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26/04/24
ELECTRIC VALLEY RECORDS FEST
BLOOM, VIA EUGENIO CURIEL 39 - MEZZAGO (MB)
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Acranius - Reign of Terror
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09/02/2017
( 1560 letture )
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Brutal Slamming Death Metal! Indefessi ed incorruttibili gli Acranius sfornano il loro terzo album tenendo alta la bandiera di quel death metal ultra-gutturale che non lascia vie di scampo e che quasi per nulla svia dal loro percorso, avviato nel 2011 con The Echo Of Her Cracking Chest. Ciò che caratterizza il quartetto teutonico è appunto un songwriting che predilige mid-tempo, rocciosità e breakdown rispetto alla cieca brutalità. E la resa finale sembrerebbe dare loro ragione: da un lato, la produzione è imponente, quadrata e carica di decibel; dall'altra, la batteria macina e alterna soluzioni, tutte azzeccatissime: accelerazioni, doppia cassa ai limiti dell'umana precisione, stacchi, grooves e via discorrendo.
Il pacchetto complessivo per questo Reign of Terror è bello che confezionato: in primissimo piano chitarre che fanno il loro, scolastiche, sature e tagliuzzate abilmente per non disdegnare i lidi deathcore, molto spesso presenti. Altro elemento: le vocals, tra il cavernoso ed il pig squeal, poco movimentate, grasse, che non riescono però, a dare un valore aggiunto all’album. Dal punto di vista del metronomo, l'album ha l'andamento di un motore diesel lungo i 32 minuti di durata: la opener Born a King è forse il brano più cadenzato del disco, mentre nella parte centrale brani come Built on Traditions e Battle Scars spingono sull'acceleratore, accarezzando territori quasi technical-brutal. Un plauso alla conclusiva Died a Liar che strizza l'occhio al passato e all'età dell'oro del brutal death metal (primi Suffocation e Defeated Sanity su tutti), maleducata e genuina quanto basta. I nostri, in poco più di 5 anni, si sono ritagliati uno spazio importante nella scena slam e brutal death europea e in questa sede ci teniamo a sottolineare quanto di buono e di valido è stato fatto. L’ascolto è quindi consigliato a chi ama un genere sfonda-timpani, moderno, senza troppi fronzoli e tecnicismi.
Questo Reign of Terror si presenta dunque inquadrato e squadrato allo stesso tempo. Composto da gente che non sente il bisogno di alcuna conversione o messa a punto, bensì gode a comporre tutto al millimetro, con la precisione al milionesimo di secondo e con compressioni e noise gate a go-go. Forse fin troppo, ma con un risultato comunque gustoso. Rimane comunque da sottolineare come chi, al contrario, va cercando la brutalità dei Katalepsy, la bestialità dei Devourment o le atmosfere morbose dei Kraanium, possa invece riservare un'accoglienza piuttosto fredda a questa release.
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2
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Benvenuto...il tuo nick mi piace e mi fà ben sperare per le tue future recensioni. Buon lavoro |
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E con questa recensione, diamo il benvenuto in redazione a Marcjusz Stoian "Der Brutale"! |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Born a King 2. Kingmaker 3. Return to Violence 4. Outlaw 5. Built on Tradition 6. The True Reign 7. Warpath 8. Battle Scars 9. The Executioner 10. Dead a Liar
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Line Up
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Kevin Petersen (Voce) Bjorn Frommberger (Chitarra) Lars Torlopp (Basso) Roba Hermann Arndt (Batteria)
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RECENSIONI |
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