Molto probabilmente il monicker InMe suonerà nuovo alla maggior parte di voi: ciononostante abbiamo deciso di fare qualche domoanda alla band, per capire chi questi musicisti siano, da dove provengono e dove vogliono andare... buona lettura!
Barry: Ciao ragazzi, benvenuti su Metallized! Prima di tutto, vorrei iniziare con una domanda classica: come e quando vi siete formati?
Dave: A causa della noia a scuola ed a casa ed attraverso una profonda passione per la musica già in giovane età. Io, Joe (il nostro primo bassista) e Si abbiamo formato il gruppo nel luglio del 1996. Volevamo replicare il sound dei Nirvana, ma alla fine abbiamo gradualmente trovato il nostro.
Barry: Ho letto una divertente e singolare e storia riguardo il vostro primo contratto con la Music for Nations: a quanto pare, in quella particolare serata avete avuto alcuni problemi con la batteria e… Vi andrebbe di dirci qualcosa riguardo a questo particolare evento?
Dave: Stavamo supportando un gruppo di amici a Londra e sforammo il tempo per il nostro show a causa di un problema con la batteria di Si. Non ricordo di preciso, è stato così tanto tempo fa! Ma Lora della Music for Nations vide del potenziale in noi ed il resto è storia nota!
Barry: The Pride è il vostro quinto album, un importante tassello per la vostra carriera: pensate di essere cambiati come musicisti e come persone, dopo tutti questi anni nel music business?
Dave: Molto! Siamo passati attraverso un notevole numero di alti e bassi per oltre un decennio e, come risultato, siamo diventati più assennati… Per certi versi più che in altri! Penso che abbiamo ricostruito le ambizioni del gruppo e la nostra etica del lavoro a partire dal 2006 ed ora siamo molto più scrupolosi riguardo a tutto ciò che ci riguarda.
Barry: Ora parliamo del nuovo album! Ho notato diversi tipi di influenze nelle vostre canzoni: alternative rock, post grunge ed un pizzico di progressive metal, specialmente nelle prime due canzoni ed in Beautiful Sky Gardens. Come avete scelto questa mescolanza di stili? E’ stato un approccio naturale o qualcosa su cui avete lavorato e che avete ridefinito nel corso degli anni?
Dave: Avevamo tutti le idee chiare, prima di iniziare a registrare The Pride, riguardo al sound che volevamo ottenere. Il progressive metal è parte integrante del gruppo, ci piace metterci alla prova con musica che abbia una certa profondità. Sono abbastanza fortunato a lavorare con musicisti che sanno stupirmi!
Barry: Riguardo al progressive metal, quali sono le band che vi hanno ispirato, se ce ne sono?
Dave: Amo gruppi come Porcupine Tree, Born Of Osiris, Karnivool, Meshuggah ecc. pertanto sono sicuro che ci sia qualche influenza da parte di band come queste.
Barry: Qual è il processo dietro una canzone degli InMe? Avete un particolare metodo compositivo?
Dave: Di solito registro dei demo a casa ed i ragazzi controllano le mie melodie. Per questo album c’è stata un sacco di collaborazione in sala prove perché ripongo molta fiducia in questa line-up. Registro costantemente memo vocali e scrivo testi sul mio iPhone piuttosto che forzare l’ispirazione.
Barry: Vi andrebbe di dirci qualcosa riguardo all’artwork di The Pride? Vi piace? Cosa rappresenta?
Dave: L’album dovrebbe essere un’esperienza epica più grande della vita e volevo che l’artwork riflettesse questa mia idea. Mi sono avvalso della collaborazione di Jim Vickers, con cui avevo collaborato già molto in passato e per qualche ragione mi piace l’idea di un orgoglio subacqueo da leoni! Concettualmente anche alcuni dei testi si collegano con questa idea. Amo un immaginario sognante ed ultraterreno.
Barry: Mi piacerebbe chiedervi altro riguardo a The Pride: qual era il vostro proposito quando avete iniziato a scrivere queste canzoni e dove volete arrivare con la vostra musica?
Dave: Volevamo che quest’album fosse un amalgama di tutti i migliori elementi dai precedenti 4 album e che fosse basato molto sulla melodia e sulla canzone. In alcuni punti siamo stati molto tecnici e penso che ci siamo frenati in qualche modo per permettere alle melodie di avere uno spazio per respirare.
Barry: Quando gli InMe hanno iniziato, nella seconda metà degli anni ’90, i gruppi nu metal erano in ascesa e ricevevano un sacco di attenzione e successo: cosa pensare riguardo a questo particolare tipo di musica e, più in generale, cosa pensate riguardo alle scene rock e metal di quegli anni?
Dave: Mi piacciono alcuni gruppi che fanno parte di quel genere, ma personalmente non amo molto il concetto di “generi musicali”, in quanto credo che limiti i gruppi e le persone ad interpretare i generi in maniera differente. Penso che al giorno d’oggi il rock ed il metal siano saturi di gruppi che tentano deliberatamente di suonare allo stesso modo, ma se scavi abbastanza a fondo ci sono comunque delle vere gemme là fuori.
Barry: Vi andrebbe di dirci se ci sono particolari artisti che amate molto, nel metal o in qualunque altro genere?
Dave: Adoro Loudon Wainwright III. Potrei ascoltarlo tutto il giorno. E’ un cantate country folk e può farvi ridere e poi piangere in un istante. Un vero genio.
Barry: Avete programmato un tour per promuovere The Pride? Verrete in Italia?
Dave: Saremo molto in tour quest’anno ed è ad esso che apparteniamo. Non abbiamo date italiane organizzate, ma ci piacerebbe tornare!
Barry: L’intervista è finita, grazie per il vostro tempo, è stato un piacere per noi: volete dire qualcos’altro o mandare un saluto ai nostri lettori ed ai vostri fans?
Dave: Grazie per il vostro supporto, speriamo di continuare a progedire come musicisti negli anni a venire!