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Section 37 - The Kudos Of Serial Killing
( 1361 letture )
Experimental music.
Con questa locuzione si intende descrivere della musica la cui peculiarità è quella di avere un approccio alla materia cavulso da qualsivoglia tipo di limite in quanto a generi, stili e loro confini e definizioni: rifiuto totale della convenzionalità insomma, dei canoni stabiliti, per arrivare ad una musica che in un certo senso non sia musica (tradizionalmente parlando). Seppur non sia sbagliato affiancarla alla cosiddetta avanguardia, la musica sperimentale si pone su un altro livello: se infatti l'avanguardia rappresenta il settore più oltranzista e aperto della musica che possiamo considerare tradizionale, quella sperimentale va a collocarsi (o perlomeno cerca di farlo) in un altrove sonoro che niente abbia a che fare con quanto di ordinario e stereotipato esista.
Musica smontata come un Lego e rimontata nelle maniere più stravaganti ed irripetibili: ecco allora la nascita di ibridi insospettabilissimi, generi “classici” inquinati con ingredienti unici e particolari, strumenti modificati, rumorismo ecc. ecc.

The Kudos of Serial Killing è un album che originalmente venne distribuito in sole 50 copie nel 2003; la Aestetic Death ne ripropone oggi questa ristampa per renderlo di nuovo fruibile al vasto pubblico.
Non esito a definire sperimentale la proposta dei Section 37: nonostante infatti all'apparenza il duo sembri solamente giocare con l'elettronica e divagazioni varie sul tema, ad un orecchio attento non sfuggirà il meticoloso lavoro di assemblaggio/sintesi di una moltitudine di stili differenti. Difficile riconoscere una base comune a tutti i pezzi del disco, così come difficile risulta la comprensione di quest'amalgama; voglio dire, a tratti si ha l'impressione di una giustapposizione (e di una stratificazione armonica) casuale di soluzioni e trovate dall'impatto più scenico che altro, altre volte il disco è in grado di regalare sensazioni di finitura e compiutezza, di quadratura del cerchio insomma, da lasciare sbalorditi. I Section 37 attingono dall'elettronica (of course) ma anche dalla darkwave, dall'EBM, dall'industrial, dal noise, dall'ambient, dall'hip hop e persino dal gangsta rap (!). Volendo fare dei nomi Front Line Assembly e primi Nine Inch Nails su tutti ma vista la mole di sfaccettature la lista si potrebbe protrarre ben più in là.
Particolare, anche se non direi del tutto originale, il concept che sottende il disco, quello dei serial killer: particolare perchè ognuna delle tracce che compone l'album intende rappresentare un diverso killer seriale tracciando un ipotetico filo conduttore tra lo stile compositivo utilizzato e lo stile “artistico” del killer in questione. Ora, non so dirvi se gli uccisori via via trattati siano effettivamente esistiti oppure frutto di fantasia, fatto sta che sono abbastanza sicuro che nella traccia di apertura, The Nu-Millennial Art, siano presenti vari spezzoni di discorsi di Charles Manson. Certo è che ogni pezzo è connotato sempre in maniera diversa da quello precedente: si va dall'inquietudine malata dell'opener all'esaltazione dance floor di The Rogue Drone; dalla dark ambient al trip hop (bellissima in tal senso The Heptual); dall'hip hop (The Body-Bag Wrapper) ai ritmi trance incalzanti (The Junkie).
Non si sente la mancanza di una vera e propria forma di cantato, dato che declamazioni, discorsi campionati, sussurri e forme rappate suppliscono in maniera egregia alla causa, contribuendo in maniera decisa alle atmosfere per lo più malate del disco.

Ciò che comunque continua col lasciarmi perplesso è che in tutto questo microcosmo musicale non riesca a capire quanto ci sia di realmente ragionato e quanto, invece, sia gettato nel mezzo al solo fine di stupire/shockare/fare numero.
Ma questo perenne contrasto interno, non l'avrei mai immaginato nemmeno io, è davvero affascinante. Perchè conduce a pensare alla definizione stessa di musica, di suono, di rumore e di conseguenza ti costringe a rivedere tutte le tue convinzioni a riguardo.
E forse è proprio in questo che risiede il fine ultimo di questo modo di fare musica.



VOTO RECENSORE
70
VOTO LETTORI
19.5 su 20 voti [ VOTA]
FURIO
Mercoledì 25 Maggio 2011, 22.44.33
1
Ottima recensione, molto interessante!
INFORMAZIONI
2011
Aestetic Death
Elettronica
Tracklist
1. The Nu-millennial Art
2. The Garbage Man
3. The Mind Bomb
4. The Rogue Drone
5. The Profile
6. The Body-bag Wrapper
7. The Junkie
8. The Compulsion
9. The Heptual
10. The Offering Room
11. The Imprint
12. The Garbage Man Mangabros Possession Remix
13. The Heptual Remix
Line Up
Stuart J Harris - text, vocals, samples, sonic manipulation and seasoning
Cevin Moore - synths, guitars, beats, samples, production, editing and head chef
Robert J White - vocal on "The Heptual"
 
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