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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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30 Seconds To Mars - A Beautiful Lie
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( 17647 letture )
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Le mode uccidono. Anche a posteriori. E A Beautiful Lie degli americani 30 Seconds to Mars ne è forse una delle prove più bizzarre. Il gruppo capitanato dai fratelli Shannon & Jared Leto (quest'ultimo discreto attore hollywoodiano - ricordiamo le sue partecipazioni in Fight Club, American Psycho, Panic Room e nel colossal Alexander) viene spesso catalogato dagli addetti ai lavori tra i maggiori esponenti del filone EMO, alla stregua dei vari Tokyo Hotel, My Chemical Romance, Cinema Bizarre e figli più o meno (ig)noti. Niente di più sbagliato. Tant'è che mentre gli act che oggi impazzano tra le ragazzine erano ancora infanti, i 30STM uscivano nel 2005 con il loro secondo album, A Beautiful Lie, passato quasi inosservato alla critica in quegli anni, salvo poi essere ripescato grazie all'esplosione commerciale della teen generation del nuovo millennio. Nonostante abbiano già alle spalle dieci anni di attività, sei produzioni studio, tour da headliner e milioni di album venduti in tutto il mondo, si parla di loro come di una novità e il fruitore medio di rock/metal è spesso prevenuto nei confronti della loro proposta, complice il più delle volte un'immagine certamente non avulsa ai clichè del momentum.
Se però si ha la fortuna - oserei dire il coraggio - di guardare in profondità, scopriremo un'onesta band le cui influenze giocano a nascondino tra le pieghe della loro musica: non farete fatica a riconoscere l'approccio alternative di band come The Smashing Pumpkins, Weezer e Puddle of Mud, le sonorità cupe dei primi Nirvana e dei Silverchair, o come per loro stessa amissione, la grandiosità dei Pink Floyd e l'energia dei The Sex Pistols. Sebbene quest'ultimo sembri più un azzardo che altro, è innegabile che i 30STM si distinguano per capacità compositive e comunicative dai loro colleghi ascesi alla gloria di miti moderni. Va riconosciuta alla band dei Leto la capacità di andare dritti al centro con i loro pezzi, spesso caratterizzati da una struttura strofa-ritornello accattivante ed orecchiabile anche per chi ha i timpani abituati a martellamenti ben più pesanti, e di comunicare a chi ascolta quel feeling che nessuno dei loro "rivali" sembra in grado di trasporre oltre il muro della banalità.
A Beautiful Lie si apre con Attack, incalzante e dalle spiccate reminiscenze grunge, per passare alla title track, un pezzo sostenuto da una volitiva sezione ritmica e dall'interpretazione di Jared Leto, che farà del suo ottimo screaming una costante di tutto l'album. Da rimarcare inoltre l'impegno nel sociale dei 30STM, che proprio con il lancio del videoclip di A Beautiful Lie hanno inaugurato una loro campagna a sostegno dell'informazione e della ricerca sul tema del riscaldamento terrestre, in appoggio all’impegno politico dell'ex vice presidente USA Al Gore (www.abeautifullie.org). The Kill ripropone le tematiche musicali dell'opener, e si fa notare per l'apertura melodica del ritornello, che non disdegna un tuffo a piene mani nella discografia dei Foo Fighters. Was It A Dream è forse l'esempio più probante della capacità dei 30STM di tramutare in musica emozioni contrastanti - possiamo trovare nella voce di Jared la dimensione onirica del ricordo che presto vira verso un aggancio più che concreto alla realtà dell'abbandono e della fine di una relazione, tematiche sviscerate con inaspettata eleganza nel testo. The Fantasy sembra una rivisitazione in chiave alternative degli esordi dei Police, con i suoi continui passaggi ritmici in un crescendo sonoro figlio dell'ottimo amalgama tra voce e chitarra. Savoir è forse uno dei pezzi più riusciti dell'album, le cui sonorità rappresentano il vero trademark della band. Sebbene siano forti i richiami ai primi A Perfect Circle, i Leto & Co. riescono a dare quell'unità e quella concretezza alla loro musica riscontrabili anche nella successiva From Yesterday, il pezzo forse più famoso della band, in cui sicuramente si ritrovano gli espedienti tipici di una produzione market-oriented alla major americana, ma che è comunque sostenuta da una buona credibilità musicale del pezzo. The Story è forse l'episodio meno comprensibile dell'album, troppo sperimentale nella sua ricerca sonora. Si trascina senza mordente, scivolando via senza infamia e senza lode. La discesa che porta al traguardo prende forza nella convincente R-Evolve, che con il suo refrain the evolution is coming... a Revolution has begun ancora una volta sintetizza appieno la formula della band, quel compromesso spesso vincente tra melodia ed energia, tra razionalità ed impulso. A Modern Myth chiude con un pizzico di malizia (come non leggere una critica nemmeno troppo velata alla mitizzazione degli artisti contemporanei) ricordando molto da vicino nello sviluppo melodico i Nirvana di Something In The Way, ma che a differenza di questa cresce assieme alla passionalità cruda e travolgente della voce di Jared Leto.
