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23/05/24
UNDERTAKERS + EKBOM + ESTINZIONE
CIRCOLO DEV , VIA CAPO DI LUCCA 29/3G - BOLOGNA
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Trio Radiomarelli - I Prof dello Swing
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( 2323 letture )
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Quando tre musicisti di terza generazione (i nonni suonavano nell’orchestrina jazz Tumbuctu negli anni Trenta), con una preparazione teorica di gran livello, basata sul jazz e sulla musica classica, se ne escono con un’idea così, c’è di che leccarsi i baffi. Il Trio Radiomarelli è energia pura ricondotta a forme semplici, la gioia di un’espressione di piccola emotività legata a strutture musicali raffinati ma non meno immediate. Per l’album d’esordio, I Prof dello Swing (e sul titolo spenderemo qualche parola in seguito), il repertorio è costituito non da semplici cover, ma da dodici testimonianze di storia della musica italiana. Come dimenticare infatti quella stagione d’oro dello swing italiano, fatta di pezzi evergreen come quelli proposti e di grandi artisti? Certo, quello proposto dal Trio Radiomarelli non è mero omaggio, bensì attenta rivisitazione.
La ricerca parte dalla base, dallo strumento: chitarra, violino, contrabbasso e voce, studiati e smembrati per ottenere risultati nuovi. Tutto il disco vive sulla sovrapposizione di due piani di lettura: ci si può fermare alla melodia “facile”, oppure scavare nel profondo della musicalità. Per fare ottima musica non serve dare sfoggio di sé, quanto piuttosto pensare a quello che si suona e metterci dentro tutto ciò che si sa e si sente: così si infonde nuova vita a classici della canzone, freschi ancora oggi anche grazie al lavoro del Trio. Rispetto alle esibizioni dal vivo la formula è meno esplosiva, più ragionata e mediata dalla riflessione in studio e dal lavoro in fase di mixing. La scarsa evidenza data al contrabbasso, seppur formalmente giusta e volta a dare rilevanza alle linee melodiche, spoglia i brani di qualche ritmo incalzante, e anche i cambi di tempo sono meno accentuati rispetto alla dimensione live, dove trova spazio una non trascurabile componente improvvisativa. I brani richiamano un’Italia che non esiste più, e ai meno giovani la lacrimuccia scapperà senz’altro; ma tutti possono apprezzare questi sentimenti giovani, lontani dalle metropoli e dalla tecnologia, che nascono dalla visione di una ragazza in bicicletta, da sogni di ascesa sociale appena vagheggiati, da personaggi caratteristici e, dulcis in fundo, dalla musica straniera trasmessa dalla radio, della quale non si capiscono le parole ma si amano le melodie. Il Trio Radiomarelli è una finestra su questo mondo, tanto umano quanto musicale, che spesso si dimentica quando si citano le grandi stagioni della musica italiana. L’unico inedito, che è anche title-track, viene proposto in apertura e in chiusura, e regge perfettamente il confronto; ma è da notare la valenza del titolo, I Prof dello Swing. Quella che a prima vista sembrerebbe una snobberia gratuita è in realtà una meravigliosa dichiarazione programmatica: i professori non sono qui per insegnare, ma per fornire agli studenti gli strumenti per approfondire (e quanti professori di mestiere si dimenticano di questa verità!) la materia. In effetti la “lezione” del Trio Radiomarelli vuole spingere ad imparare, non già porsi come “libro di testo”: al massimo è un compendio, un bignami di alta qualità da portarsi dietro sempre.
Questi tre musicisti (anzi, Musicisti), che l’artista toscano Giampaolo Talani ha portato in televisione per La Rosa dei Venti (piccole gemme di musica, arte e poesia che andavano in onda qualche mese fa su Rai Uno) e che Talani stesso, in riferimento alle sue opere più famose, chiama “ombrelloni viventi”, hanno non solo il talento, ma anche la testardaggine giusta. Hanno deciso di vivere di una musica che sembra completamente esclusa dalle mode, nonostante fosse, a suo modo, pop; si sono presentati al talent-show X Factor, prendendosi i complimenti dei giudici ma senza sfondare, e ora girano l’Italia regalando emozioni soffici e lontane, da riacquistare. I Prof dello Swing è un gran debutto, anche se non immune da certi difettini evidenziati sopra; e, in generale, sarebbe forse più efficace qualche scelta più coraggiosa nei già elaborati controcanti e negli arrangiamenti. Certo è che, se queste sono le premesse, non possiamo che attenderci il meglio, magari con un album di inediti per farci sognare ancora.
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2
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che forza, non lo sapevo! |
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maddai !!! grandi, loro sono amici miei; suonano nel bar dove lavoro almeno 3 volte all'anno. sono bravissimi, poi dal vivo sono molto scenici e sembrano venuti fuori veramente dagli anni 50. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. I Prof dello Swing 2. Crapa Pelada 3. Mille Lire al Mese 4. Ma le Gambe 5. Lola 6. Ti Dirò 7. Maramao Perché Sei Morto 8. Parlami d’Amore Mariù 9. Non Dimenticar le Mie Parole 10. Quel Motivetto che mi Piace Tanto 11. Bellezze in Bicicletta 12. Ba Ba Baciami Piccina 13. Pippo non lo Sa 14. I Prof dello Swing
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Line Up
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Daniele Zamboni (Voce, Chitarra) Francesco Giorgi (Voce, Violino) Pedro Judkowski (Voce, Contrabbasso)
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RECENSIONI |
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