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Jeff Loomis - Zero Order Phase
( 7075 letture )
UNA BREVE INTRODUZIONE
Jeff Loomis è un chitarrista statunitense noto al grande pubblico soprattutto per i lavori dati alle stampe con i thrashers Nevermore, band di cui è da sempre principale songwriter.
In seguito alla pausa presa dal gruppo dopo la pubblicazione del suo ultimo disco –This Godless Endeavor, il cantante Warrel Dane e lo stesso Loomis hanno deciso di separare momentaneamente le proprie carriere per potersi dedicare ai loro tanto attesi progetti solisti. Il disco di Dane, uscito a maggio di quest’anno, è stato già recensito su Metallized (clicca qui per leggerne la recensione), ed è ora venuto il momento di analizzare il prodotto degli sforzi del suo compagno di gruppo.

GLI ELOGI ALL'ALBUM
Zero Order Phase è un disco dichiaratamente ispirato allo stile e ai lavori dei Cacophony di Marty Friedman e Jason Becker ma, a differenza di quanto ci si potrebbe aspettare, non è affatto una copia-carbone dei suddetti, che sembrano essere più una fonte d’ispirazione –nell’approccio alla forma della melodia, in alcuni arrangiamenti e nell’esecuzione di certi assoli– che un modello di base da seguire pedissequamente. Ritmicamente il cd è inseribile nel contesto thrash che ci è stato proposto in album come Dead Heart In A Dead World e This Godless Endeavor e i richiami stilistici sono talmente forti che alcuni riff sembrano proprio essere estratti dai succitati dischi. Come è giusto aspettarsi da un platter shred, Loomis fa grande dimostrazione delle sue capacità da guitar hero: tutti gli assoli sono suonati con precisione certosina ed escludendo le sezioni meramente melodiche, non si può dire che questi brani siano alla portata di tutti anzi – probabilmente alcuni fraseggi potrebbero dare del filo da torcere anche a chitarristi rinomati per la loro preparazione tecnica. Altro punto a favore è la composizione della track-list, più volte intervallata da momenti acustici e riflessivi che, oltre a permettere all’ascoltatore di rilassare le proprie orecchie, concedono al virtuoso americano di esprimersi senza fare uso di arpeggi velocissimi e dunque mostrando il lato più emozionale del proprio stile.

LE CRITICHE ALL'ALBUM
Detto questo è bene specificare che Zero Order Phase è tutto fuorchè un capolavoro del suo genere. Il problema principale è che a differenza delle opere da cui Loomis ha tratto ispirazione, questo disco non riesce a far emergere una voce veramente originale: certo che si tratta di un gran bel lavoro, curato nei minimi dettagli e pieno di ottimi spunti melodici e ritmici; certo che i brani sono tutti diversi tra loro e che i numerosi stacchi acustici contribuiscono di non poco ad aumentare la longevità complessiva del prodotto; certo che il livello qualitativo della musica proposta è alto dall’inizio alla fine dell’album. Ciononostante mi sembra che manchi quel quid distintivo, quell’aspetto che rende immediatamente riconoscibile l’artista, quell’invisibile marchio di fabbrica che permette di distinguere un chitarrista dall’altro e che è parte fondamentale del suono di un grande solista (come succede, d’altra parte, nei casi di Becker, Malmsteen, Friedman, Vai, Satriani, Howe ed altri ancora). Il paradosso è che il tocco di Loomis è molto più in luce nei Nevemore che nel suo stesso cd solista! Sia come sia, alcune cose rimangono certe: il disco è bello, vale sicuramente la pena di essere ascoltato e se amate questo genere di musica strumentale potreste anche riflettere sulla possibilità di acquistarlo; purtroppo, sono dell’opinione che non sia l’opera d’arte che io –come molti altri– mi aspettavo che fosse: in altre parole, Zero Order Phase è “solamente” un bell’album metal.



VOTO RECENSORE
75
VOTO LETTORI
69.16 su 48 voti [ VOTA]
U Canmurt
Martedì 17 Maggio 2011, 23.20.22
15
Adoro i Nevermore ma fatta la premessa direi che invidio da morire il sig.Loomis per quello che riesce a suonare.PAUROSO!!!Buona rece cmq distaccato il giusto...
