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Maleficarum - Across the Heavens
09/04/2022
( 745 letture )
Quando pensiamo al nostro Paese e alla vecchia scena death metal è probabile che i primi nomi a venire in mente siano quelli di Natron, Sadist, Antropofagus, Distruzione, Electrocution e Gory Blister. O almeno se ci limitiamo a quei nomi che possiamo considerare in qualche modo più che “storici”. Ma durante gli anni d’oro del genere, il nostro sottobosco pullulava di bestialità molto interessanti tra cui Undertakers, Cruentus, Horrid, Agonia, Nefas, Eresia, Desecration, Thy Nature e tantissimi altri tra cui i termolesi Maleficarum. Si sa purtroppo pochissimo sul gruppo, ma dal poco che si riesce a ricavare possiamo affermare che fino al 2003 erano attivi e sotto contratto con la nostrana Despide the Sun records, più di una semplice etichetta per qualcuno.

Across the Heavens viene pubblicato nel 1995 dopo una demo registrata nel 1993 e si allinea con quelli che effettivamente sono gli stili e gli approcci che fino ad allora avevano alimentato e mai resto “morto” un genere come il death metal. Definirlo solo “di mestiere” sarebbe riduttivo, perché il lavoro dietro è più che buono e mostra un gruppo con del vero potenziale. I nomi a cui si ispirano sono familiari, ma al tempo stesso si può sentire l’intenzione di dare al tutto un’impronta un minimo più personale e che possa rendere l’ascolto più interessante; Season of Black può infatti essere un primo manifesto di cosa proponevano i nostri, ovvero un death metal a cavallo tra Stati Uniti e Svezia, con dei riff violenti e vicini ai primi Morbid Angel / Immolation che spesso dilagano in aperture melodiche ricercate e dai rimandi progressive death/melodic death metal. Oltre al gruppo statunitense potremmo accostare anche Dark Tranquillity ed At the Gates, tanto per essere più precisi. Da qui si va su territori tecnici in cui i quattro mostrano di saper suonare e di saper spaziare tra dei tecnicismi mai esagerati, melodia e violenza come evidente nella doppietta Spirit Magnified / Kingdom of Lost o nelle altrettanto belle Exalted Beign e The Forgotten, canzoni ricce di momenti diversi grazie non solo alle tracce di chitarra ritmica di Danny Cinicolo ed ai suoi assoli (da cui si percepisce un gusto per le melodie molto definito), ma anche grazie ad alcuni pattern di Giovanni Grifoni, non funambolico come altri colleghi ma comunque capace di rendere più frenetiche le sezioni in cui la tecnica diventa protagonista. Si parla quindi di un disco che seppur figlio di quel periodo è interessante, molto variegato se si fa attenzione, ricco di mid-tempo, rallentamenti, accelerazioni in doppia cassa e atmosfere oscure esaltate dal growl di Andrew, anch’esso espressione di un periodo ben delineato.

Across the Heavens è in sostanza un debutto figlio del suo tempo, con limiti del tutto passabili e che nonostante tutto si dimostra interessante, strumentalmente curato e riuscito in ogni aspetto. C’è della creatività, la voglia di stupire chi in quel periodo passava da un disco estremo all’altro, ed ecco perché non possiamo non consigliarlo a chi vuole ampliare la propria collezione dando un occhio di riguardo al nostro Paese.



VOTO RECENSORE
78
VOTO LETTORI
86.9 su 10 voti [ VOTA]
Franceso
Sabato 27 Maggio 2023, 15.37.57
2
A tal proposito come non ricordare gli Excidium ! Hanno caratterizzato gli hanno \'80 e \'90 del death/trash senza ottenere i giusti risultati con demo indimenticabili ! ...F.O.F.T
Enrico
Domenica 10 Aprile 2022, 0.58.13
1
Band "figlia" della precedente band di Caralla e Cinicolo cioè gli "Excidium".
INFORMAZIONI
1995
Despite the Sun Records
Death
Tracklist
1. The Raping of Life
2. Season of Black
3. Time I Am
4. Fallen Worlds
5. Spirit Magnified
6. Kingdom of Lost
7. Under My Scars
8. Across the Heavens
9. Exalted Being
10. The Forgotten
11. Unfolded Dimensions
Line Up
Andrew (Voce)
Danny Cinicolo (Chitarra)
Gianni Caralla (Basso)
Giovanni Grifoni (Batteria)

Musicisti ospiti:
Francesca Brancone (Voce nella traccia 1)
Loris Ricci (Sintetizzatori)
 
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