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20/04/24
THE OSSUARY
CENTRO STORICO, VIA VITTORIO VENETO - LEVERANO (LE)
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Sick Faith - Blinded Nations
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( 1328 letture )
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Provenienti dalla Colombia, i giovani Sick Faith si sono formati nel 2007 e giungono sulle nostre scrivanie sotto le insegne della EBM Records, che ci consegna un lavoro ancora acerbo e perfettibile. Blinded Nation, primo full length ufficiale dei sudamericani, è contraddistinto da un thrash moderno, tanto nel riffing -melodico, tagliente- quanto nelle ritmiche, le quali accostano potenti break rallentati alle consuete mitragliate rapide. Musicalmente il prodotto è gradevole, accompagnato da buoni assoli e discrete melodie, senza essere nulla di trascendentale o eccezionale; vocalmente, invece, il platter perde qualche punto, in quanto il tono urlato utilizzato dal singer Oscar Cèspedes è discreto, ma talvolta poco esaltante, quando non addirittura dissonante. Non vi sono refrain memorabili e la pronuncia inglese suona spesso deficitaria.
Al di là di questo, va detto che alcune canzoni si presentano come un giusto mix di melodia, energia e velocità, mentre altre sono più dirette, tirate e veementi; il ritornello che resta più impresso è quello di Tyrannical Government Model, catchy e accattivante nonostante la crudezza vocale, mentre in genere tutti i brani presentano martellanti sezioni ritmiche e sprazzi strumentali capaci di far oscillare un po’ la testa, pur senza essere memorabili. Non mancano un paio di episodi molto groovy, moderni, robusti, ma eccessivamente noiosi nel complesso. Il disco merita qualche ascolto, di sicuro, non è male, ma al tempo stesso non rappresenta affatto un acquisto imprescindibile, soprattutto in questo duro periodo di recessione. Resta impressa l’ottima prova di Camilo Millan, batterista dal tocco scrosciante che contribuisce non poco a movimentare le varie canzoni.
Scorrevole la tracklist, che si assesta sui nove brani ed i quaranta minuti di durata, anche se qualche pezzo a volte suona eccessivamente prolisso e monotono. Nulla da dire sulla produzione, robusta e compatta, e la registrazione è al passo con i tempi, ampiamente positiva. Le chitarre di Andrés Garzón e Oscar Cèspedes sembrano ispirate soprattutto quando alle prese con riff di natura melo-thrash, affilati ma anche molto musicali. Anche in questo caso niente di clamoroso o innovativo, ovviamente, ma di certo questi ragazzi dimostrano di credere parecchio in quello che fanno e con il giusto pizzico di personalità. C’è da smussare qualche spigolo e limare i difetti più evidenti, dopodiché i quattro colombiani potrebbero anche auspicare a risultati ben migliori di questo debut.
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3
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Un bel disco di Thrash moderno recensito in maniera perfetta anche se il colombiano si è incazzato, probabilmente ne ha fatto una questione di campanilismo. Comunque bravi, un 75 se lo meritano considerando che è un debut album |
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2
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If you don't speak Italian, you can't judge this article. Surely you con't do it by using google translate or stuff like that. Maybe you should try to respect opinions even if you don't like them. It's not just the words, it's their real meaning you missed. In Italy we say "rosiconi", go try and traslate this word and you will understand what I mean. |
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1
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I do not speak italian so i write back to you in english. I consider your article lacks of objectivity and seriousness, in contradicts itself constantly and despite it says good things about the band says other things i completely disagree with. in few words, is not a professional article worth to be read. thanks |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. War’s Prelude 2. Endless War 3. Blindfolded 4. Tyrannical Government Model 5. Slag’s Justice 6. Ashes of Illusions 7. Forgotten Humanity 8. Killing Scorn 9. Unborn Condemned
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Line Up
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Oscar Cèspedes (Voce, Chitarra) Andrés F. Garzón (Chitarra) William Gutierrez (Basso, Cori) Camilo Millan (Batteria)
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RECENSIONI |
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