Khaine
Giovedì 24 Giugno 2010, 13.46.40
14
Vero, molto bello No Gravity.
Arekusu
Giovedì 24 Giugno 2010, 12.53.21
13
IMHO il miglior disco solista partorito da chitarristi di band famose resta "No Gravity" di Kiko Loureiro. Tanto bello che lo ascolto ancora a distanza di anni.
gibobarny
Giovedì 24 Giugno 2010, 12.27.48
12
per me la batteria è elettronica.... il rullante è troppo perfetto ogni colpo esattamente uguale all'altro...
DevizKK(1991)
Lunedì 1 Marzo 2010, 15.37.04
11
Mi son procurato questo disco che reputo un capolavoro...Ho letto la recensione mi trovo d'accordo su certe cose e su certe no,spiego perchè...Una tra le cose fantastiche di questo disco a mio avviso è il fatto che jeff(diventato uno tra i miei chitarristi preferiti da quando seguo i nevermore)faccia propio del neoclassico su basi thrash metal e che poi riesca benissimo a cambiar faccia ad ogni canzone,come ad esempio in Shouting Fire at a Funeral la canzone inizia con una base metal devastante e dopo circa 1 minuto c'è una base calma che fa si che jeff si cimenti in pezzi emozionanti e melodici..certo se uno compra sto disco pensando di trovare i classici sweep in stile neoclassic classico, rimane deluso,perchè questo è un disco diverso da quello dell'inarrivabile Becker ed è diverso da tutti gli altri dischi neoclassici dove solitamente risalta solo la chitarra..La prima volta che ho ascoltato questo disco ho pensato subito a ste cose:cavoli qui pompa un casino la chitarra ritmica,la batteria e a piccoli tratti si lascia spazio al basso che fa tesoro dei pochi secondi in cui suona solo lui o accompagnato dalla batteria!!!Come hai detto tu Khaine il livello tecnico è elevatissimo,suono la chitarra e devo dire che è davvero assurdo,le doti di jeff si erano già notate nei Nevermore,ma qui è ancora più assurdo!!come ha detto kahine gli stacci i cambi di genere dal thrash più cattivo alla musica puramente melodica,a mio avviso rendono questo disco un vero capolavoro e c'è anche da tener conto che gli altri strummenti rullano e non sono semi invisibili come capita in certi dischi!!Miles of machine uno dei brani migliori del disco,è fantastica con quello sweep che va dall'alto al basso e che poi sembra che non vuol più tornare su,è una cosa fantastica!j Jato unit e anche questa una canzone fantastica,ma poi c'è a inizio cashmere shiv un assolo di bsso fatto col fretless(smentitemi se sbaglio).le pianole in race against disaster,che rendono la canzone malinconica e triste..Insomma un disco che a mio avviso merita un bel 90,non gli dò di più perchè a 100 c'è il re dei dischi Perpetual burn..Concludo dicendo,Khaine i nevermore hanno avuto una certa carica innovativa in un genere già ben saldato su certi binari,io non so cosa ti aspettassi tu da questo disco forse la stessa carica innovativa che hanno avuto i Nevermore in un genere già ben ancorato??Per me questo disco ha centrato il bersaglio in pieno..Non prenderla male non voglio far polemica,capisco e rispetto benissimo il tuo pensiero e la tua opinione ..scusate per il commento di eccessiva lunghezza.
Khaine
Sabato 27 Settembre 2008, 18.21.00
10
Ah certamente, qualunque cosa uno faccia ci sarà sempre qualcuno scontento
Yossarian
Sabato 27 Settembre 2008, 18.03.41
9
Si forse è come dici tu, xrò io vedo e sento un disco solista come vedere e sentire delle emozioni che in quel momento sono fotografate in quel modo, magari Jeff intendeva bloccarle in quella maniera, poi lo sai benissimo che nn si potrà mai accontentare tutti.