A Beautiful Lie è un disco da ascoltare ad occhi chiusi e mente sgombra da pregiudizi di sorta. Cercate di dimenticare MTV e la sua continua tempesta mediatica, e lasciatevi trascinare verso l’alto da Mithra, la fenice logo del gruppo. Provehito in Altum, appunto, e se come me avete qualche anno di militanza grunge ed alternative alle spalle, potrebbe rivelarsi un piacevole tuffo nei ricordi.
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40
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Album molto bello di buon alternative patinato, ottime melodie e ottime linee vocali, poi l'impostazione vocale o il timbro possono piacere o meno. Contrariamente a quanto affermato più sotto, non ci trovo influenze emo (semmai è stata MTV a venderli come tali quando ci fu il boom emo commerciale nel 2007-2008, ma l'album era uscito molto prima) nè tantomeno nu-metal (ma dove????). |
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39
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@Rob, fai anche 85. Sicuramente il loro disco che amo di più per via di canzoni meravigliose come l'aggressiva Attack, la poetica A Beautiful Lie, il singolo perfetto The Kill con il video omaggio a Shining e la pomposa From Yesterday.
Questo è l'alternative rock moderno cucito su misura per me: melodia, intensità e la voce subito riconoscibile del grandeJared Leto. Di grunge/post grunge sinceramente qui non sento nulla, e lo stesso dicasi per l'emo, genere attribuito al gruppo solo per ragioni temporali e per il look di Jared del momento. In sintesi uno dei miei gruppi preferiti di rock alternativo moderno, anche se la canzone migliore della loro discografia per me rimane Hurricane. |
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38
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Album bellissimo al pari del pur differente debutto. A mio avviso non si può negare che A Beautiful Lie e A Modern Myth siano brani magnifici. Il gruppo sa come coinvolgere l'ascoltatore e lo fa bene. 80 |
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è il loro album migliore: bilancia le cose buone del precedente album con le tendenze più commerciali del periodo, con un buon risultato. certo che non faranno la storia, ma ce ne sono di gruppi che non la faranno e verranno dimenticati. |
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....a parer mio, di aggiungo che se il cantante fosse stato grasso e pelato non li avrebbe cagati nessuno mai titolo di un album fu più azzeccato di questo!  |
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35
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Che dire.... nell'era del grande fratello, di c'è posta per te e di amici, ci stanno pure i 30stm... il trionfo del marketing e dello show business. Per carità, il primo album è bellino, orecchiabile e indubbiamente seducente ai primi ascolti; il problema sta tutto nella longevità. È tutto lì, in evidenza, non c'è nulla da scoprire e ben presto stufa. Niente di questi signori rimarrà nella storia, perchè c'è ben poco di artistico, di originale e di personale (come peraltro accade con moltissime produzioni moderne) ; tutto è studiato per piacere ai più, a chi ascolta la radio e a chi voglia un sottofondo che risulti piacevole anche senza prestarvi attenzione. Questa , si, è musica, ma con la m minuscola. Ciò che differenzia l'arte dal marketing è che la prima non è per tutti nè da tutti.non riconosco nessuna dote particolare a nessuno dei membri di questa band che, ripeto, senza ombra di dubbio alla fine funziona, ma a parer mio non esce fuori dal mucchio. Non è una questione di genere, perché non esiste solo il metal (ed io per primo apprezzo e ascolto davvero di tutto) ma piuttosto di tendenza sociale. Andiamo tutti di fretta, il tempo è poco e facciamo la spesa al supermercato dove troviamo la polpa pronta, l'insalata in busta , gli affettati in vaschetta, le minestre liofilizzate e i dischi dei 30stm, pronti anche loro per l'immediata assimilazione, senza la necessità di essere capiti. |
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Non sono metal assolutamente. Probabilmente in qualche tratto assumono qualche sfumatura rock. Comunque buon disco apprezzabile anche da chi non pratica il genere. Alcune canzoni sono anche coinvolgenti. |
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La voce del cantante mi irrita da morire. Urla abbastanza bene ma il cantato pulito mi fa vomitare |
