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SPIRITBOX + INVISIONS - Legend Club, Milano - 08/06/2022
15/06/2022 (852 letture)
Siamo al Legend Club di Milano, per quest’unica data italiana della band rivelazione Spiritbox. La curiosità di vedere il gruppo canadese trainato dalla potente voce di Courtney LaPlante è molta e ciò ha indotto parecchi fan all’acquisto dei biglietti che, settimane prima del giorno del concerto, sono infatti esauriti. Ci si poteva aspettare un cambio di location, magari in favore dei Magazzini Generali più capienti ed adeguati per ospitare la platea numerosa, ma ciò non è avvenuto. La serata è molto piovosa, fortunatamente il Legend offre vari tavoli coperti nei quali mangiare o bere in attesa del concerto. L’orario è forse eccessivamente tardo, in quanto l’inizio delle danze è previsto per le 21 con i britannici InVisions. Anche il momento di apertura porte non è molto comprensibile, previsto per le 20 e 30 con molte persone in coda costrette a lasciarsi inzuppare dalla pioggia incessante. Un po’ di umanità in certi casi non guasterebbe…

INVISIONS
Spesso, quando mi trovo di fronte a band di apertura, decido volutamente di non ascoltare nulla nei giorni precedenti per non rovinarmi la sorpresa. Molte volte capita che l’impatto è talmente positivo che si possono trovare nuovi gruppi di cui essere fan, occasionali o magari addirittura assidui, chi può dirlo. Perciò mi trovo di fronte agli inglesi InVisions senza alcun pregiudizio. L’impatto è davvero devastante, nel senso positivo del termine. Il cantante Ben Ville sa perfettamente come intrattenere il pubblico e scaldare l’atmosfera, anche se visto il caldo del locale forse non se ne sentiva il bisogno. La mezz’ora abbondante di esibizione scorre in un batter di ciglia, tra potenti growl, riff incessanti e circle pit infernali. Il locale è gremito fino all’ultimo centimetro e il frontman, sicuramente galvanizzato dal pubblico, si lancia più volte sulle prime file, chiamando circle pit e wall of death, venendo addirittura a cantare in mezzo alla folla. Fatico a pensare ad un inizio di serata migliore di questo, tutto merito della band britannica che ha saputo intrattenere egregiamente i fan. Onore a loro, hanno acquisito un ascoltatore in più, molte volte arrivare sul posto senza un giudizio preconfezionato aiuta eccome. Il loro stile, sicuramente più grezzo e pesante rispetto agli headliner Spiritbox, si è rivelato un ottimo inizio di serata. Ve li consiglio caldamente, anche se le tracce in studio faticano a lasciar trasparire l’immensa carica che trasmettono in sede di concerto.

SETLIST INVISIONS
1. D V P E
2. Gold Blooded
3. Annihilist
4. Hindsight
5. Half Life
6. Deadlock
7. Parasite


SPIRITBOX
Avendo rinunciato a voler seguire il concerto in prima fila, considerando la temperatura infernale del locale, decido di uscire per prendere fiato prima di vedere la band canadese. Mi accorgo di alcune cose che mi erano sfuggite prima dell’ingresso: oltre al concerto, una classe di bimbi ha prenotato dei tavoli per cenare, non la serata migliore per farlo, in più i poveri malcapitati per poter usufruire dei bagni, sono costretti ad entrare nell’area dei concerti per attraversare il locale. Mai visto niente di simile, considerando anche che, se uno si finge un commensale, può tranquillamente rimanere all’interno del locale dicendo che deve andare in bagno e può seguire gratuitamente il concerto… Tralasciando ciò, con qualche gratissimo minuto di anticipo rispetto all’orario preventivato, veniamo travolti dalla voce potente della carismatica Courtney LaPlante. I volumi molto alti, eccessivamente alti, precludono un’ottimale resa della voce, ma gli strumenti sono comunque ben bilanciati e sono perfettamente udibili. Il tour è ovviamente a supporto del nuovo e per il momento unico album Eternal Blue che ha riscosso praticamente all’unanimità recensioni positivissime. Ma non è tutto, per rimpolpare la scaletta comunque non lunghissima, i nostri hanno inserito brani tratti dagli EP Spiritbox e Singles Collection come per esempio la terza e ultima parte della bellissima The Mara Effect. L’esibizione si apre con uno dei pezzi meglio riusciti del disco, la possente Circle With Me, nonostante il leggero squilibrio dei volumi tra strumenti e voce, il growl di Courtney svetta notevolmente su tutto il resto, ponendola già tra le migliori voci femminili nel suo genere. Si prosegue con la più moderata Hurt You, in cui si può apprezzare il bellissimo timbro della vocalist, per poi continuare con Yellowjacket ed il singolo Rule Of Nines, non presente in alcun album o EP. Poi un trittico preso interamente da Eternal Blue dove abbiamo potuto apprezzare le ottime qualità dei musicisti, soprattutto il bassista Josh Gilbert che ha di recente sostituito Bill Crook, l’orginale ideatore delle parti di basso. Altro singolo Blessed Be che ci porta all’attesissima Secret Garden, uno dei migliori brani, se non il migliore in assoluto, della loro seppur giovane discografia. Come detto per Hurt You, anche qui si può apprezzare il timbro pulito della cantante che, quando è esentata dai suoi compiti di growl, si destreggia davvero nel migliore dei modi, ottima qui anche la chitarra di Mike Stringer che trova più spazio in questa traccia dai volumi meno esagerati dove spesso la batteria ha impastato un po’ il tutto. Un peccato non aver potuto udire per intero The Mara Effect, di cui abbiamo potuto apprezzare solo la terza parte (ci sarebbe stato tranquillamente il tempo per sentirla tutta). I canadesi hanno poi chiuso con Holy Roller, seguita dalla traccia omonima dell’album Eternal Blue. Piccola curiosità, siamo rimasti ancora qualche minuto in attesa del consueto “ENCORE” avendo fotografato la scaletta della serata (come potete vedere qui a lato), aspettando che la band tornasse sul palco per un ultimo saluto con Belcarra, ma di ultimi saluti nemmeno l’ombra. Gli Spiritbox sono sgusciati immediatamente nel backstage di fretta e furia, complice a mio avviso un caldo insostenibile di cui hanno fatto cenno più volte durante l’esibizione, ai limiti dello svenimento.

