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Where Evil Follows - Portable Darkness
( 2105 letture )
Dalle dita sapienti del virtuoso Toby Knapp, ecco nascere una nuova creatura dai forti retrogusti speed / heavy metal che punta a rilanciare una carriera non troppo costellata da dischi famosi, quanto di buona qualità. Il chitarrista americano, infatti, ha militato tra le fila degli Onward, band heavy/power originaria del Montana che ha pubblicato due ottimi dischi all’inizio del ventunesimo secolo. Dopo lo split-up nel 2003, il gruppo ha mirato a ricongiungersi nel 2012 ma la morte del cantante Michael Grant ha fatto sospendere il tutto, conducendo di fatto ogni musicista di nuovo sulla propria strada. Ed è qui che Toby Knapp ha cominciato a pensare ad un nuovo progetto che recuperasse la sua vena heavy metal, accantonando lo shred solista a favore di un genere più "old-school". È così che, dopo aver contattato il cantante e bassista Dean Sternberg, nascono i Where Evil Follows, duo che ha come principale obiettivo quello di ricalcare la scena speed / heavy metal, proseguendo da dove gli Onward hanno chiuso. L’aspetto principale della musica del duo ha ovvi rimandi agli anni ottanta, al tradizionale metallo pesante con qualche reminiscenza classica di band quali Mercyful Fate, Agent Steel e Vicious Rumors, senza dimenticare il canonico gusto per lo shred di Knapp che vorrebbe inserire anche sezioni di chiara matrice Cacophony. Registrato ai Moordeb Studios di New York, Portable Darkness ha il difficile compito di convincere i fan degli Onward e, al contempo, di farsi strada nell’immensa fiumana di album heavy metal odierni con un nome nuovo.

L’attacco di Reborn è sufficiente per inquadrare genere, qualità e capacità esecutive del duo: il riff in puro stile anni ottanta mischia sapori heavy, speed e thrash, a cui si associa una voce tipicamente power metal, ammorbidendo un po’ il risultato complessivo. Gli stop n’ go, i cambi di bpm e la naturalezza con cui le linee chitarristiche si sovrappongono ad un tessuto ritmico di livello, sono capaci di dimostrare le buone qualità del frontman anche a chi non ha mai ascoltato nulla di Toby Knapp che, tuttavia, sembra esagerare un po’ troppo a livello solista per poter essere godibile appieno. L’elemento più caratteristico dei Where Evil Follows è sicuramente il contrasto tra le vocals (che per certi versi ricordano il Tim Aymar dei Control Denied) di Dean Sternberg e le ritmiche assassine di Knapp, nel classico risultato conflittuale che si ama o si odia, senza mezzi termini. Ne sono l’esempio They Came for Us e Lifting the Veil, con quest’ultima addirittura caratterizzata da un dissonante contrasto tra power vocals e qualche accenno di growl. Nella setlist, per quanto di breve durata, non mancano comunque pezzi d’impatto frontale, quale Symbiotic che si conquista la palma di migliore brano del lotto grazie ad una ritmica trascinante che non contrasta eccessivamente nei confronti delle linee vocali e vanta un incedere che cattura la nostra attenzione sin dal primo ascolto. Da sottolineare anche la title-track a cui viene dato il compito di chiudere la registrazione, dopo una curiosa e piacevole cover di Disturbing the Priest di una delle formazioni del periodo meno considerato della storia dei Black Sabbath.

Alla fine della fiera il disco risulta parzialmente godibile, anche se il rischio-noia è sempre dietro l’angolo e, in un album che dura poco più di mezz’ora, si tratta di un deficit decisamente importante. Se da un lato è innegabile la preparazione tecnica del duo, soprattutto di Toby Knapp che dimostra il suo alto livello sia alla chitarra che dietro le pelli, è anche vero che se questa qualità non viene supportata da una solida base di songwriting, tutto perde considerevolmente di valore. La sensazione prioritaria che si percepisce sin dalla prima riproduzione (e non viene smentita con il procedere degli ascolti) è che Portable Darkness sia basato esclusivamente sulla ricerca dell’esagerazione musicale, senza badare ad una costruzione vera e propria di un percorso musicale. I solismi denotano una capacità non indifferente alla sei corde, tuttavia sembrano peccare di quella scintilla che riesce a far sognare l’ascoltatore, relegando le linee chitarristiche a semplici note messe in fila, ad una velocità supersonica. Dall’altro lato, la voce di Dean Sternberg rientra nella categoria del "odi et amo", con i suoi acuti in pieno stile power che, in più momenti, sembrano stonare con il genere proposto dalla band. In conclusione, se cercate un modo per passare una mezz’ora spensierata con qualche esaltante riff che vi ricordi gli anni ottanta, allora potete dare una chance a Portable Darkness che potrebbe riservarvi alcune sorprese; al contrario, se già faticate a stare dietro a tutte le nuove uscite che guardano irrimediabilmente al passato, potete farvi un favore e snellire la vostra lista musicale, evitando di aggiungervi i Where Evil Follows.



VOTO RECENSORE
55
VOTO LETTORI
55 su 1 voti [ VOTA]
INFORMAZIONI
2015
Moribund Records
Heavy
Tracklist
1. Reborn
2. They Came for Us
3. Symbiontic
4. Lifting the Veil
5. A World Away
6. Oppressive Grey
7. Disturbing the Priest (Black Sabbath Cover)
8. Portable Darkness
Line Up
Dean Sternberg (Voce, Basso)
Toby Knapp (Chitarra, Batteria)
 
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