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Perche avete recensito questi e non i three days grace che almeno sono alt-metal? |
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30
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Pure crap. Detto in italiano: merda colata |
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A me quest'album piace. Niente metal, ma onesto rock anche piuttosto accattivante. concordo con la recensione, bisogna tralasciare i pregiudizi e ascoltarlo partendo da zero (purtroppo è stata una band rovinata da adolescenti in calore che ascoltavano questa band per il testosterone e non per la musica e non hanno mai capito una ceppa del significato dei brani) |
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penso che il post di brutal metalhead sia fortemente ironico...  |
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@brutal metalhead: spero che tu sia un troll, se pensi che qualche urlo renda metal questi tizi allora non hai capito una sega di metal |
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beh nel primo album c'era una gran bella canzone come "capricorn (a brand new name)", anche se a dire il vero le altre non mi sembravano dello stesso livello... all'interno del panorama nu metal era pressoché un gruppuncolo... |
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Ma questo è metal!!!! Anche più degli iron maiden, metallica, slayer ecc... Infatti ci sono degli urli, a differenza dei gruppi citati che sono solo poser! |
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Non ha senso comunque recensire questo e non il primo, che amleno aveva delle influenze nu metal (ed era molto migliore imho) |
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Ancora una volta non sono io ragazzi,c'è qualcuno che si sta spacciando per me cercando d'imitare(inutilmente e goffamente,anche se è divertente da un certo punto di vista e il tipo ha afferrato alcune mie direzioni"stilistiche"a livello di gusti)la mia "prosa". L'unico vero sono io e non ho tempo per mettermi a fare commenti del genere sul lavoro altrui. Divertente ripeto,ma al tipo direi di darci un taglio. AG |
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Non capisco perché recensire album del genere su una webzine metal, a mio parere l'unico degno di essere recensito qui sarebbe l'omonimo del 2002, che mostrava quantomeno un barlume di personalità, che hanno perso totalmente, soprattutto riguardo alle chitarre... |
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Che i pareri sian soggettivi non ci piove, influenzati dal gusto e dalle sensibilità di ognuno. Sul fatto del “profondo oblio” però ci andrei cauto – oblio commerciale? Lo dubito fortemente, diversamente non avrebbe senso per etichetta e management investire con mesi di anticipo su di un tour europeo fatto di festival e open air. Oblio artistico? Credo che nel panorama rock-indie abbiano molto da dire, e che molto sia già stato detto. Tendo sempre a diffidare di chi distribuisce “morte professionale” con estrema disinvoltura… ricordiamo sempre che i cosidetti “esperti” avevano già celebrato svariati funerali di una band come gli Alice in Chains, e mi pare invece che siano vivi, vegeti e ancora avanti anni luce rispetto al panorama musicale odierno. I 30STM non saranno certo dei pionieri, ma sanno il fatto loro. Detto questo, come scrivevo qualche riga più su, i gusti son gusti – l’importante è non foderarsi l’udito del banale pregiudizio secondo il quale un gruppo che piace alle ragazzine dev’essere per forza una patacca colossale. |
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Caro Antonio, sarebbe l'ora di piantarla con i cannoni, specialmente in ambito musicale, per il resto sono pareri tuoi soggettivi, definire quest album un "opera" è esagerato, questa band è pronta a tornare nel suo profondo oblio... |
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Disco di raro splendore capace di regalare emozioni a profusione,tutti i musicisti sono estremamente competenti e molto preparati ma il vero protagonista è Jared Leto,singer che,oltre ad essere fisicamente un bellissimo ragazzo(e l'eyeliner contribuisce ad accentuare i suoi magnifici occhi carichi di pathos),è capace di trasmettere un feeling intenso che rimanda all'emotività di Geoff Tate e alla teatralità di David DeFeis,con testi di profondo spessore che richiamano a livello di contenuti le opere di John Milton e Oscar Wilde.Capolavoro ineguagliabile. |
