crypta ?
Deathland
Martedì 29 Giugno 2021, 19.10.14
3
A quando la rece delle Crypta ?
rik bay area thrash
Lunedì 6 Giugno 2016, 13.15.50
2
Le signorine nervose ahah ... è meglio che non mi sentano ... a parte la battutaccia, picchiano alla grande. Thrash metal old school sull'album precedente, qui mi sembra di capire che hanno cambiato un pò ....
Doomale
Lunedì 6 Giugno 2016, 12.56.11
1
Minchia le ragazze terribili del thrash brasileiro...Lo dovrò assolutamente ascoltare!
INFORMAZIONI
2016
Napalm Records
Thrash
Tracklist
1. Arrogance
2. Theory Of Conspiracy
3. Deception
4. Intolerance Means War
5. Guerra Santa
6. Failed System
7. Hostages
8. Surrounded By Serpents
9. CyberWar
10. Hypocrisy
11. Devastation
12. Wayfarer
Line Up
Fernanda Lira (Voce, Basso)
Prika Amaral (Chitarra, Cori)
Pitchu Ferraz (Batteria)
 
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