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26/04/25
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NATIONAL SUICIDE + HATEWORLD - Ziggy Club, Torino (TO), 03/03/2018
05/03/2018 (1498 letture)
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La serata si preannuncia ad alto tasso di ottani, tornano a Torino i trentini National Suicide che con il loro thrash metal potente ed incisivo hanno tutte le intenzioni di divertirsi in compagnia degli Hateworld di Torino. Arrivo al locale in largo anticipo per fare quattro chiacchiere con alcuni amici e prepararmi a dovere per il concerto sorseggiando l'ottima birra spillata dalla crew dello Ziggy, l'affluenza è lenta ma costante tanto che il locale inizia a riempirsi ben prima dell'inizio del concerto, tra i tanti amici sopraggiunti per la serata incontro Paola Goitre, cantante degli storici Fil Di Ferro che a fine mese calcheranno anch'essi il palco dello Ziggy.
HATEWORLD La sala dello Ziggy inizia a riempirsi quando gli Hateworld salgono sul palco, sin dalle prime note di Timescape si capisce subito che la serata sarà incendiaria. La coppia d'asce formata da Massimo ''Megamax'' Ventura e Vincenzo ''Pain'' Ianniello è immediatamente incisiva sostenuta dalla sezione ritmica formata da Alberto Castelli al basso e Andrea Sannino dietro alle pelli. L'ingresso di Felix Luini è come di consueto devastante, il brano viaggia veloce con un'ottima coesione tra i vari componenti della band; i numerosi metallers giunti per l'occasione vengono rapiti immediatamente dall'impatto del quintetto sabaudo. Behind The Mask e Another Holocaust sono ormai dei classici della band infatti gli spettatori cantano all'unisono durante i cori, i suoni sono ottimi e la sala si compatta sotto le sferzate thrash old school della band piemontese; il concerto prosegue veloce ma purtroppo Massimo ''Megamax'' ha un problema con la sua chitarra e quindi interviene Tiziano ''Tiz'' dei National Suicide che in un attimo prepara e consegna la sua chitarra a ''Megamax'' per poter continuare a devastare il locale. Arriva il momento di Cospirazione, unico brano cantato in italiano che denuncia la pratica del pay to play, il pubblico canta all'unisono cosciente della non accettazione di un qualcosa così viscido e patetico (in fondo stasera ci sono due band facenti parte della TMA, un'associazione no profit nata a Torino contro il pay to play). La band spara tutte le sue cartucce una dietro l'altra, il sound è puro thrash metal old school e le seguenti Biological Healing e They Live...We Sleep (ispirato dalla pellicola di John Carpenter, They Live) ne sono la conferma, i solo vengono equamente suddivisi tra i due chitarristi e risultano sempre incisivi; il tempo però è tiranno e dopo altri due brani ad alto tasso adrenalinico gli Hateworld si congedano dal loro pubblico con l'omonima canzone durante la quale si scatena un pogo infernale. Ottima prova quella degli Hateworld che confermano di essere migliorati notevolmente, i brani nuovi mantengono un buon tiro, in attesa della prossima uscita discografica.
SETLIST HATEWORLD 1. Timescape 2. Behind the Mask 3. Another Holocaust 4. Cospirazione 5. Biological Healing 6. They Live...We Sleep 7. Disease 8. Insane 9. Hateworld
Nell'attesa dei National Suicide facciamo un giro per il locale e i volti di chi è venuto ad ascoltare del sano thrash metal sono più che eloquenti: soddisfazione e felicità, si capisce molto bene che qui c'è vera passione per la musica; faccio quattro parole con alcuni amici e torno nella sala concerti pronto per un'altra sferzata di buon metal.
NATIONAL SUICIDE I National Suicide non hanno certo bisogno di presentazioni: i trentini hanno all'attivo tre album e il loro thrash non fa sconti a nessuno, infatti la partenza è con il botto e I Refuse To Cry si abbatte sugli astanti con tutta la sua potenza, la band è bella carica e l'impatto è notevole; la voce di Stefano Mini è lacerante ed affilata come una lama (inevitabile l'accostamento a Bobby ''Blitz'' Ellsworth degli Overkill) mentre le chitarre sono precise e contundenti, il brano non è velocissimo ma è adatto a scaldare gli animi sin da subito, la seguente Massacre Elite è la title track dell'ultima fatica in studio. Il brano è veloce e potente con la sezione ritmica composta dall'istrionico Ivan ''Saxon'' Andreolli al basso e dall'ottimo Ema Revello tornato in forza alla band. Il pogo generato non si fa attendere e la band viaggia che è un piacere, Tiziano ''Tiz'' Campagna e Daniele Valle volano sulle loro sei corde con ritmiche serrate ma lasciando spazio ad una certa melodia nei solo. Un inizio al fulmicotone, il concerto prosegue con la title track del debutto del 2009, il brano dal vivo ha un impatto maggiore e la band visibilmente si diverte proseguendo con la cover degli Exodus, A Lesson In Violence e qui la sala diventa letteralmente un inferno con un pogo furioso come si addice ad una buona serata di thrash metal. Purtroppo anche i National Suicide hanno qualche problema tecnico, infatti il basso di Ivan ''Saxon'' ad un certo punto smette improvvisamente di vivere (Suicide?) ma viene prontamente sostituito con quello di Alberto degli Hateworld. Il concerto prosegue alla grande e la band di Trento non si tira indietro, sudore e passione sono la parola d'ordine, l'accoppiata No Shot No Dead/Nobody's Coming è devastante in un’atmosfera di reciproco rispetto tra la band e noi sotto il palco, chitarre incendiate dal metallo rovente e i tamburi percossi violentemente accompagnano la voce al vetriolo, davvero bello. Il concerto volge purtroppo al termine, Nu Posers Don't Scare Anyone è il brano conclusivo che riesce a dare il colpo finale su chi si avventurato sotto il palco dello Ziggy, la band si dimostra ancora una volta ad altissimi livelli nonostante qualche problema tecnico che però non ha influito assolutamente sulla riuscita della serata. Un consiglio spassionato, se i National Suicide passano dalle vostre parti non potete perderli perché il divertimento è assicurato!
SETLIST NATIONAL SUICIDE 1. I Refuse To Cry 2. Massacre Elite 3. The Old Family Is Still Alive 4. A Lesson In Violence 5. Hia Hia Ho 6. Old, White And Italian 7. No Shot No Dead 8. Nobody's Coming 9. Sucks'n'Artillery 10. Let Me See Your Pogo 11. Nu Posers Don't Scare Anyone
Il concerto è finito ed è tempo dei complimenti (a profusione) per entrambe le band in un'atmosfera unica di fratellanza come dovrebbe essere sempre; i National Suicide sono una realtà consolidata nel panorama thrash nazionale e non solo, mentre gli Hateworld piano piano si stanno togliendo delle belle soddisfazioni nel cammino intrapreso ormai un bel po' di anni fa. Lo Ziggy Club a sua volta si conferma un ottimo luogo di incontro ed aggregazione (per chi non lo sapesse è il vecchio Border Club di Torino), con ottime birre, dove trascorrere notti veramente divertenti. La serata è finita, si torna a casa felici carichi di passione e sudore!
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