Khaine
Sabato 27 Settembre 2008, 15.03.20
8
@ Yossa: tranquillo per gli errori Prima sono stato poco chiaro e ora mi spiego meglio: tecnicamente, la maggior parte degli assoli presenti nel cd potrebbe dare del filo da torcere a molti dei virtuosi che operano nel campo. Cioè: è musica difficile anche per chi è bravissimo e suona abitualmente musica difficile... tuttavia la qualità del disco non è all'altezza delle capacità tecniche di Loomis e della sua storia come musicista, quindi in questo senso Zero Order Phase poteva farlo più o meno qualunque shredder... perchè mica tutti gli shredder hanno una storia e delle capacità come quelle di Loomis!
Yossarian
Sabato 27 Settembre 2008, 13.13.35
7
Scusami x gli errori di battitura!
Yossarian
Sabato 27 Settembre 2008, 13.12.10
6
Ciao Khaine, tu nella rece dici che questo è un disco che nn tutti i chitarristi sarebbero i grado di fare, poi nel post quì sotto scrivi che un disco così è alla portata di qualsiasi shredder, anke io mi sono annoiato abbastanza, come del resto mi annoiano quasi tuti i dischi strumentali, voglio solo dire che certe volte leggendo critiche a dei musicisti così talentuosi mi viene da pensre: azz xrò se si critica un musicista così allora x le "schiappe o comuni morali come me x esempio, io suono la batteria", nn c è speranza. cmq ho capito cosa intendi e avendo letto i tuoi commenti in altre recensioni si legge molto bene che sai di cosa stai parlando...è solo che voglio troppo bene a Jeff, lo ritengo un mostro delle 6 o 7 corde, un saluto!
Khaine
Sabato 27 Settembre 2008, 12.16.23
5
@ N.I.B.: sono d'accordo; rimane un buon disco, ma se voglio ascoltare dello shred tiro fuori Perpetual Burn
Khaine
Sabato 27 Settembre 2008, 11.45.26
4
@ Renaz: grazie mille @ Yossarian: ti giuro che la penso anche io così. Fino a circa un mese fa ero un suo GRANDISSIMO estimatore (i Nevermore li ho visti 4 volte dal vivo e se potrò li vedrò ancora), solo che mi aspettavo veramente il rilancio definitivo del chitarrista, una specie di disco che l'avrebbe per sempre consacrato nell'olimpo dei migliori chitarristi di sempre. Sono rimasto un po' deluso, ad essere onesto. Bel disco, per carità: solo che poteva farlo più o meno qualunque shredder... e per me Loomis non è uno shredder qualunque...
Yossarian
Sabato 27 Settembre 2008, 11.05.04
3
Solo x i capolavori scritti con i Nevermore può xmettersi di tutto, fosse x me gli darei carta bianca, immenso!!!
Renaz
Sabato 27 Settembre 2008, 10.07.20
2
Io attendo il DVD per godermi Loomis anche visivamente cmq buona e intelligente recensione...
N.I.B.
Sabato 27 Settembre 2008, 9.59.08
1
Sai Khaine... non avrei saputo dire di meglio... ho avuto anch'io lo stesso pensiero nell'ascoltare questo CD (come del resto lo stesso pensiero lo si può avere anche ascoltando l'ultimo lavoro solista di Petrucci dei D.T.)... Loomis è uno dei miei preferiti e secondo me uno dei più completi chitarristi Metal/Thrash in circolazione negli ultimi anni... eppure anch'io lo preferisco nei Nevermore... d'altra parte quest'Album se fosse cantato, sarebbe tale... cmq si... ottimo su tutti i fronti, ma come hai detto tu, se voglio ascoltare un album strumentale vado ancora a rispolverare altro... termino lo stesso con il dire che Loomis è davvero un grande... ma GRANDE chitarrista...!!!!
INFORMAZIONI
2008
Century Media Records
Shred/Metal
Tracklist
1. Shouting Fire at a Funeral
2. Opulent Maelstrom
3. Jato Unit
4. Azure Haze
5. Cashmere Shiv
6. Race Against Disaster
7. Sacristy
8. Devil Theory
9. Miles of Machines
10. Departures
Line Up
Jeff Loomis – guitar
Mark Arrington – drums
Ron Jarzombek – guitar solo on "Jato Unit"
Pat O'Brien – guitar solo on "Race Against Disaster"
Michael Manring – bass on "Cashmere Shiv"
Neil Kernon – producer, fretless guitar solo on "Cashmere Shiv"
 
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