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27/07/24
DIVINE METAL FEST 7
ALTERNATIVE, C.DA ULIVETELLA - MONTENERO DI BISACCIA (CB)
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( 2564 letture )
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A volte penso che il mio operato come recensore mi abbia reso incontentabile e anche un poco insofferente: mi ritrovo a lodare l'innovazione di un platter per poi riscontrarne la mancanza di una rassicurante matrice classica e di radici ben definite, oppure a criticare un lavoro che si richiama eccessivamente al passato, ritrovandomi poi ad apprezzarlo proprio per il senso di nostalgia che sa risvegliare in me. E allora, se niente sembra riuscire a soddisfarmi in fondo, cercherò di prendere quello che viene come viene e promuoverlo (o stroncarlo) per quello che è.
Questa lunga premessa è doverosa perchè non ci potrebbe essere nel 2012 lavoro meno fuori dagli schemi di un album pseudo pop-rock con venature country e melense ballate, e tuttavia fa sempre piacere, dopo le suite di 20 minuti e inarrivabili prodezze tecniche, fare ogni tanto un break ed ascoltarsi della musica “ignorante”. E qui io ci sguazzo allegramente: il nostro (nostro anche perchè naturalizzato italiano) Max Navarro ci propone tutto il meglio del rock anni '90, dagli immortali U2 agli amatissimi fratelli Gallagher (in particolare, le linee vocali del buon Liam vengono riprese senza troppi fronzoli in più frangenti). Fughiamo ogni dubbio: quello che abbiamo di fronte non è di certo un capolavoro (anche perchè, è il caso di tirare questa frecciatina, il pop è più occupato ad autocelebrarsi che a partorire ottimi album) e, ad essere onesti fino in fondo, non vedo come un platter così “nella media” possa distinguersi agli occhi di un pubblico tanto vasto e con un'offerta così ampia. Resta il fatto che indubbiamente ci sono buoni spunti e la tracklist scivola via piacevolmente con solo alcuni episodi indigesti e pochissime sbavature.
È utile precisare che il rocker da il meglio di sé quando propone melodie scanzonate e linee vocali accattivanti, come nell'opener You Can Rely On e nella seguente Out Of Bounds, mentre sembra perdere grinta quanto si esibisce in ballate al limite della decenza, che segnano davvero il picco di noia per questo platter e la cui assenza avrebbe certamente giovato: sto parlando della noiosissima The Wrong Side. Utilissime per valutare la riuscita di un album di questo genere sono i due singoli proposti al grande pubblico: Nothing's Guaranteed e Cryin': la prima deve moltissimo (come già detto sopra) alla musica degli Oasis in termini di riffing e, soprattutto, di linee vocali; la seconda, più cupa e seriosa, appare più personale, ma anche meno riuscita dal punto di vista della godibilità. Winter in Chicago è il secondo punto morto del platter, ma per fortuna ci pensa subito l'allegra Poison Girl a risollevare le sorti del nostro. Chiude la particolare End Of Universe, che con ritmi cangianti e melodie abbastanza riuscite riesce a tenere alta l'attenzione dell'ascoltatore fino in fondo.
Una risicata sufficienza insomma, anche se moltissime persone boccerebbero un lavoro del genere a priori: lo stampo palesemente commerciale, la ricerca della “melodia vincente” che possa regalare singoli di successo, l'ovvia attenzione ad attirare un pubblico quanto più vasto possibile, sono tutte argomentazione validissime che sicuramente minano l'opinione generale su questo album. D'altro canto, questo, come mille altri platter, è il prodotto del mainstream e dell'industria musicale moderna, troppo abituata all'usa e getta, anche quando dovrebbe trattarsi di arte.
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9
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belle queste collaborazioni con artisti internazionali..john paul bellucci(parente della bellucci?)...nick meyer(parente del batterista degli Elii)?..simon moore (parente di gary o vinnie moore?). |
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De PIOTTA CE NE STA UNO e come lui non ce nessuno. ![](../../images/smilies/smile.gif) |
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Io di commerciale in questo disco trovo che non ci sia proprio nulla. A cominciare dai suoni di chitarra e di batteria che sono totalmente fuori dagli standard della musica commerciale che gira oggi. Personalmente mi è piaciuto molto |
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6
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La cosa divertente è che in un sito di musica i commenti dei lettori si focalizzano tutti solo sulla copertina. A questo punto non resta anche a me che abbassarmi al livello degli altri. Per un disco rock del 2012 è una copertina che non mi piace per niente, però devo ammettere che, visto che tutti la commentano, se voleva che non passasse inosservata c'è riuscito benissimo. Nel bene e nel male! ![](../../images/smilies/smile.gif) |
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questa copertina è l'esatto contrario di quella degli steel panther e degli audio porn... ma poi non so neanche se possa piacere al genere femminile... come dice piotta el grande in effetti in quella foto navarro non sembra in formissima... |
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certo che con una copertina così hair in the wind, chi vuoi attirare? navarro, la foto potevi rifare prima di andarla a pubblicare..La sufficienza non può aver un album con copertina che è tutt'altro un ben veder. 51/100 |
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bel nick wet girl, esplicito... spero che tu non sia un troll... |
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il suo chitarrista John Paul Bellucci è un fico della madonna |
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dalla foto in copertina sembrerebbe il piotta con parecchi chili di meno ![](../../images/smilies/smile.gif) |
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INFORMAZIONI |
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![](public/recensioni2/1346923310mzd.jpg) |
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Tracklist
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1. You Can Rely On 2. Out Of Bounds 3. The Wrong Side 4. Nothing's Guaranteed 5. Cryin' 6. Winter In Chicago 7. Poison Girl 8. End Of Universe
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Line Up
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Max Navarro (Voce, Chitarra) Nick Mayer (Voce, Chitarra) John Paul Bellucci (Chitarra) Jack Nowell (Basso) Simon Moore (Batteria) Leo D'Agostini (Tastiera)
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RECENSIONI |
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