SETLIST SPIRITBOX
1. Circle With Me
2. Hurt You
3. Yellowjacket
4. Rule of Nines
5. Halcyon
6. Silk In The Strings
7. Constance
8. Blessed Be
9. Secret Garden
10. The Mara Effect, Pt. 3
11. Holy Roller
12. Eternal Blue


Esco dal locale molto soddisfatto, decisamente appagato nonostante la colpevole assenza in scaletta -a mio avviso- del pezzo da novanta Sun Killer che mi sarebbe davvero piaciuto ascoltare, una scelta poco comprensibile. Gli Spiritbox meritano tutti gli elogi che hanno ricevuto nell’ultimo anno e gli InVisions si sono rivelati una perfetta apertura, meritando addirittura qualcosina in più delle 7 esigue tracce che hanno portato in scena. L’unica cosa non all’altezza delle due band è stata la location che ha abbassato di moltissimo la qualità di una serata altrimenti perfetta. L’impianto di condizionamento non era sicuramente in funzione e se lo era non è adeguato a refrigerare le 200 persone presenti, alla fine della serata molti hanno lamentato una temperatura da bagno turco. La porta che si apriva continuamente con le persone che cercavano di farsi strada per i servizi è un avvenimento inedito e mai visto (almeno per il sottoscritto). Il sold-out parecchi giorni prima del concerto ha fatto sì che molti fan non potessero essere presenti, un cambio di locale avrebbe permesso a tutti di esserci e soprattutto alla band di suonare in un posto migliore. Ultimo, ma non meno importante, la totale assenza di un’area, seppur piccola, dedicata ai fotografi (accreditati) a cui viene detto di piazzarsi alla bell'e meglio, con macchine che molto spesso sono acquistate in tripla cifra e non ci si può permettere di portarle in un circle pit. Ciò nonostante, consiglio caldamente l’ascolto dal vivo degli astri nascenti Spiritbox perché negli anni a venire sentiremo spesso parlare di loro, similmente a quanto accaduto ai colleghi Jinjer. Occhio anche agli inglesi InVisions, una piacevole scoperta.



Halo
Domenica 19 Giugno 2022, 16.17.22
4
Mi mangio le mani per non esserci stato, purtroppo non ho acquistato la prevendita. Ho chiamato il locale il giorno dell’evento, scoprendo che la serata era sold-out. Onestamente non me lo aspettavo, ma il risultato è meritato. Gli spiritbox sono stati una delle mie sorprese musicali del 2021
Indigo
Giovedì 16 Giugno 2022, 20.58.34
3
Eternal Blue è stato uno dei migliori album del 2021, su questo non c'è alcun dubbio: un modern metal raffinato e potente in bilico tra alternative e metalcore con sfumature elettroniche, djent e nu metal. Courtney è diventata in fretta una delle mie cantanti preferite e la sua voce (specialmente nel pulito) è davvero limpida ed evocativa, in una parola bellissima. Come dice @Roberto, gli Spiritbox sono degli astri nascenti e meritano il successo che stanno riscuotendo: inoltre, se qualcuno se lo fosse perso, è stato pubblicato poco tempo fa Shivering, brano di Illenium dove la band figura come ospite.
vascomistaisulcazzo
Giovedì 16 Giugno 2022, 12.12.36
2
Il cambio location non è una cosa che puoi improvvisare, se il sold out fosse avvenuto con discreto anticipo sarebbe stato sicuramente valutato ma così a qualche giorno dal concerto non è fattibile
McCallon
Giovedì 16 Giugno 2022, 11.59.06
1
Contento che alla fine ti sia riuscito a godere la serata, Roberto!
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Ben Ville
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