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Miasmic Theory - Miasmic Theory
( 925 letture )
Due cose sono infinite: l'universo e le band melodic death provenienti da Göteborg. Da vent'anni la Svezia ha contribuito molto a diffondere l'idea di un metal estremo più melodico rispetto agli "standard". Idea che é stata poi ripresa, girata e rivoltata come un calzino soprattutto da gruppi provenienti dal nuovo continente e dai pioneri stessi di queste sonorità. Non é strano che ad oggi definire e descrivere questo genere musicale risulti alquanto complesso ed inutile, dato la sua versatilità e quindi la capacità di mutare e assorbire influenze a seconda del momento. Per dimostrare ció possiamo prendere in esame i Miasmic Theory, giovane band nata nel 2008 e giunta da poco al suo secondo full-length autotitolato.

Fin dalla prima traccia Time Well Spent abbiamo una mistura di melodeath, thrash e hardcore dove ogni componente é calibrata per dare un risultato che puó suonare banale ma che pare a suo modo funzionale. La successiva Dead End tenta di spingersi oltre, sperimentando maggiormente, ma con scarsi risultati e facendo venire a mancare anche quell'attitudine "catchy" tipica del genere.
L'atmosfera rimane abbastanza scialba anche con Delusional, traccia pressoché ripetitiva e priva di mordente. Con una partenza molto groove giunge Watch Your Step, che migliora leggermente la situazione rimanendo però su livelli gradevoli ma nulla più.
Le metriche vocali aggressive fanno da colonna portante nella successiva Alone, pezzo che strizza decisamente l'occhio al metalcore moderno. Reality é il pezzo piú diretto e "ignorante" del disco, con una serie di riff molto hardcore che si susseguono in modo sostenuto e non portano la traccia oltre i due minuti abbondanti.
Salvo per un breakdown abbastanza banale, Ending si fa ascoltare con piacere ma non é abbastanza per risollevare significatamente le sorti del disco, che giunge ormai in dirittura d'arrivo. Si comporta allo stesso modo l'ultima Lost Time, chiudendo il disco esattamente come si era aperto: in modo gradevole ma pressoché insipido.

Se si volesse perdonare il gruppo, potremmo sempre dire che si tratta di un disco utile per il progresso artistico personale della band, perché nonostante sia poco più che sufficiente, resta comunque nettamente migliore rispetto all'esordio, troppo farcito di un melodic death di mediocre fattura e privo di qualsivoglia spunto originale.
Consigliato unicamente a chi si accontenta di un metal generico e nella media.



VOTO RECENSORE
64
VOTO LETTORI
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INFORMAZIONI
2014
Inverse Records
Death / Thrash
Tracklist
1. Time Well Spent
2. Dead End
3. Delusional
4. Watch Your Step
5. Alone
6. Reality
7. Ending
8. Lost Time
Line Up
Thomas Persson (Voce)
Lisa Hultgren (Voce)
Valter Koivunen (Chitarra)
Oskar Frantzén (Basso)
Markus Lihnell (Batteria)
 
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