Gli Exultet sono una band molto interessante nata a Palermo nel 2003, hanno all'attivo 2 demo: il primo intitolato "Urbs Felix" uscito nel 2003 ed il secondo "Requiem Of A Dream" terminato l'anno scorso.
Alcuni giorni fa ho avuto occasione di scambiare quattro chiacchiere via e-mail con Farz, fondatore e leader del gruppo.
- Ciao Farz, presenta ai nostri lettori il progetto Exultet…
Il progetto è nato nel 2003 da una mia idea, che poi ho voluto condividere col batterista Argoth. L’intento è quello di creare musica estrema, senza però chiuderci in limiti compositivi o di genere, come si può notare anche dai nostri primi due album. Al momento comunque gli Exultet possono essere considerati una Epic Extreme Metal Band.
- Qual'è il significato del monicker?
L’origine della parola Exultet deriva dai rotuli di papiro, diffusi nell’Italia meridionale ed usati nelle funzioni cristiane del XI secolo. Le pitture erano capovolte rispetto allo scritto, ciò permetteva al Sacerdote di leggere l’inno, ed ai fedeli in basso di guardare le illustrazione di commento.
- Quali sono le maggiori differenze, musicali e liriche, tra il vostro primo lavoro "Urbs Felix" ed il nuovo "Requiem Of A Dream?"
"Requiem Of A Dream" é il secondo lavoro degli Exultet, ma in realtà il materiale proposto è una raccolta di canzoni scritte prima dell’uscita, nel novembre 2004, del debut "Urbs Felix". Tutte le tracce in "Requiem Of A Dream" risalgono infatti al periodo tra il 2001 ed il 2003, ed il sound può essere descritto come Symphonic Extreme Metal, differente rispetto alle sonorità epicheggianti ascoltate in "Urbs Felix". La differenza è dovuta soprattutto al tipo di tematiche trattate nei due album, infatti mentre nel primo le lyrics descrivevano le battaglie avvenute in Sicilia a cavallo dell’anno 1000 tra i Saraceni ed i Normanni, tradotte in musica con numerose parti folk che prendono ispirazione sia dalla tradizione mediorientale che medioevale, nel nuovo album i testi risultano più personali ma anche riconducibili ai vari stati d’animo dell’essere umano, come: tristezza, felicità, rabbia, solitudine, dolore o serenità.
- Rispetto ad "Urbs Felix", so che in "Requiem Of A Dream" avete usato la Drum-Machine. A cosa è dovuta questa scelta?
Purtroppo ciò è dipeso dalla non perfetta condizione fisica di Argoth. Infatti poco prima della registrazione dell’album, ha sofferto di una brutta tendinite al polso sinistro. In ogni caso è stato ugualmente di fondamentale aiuto per la programmazioni delle parti ritmiche. Fortunatamente il problema fisico è stato superato al meglio, e già dal prossimo album, tornerà dietro le pelli a picchiare come un forsennato!
- Nelle vostre composizioni sono spesso presenti elementi folkloristici e tastiere. Sembra che la melodia sia molto importante per voi…
Assolutamente si! Diamo tanta importanza alle melodie nelle nostre composizioni. In "Urbs Felix", ad esempio, abbiamo ritenuto indispensabile utilizzare soluzioni tipiche del folk mediorientale, archi e strumenti acustici, per accompagnare l’ascoltatore direttamente sul campo di battaglia a seguire le vicende descritte nell’album; in "Requiem Of A Dream" mi sono invece divertito ad usare vari effetti tastieristici, creando dei veri tappeti per le chitarre elettriche, compreso qualche effetto elettronico. Quando ho composto queste canzoni ero molto influenzato da gruppi come Dimmu Borgir, Cradle Of Filth, Old Man’s Child e Covenant … e questo penso si possa riscontrare in tutto l’album. Le tastiere sono e saranno sempre un elemento importante per la nostra musica. In fondo, prima di essere un cantante, bassista o chitarrista, sono soprattutto un tastierista. Il piano è l’unico strumento che ho veramente studiato da ragazzo. Mi sembra doveroso approfittarne…
- Cosa ascoltavi da ragazzo? Cosa invece ascolti oggi? E quali sono le maggiori influenze musicali per gli Exultet?
Sono praticamente cresciuto con alcuni gruppi che ancora oggi ritengo tra i miei favoriti in assoluto: U2, Depeche Mode, Faith No More, Aerosmith, Pink Floyd e The Doors. In campo prettamente metal ho iniziato con Helloween, Metallica, Slayer e Sepultura, mentre le mie prime conoscenze in campo estremo sono stati i Brutal Truth, Fear Factory, Morgoth, Samael, Asphyx e Dark Millenium.