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L omonimo album 30 seconds to mars è veramente ottimo, piano piano si sono commercializzati purtroppo... Senza di loro però non avrei mai iniziato ad ascoltare quella che si può chiamare "Musica", non li ringrazierò mai abbastanza... Provehito in altum |
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Un buon disco, piacevole, alcuni momenti estremamente coinvolgenti. Un tassello dei miei anni B.M. (before metal) |
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Ascoltabili ma la voce non mi piace proprio... Vabbè che esagerazione billo xD |
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Hai tutto il mio appoggio Billo. |
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Billoooo... che ti succede??  |
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bip-_--_-_---_--- Biiiip---------- |
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pant... pant... anf...anf... O-o' av...avete recesito questi?? oddioooo Oddioooo..... a questo punto dovete recensire max pezzali... anf .. oddio.. la pressione.... aaaahh... |
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attack è un bel pezzo, ma io piuttosto citerei l'album omonimo del 2002... lì ancora si parlava di nu metal, anche se a dire il vero loro non sono mai stati un gruppo nu metal vero e proprio... comunque un brano come capricorn (a brand new name) era molto accattivante. |
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gli avrei dato 85,amo i 30 seconds to mars |
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I primi due album sono davvero ottimi! l'ultimo francamente lo trovo sottotono e sottoritmo... a parte Kings and queens... |
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Mi ritrovo pienamente nella recensione,o quasi..ottimo disco,dalle forti reminiscenze a perfect circle e dredg,nelle parti piu' intime e malinconiche..sicuramente la miglior band dell'intero movimento alternative,di emo sinceramente nn ci trovo proprio nulla,per fortuna..e nemmeno dei the sex pistols sinceramente..nei lavori dei 30 seconds to mars aleggia sempre quell'alone malinconico,anche nei pezzi piu' energici.. 75 il mio voto..l'album precedente ed omonimo era piu' ispirato..vedremo il prossimo..sicuramente ci dirà se i 30 seconds to mars meritano davvero qsto successo..il nuovo singolo kings and queens,cmq, ci lascia ben sperare..stupenda.. |
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Ottimo album e bellissime canzoni...fossere tutti così gli album commerciali... |
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Appare anche in " Lord Of War" come fratello di Nicholas Cage.... Cmq bella recensione. Possono andare più che bene nei momenti in cui si vuole ascoltare qualcosa di più easy... |
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3
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grassie a tutti e due, troppo buoni... caro Nikolas, mi vedrò questo Requiem allora! per quanto riguarda il disco, merita se ti piace/piaceva il genere, poi ognuno ha le sue idee e va bene così... io sono sempre per il provare, poi al limite se non piace pazienza, hai perso 40 minuti della tua vita... |
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Benvenuto FIlippo! Onestamente la band non mi dice nulla ma sostanzialmente perchè non li conosco quasi se non per i pezzi da MTV (appunto), comunque ottima recensione in quanto a stile PS Jared Leto è un buon attore, è anche in Requiem For A Dream (film stupendo) |
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1
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Recensione favolosa, punto! Benvenuto Filippo  |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Attack (03:09) 2. A Beautiful Lie (04:05) 3. The Kill (03:51) 4. Was it a Dream? (04:15) 5. The Fantasy (04:29) 6. Savior (03:24) 7. From Yesterday (04:08) 8. The Story (03:55) 9. R-Evolve (03:59) 10. A Modern Myth (+ Praying for a Riot) (14:14)
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Line Up
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- Tomo Milicevic - chitarra - Jared Leto - chitarra, voce - Shannon Leto - batteria - Matt Wachter - basso
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RECENSIONI |
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