Oggi ascolto molto Muse, Placebo, Anathema ed ultimamante ho ripreso ad ascoltare, praticamente ogni giorno, i primi due eterni capolavori degli Emperor. Grandissimi!. Per gli Exultet, oltre al metal estremo scandinavo, direi che le maggiori influenze musicali sono la musica classica, il folk e le colonne sonore.
- Vi ritrovate nell'etichetta di gruppo christian metal o unblack che spesso vi é stata affibbiata?
Dipende. A livello umano sono un “credente” (anche se poco praticante) e di conseguenza non condivido le classiche tematiche blasfeme riscontrate, tra l’altro a mio modestissimo avviso, in maniera veramente poco originale, in quasi tutte le band del metallo nero. I nostri primi due album però non traggono ispirazione della religione, almeno non in modo esplicito, e quindi gli Exultet al momento possono ritenersi una christian metal band, o unblack, solo nel potenziale. Forse in futuro realizzerò un album che rispecchierà in maniera più netta la mia fede in Dio. Vedremo. Di certo è che la sola definizione di Black Metal, per descrivere la musica degli Exultet ai più potrebbe risultare fuorviante.
- Vi sentite in qualche modo legati alla scena Mediterranea? Quali band ritieni interessanti?
No. Apprezzo però davvero tanto molte delle band presenti in questa zona, su tutti i La Caruta Di Li Dei, ma credo che gli Exultet non potrebbero mai associarsi a tale scena per via dell’ideologia anti-cristiana che accomuna questi gruppi. Detto questo non posso non elogiare la scena nata dalla mente sempre creativa di Agghiastru, leader degli Inchiuvatu, il quale ha il grande merito di aver messo la Sicilia al centro dell’interesse nazionale ed internazionale per quanto concerne il metal estremo. Purtroppo non ho molti rapporti con altre band siciliane, per colpa della nostra rara partecipazione ai live. In ogni caso conosco anche altre band davvero interessanti come gli Heruka di Erice, fautori di un grandioso fantasy black metal, poi i nostri concittadini Legion Of Darkness ed i Nazgul di Monreale. Appena fuori dalla Sicilia, ci sono i calabresi Forgotten Hope, con il loro seminale e coinvolgente Black Metal. Le bands ed i talenti certo non mancano, manca purtroppo la prom
ozione e la possibilità di farsi conoscere, cosa che invece molte band del sud d'Italia meriterebbero.
- Ci sarà modo di vedere gli Exultet esibirsi dal vivo?
Questo rimane il vero problema della band. Al momento solo io ed Argoth non possiamo certo presumere di portare sul palco le numerose sfumature che accompagnano le nostre composizioni. Abbiamo provato con vari musicisti, ma nessuno di questi era adatto alla causa. Speriamo di riuscire presto a trovare dei session che ci aiutino a suonare dal vivo e magari, perché no, che possano in seguito entrare a far parte della band a tutti gli effetti.
- Siete alla ricerca di una Label?
Un po' come tutte le band underground, dopo ogni demo inciso, si prova a spedire il materiale alle testate specializzate e naturalmente alle etichette. Al momento il riscontro delle recensioni è più che positivo, oltre ogni nostra rosea previsione. Non mancano certo anche quelle meno positive, ma è normale. Per quanto riguarda le possibilità di contratto ancora niente. Noi però andiamo avanti, non staremo certo fermi ad aspettare questa eventualità.
- Stai componendo altro materiale? In quale direzione ti stai muovendo per il futuro?
Il terzo lavoro, e vero seguito di "Urbs Felix" è previsto, nella migliore delle ipotesi, per fine 2007, inizio 2008, sarà un concept intitolato "Constantinopolis", che descriverà la caduta di questa famosa capitale dell’Impero Romano d’Oriente nell’anno 1453, da parte dell’esercito Turco nei confronti di quello Bizantino.
L’album riprenderà appieno le sonorità mediorientali ed epiche già espresse nel nostro debutto, ma con l’intenzione di dare più risalto alle chitarre e creare canzoni ancora più veloci rispetto al passato. Le liriche questa volta saranno in parte scritte in italiano ed in parte in latino, e non più in inglese. Le canzoni saranno incise qui a Palermo, nello studio gestito dall’alternative rock band NotadiSilenzio, gruppo in cui militiamo sia io che Argoth, rispettivamente alle tastiere ed alla batteria. Questa volta intendiamo migliorare anche la produzione, cosa che in passato si è rivelata un vero tallone d’Achille.
- Bene Farz, siamo alla fine. Concludi come preferisci…
Ti ingrazio naturalmente per lo spazio dedicatoci e invito, chiunque voglia farlo, a visitare il nostro sito www.exultet-band.com e ad ascoltare alcuni dei nostri mp3 scaricabili dalla sezione discografia.
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