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11/05/24
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Alteria - La Vertigine Prima di Saltare
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07/01/2018
( 2041 letture )
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Conosciuta anche per essere valente presentatrice TV, speaker in radio e per varie altre attività, Alteria era e resta principalmente una musicista. Dopo essersi segnalata con i Nomorespeech ed enCORE, la Nostra arriva ora ad incidere un album che si può a tutti gli effetti considerare una svolta. Sia a livello prettamente musicale, che umano. Pur non avendo accantonato in toto il sound della band ormai non più esistente e del suo album solista, La Vertigine Prima di Saltare mostra un'Alteria indirizzata verso una maturità artistica e personale che la proietta in una dimensione elettro-rock cantautorale che, se da un lato spiazzerà almeno in parte quelli che l'avevano seguita in passato, la proporrà dall'altro ad un pubblico più ampio e parzialmente diverso.
Dal punto di vista tecnico, il risultato è stato ottenuto presso i Green River Studios, dove il prodotto è stato mixato da Tancredi Barbuscia e masterizzato da Giovanni Versari, mentre la produzione è firmata dalla stessa Alteria con Fernando de Luca e Max Zanotti (Deasonika; Casablanca). Al di là di questi dati, però, quel che conta per focalizzare adeguatamente lo spirito e le finalità quasi terapeutiche de La Vertigine Prima di Saltare, è cercare per quanto possibile di entrare nella testa dell'autrice. Per farlo, può essere opportuno citare anche le sue parole:
La sfida di scrivere in italiano per la prima volta è stata difficile e spesso ho percepito la sensazione del rischio, il timore di non farcela o di non essere all’altezza, una vera e propria "vertigine". Pian piano sono entrata in confidenza con la mia lingua madre e, immediatamente dopo, è arrivata la sintonia delle parole con la musica e la gratificazione di trovare il modo, il mio modo.
Proprio in riferimento alla cifra stilistica che emerge dalle scelte produttive, da valutare in maniera strettamente connessa alla necessità di mettere nella debita luce lo sforzo profuso nella stesura delle liriche, vero nucleo del lavoro, va notato come il suono e gli arrangiamenti siano diversi dal solito. Più levigati, più curati, meno rock tout court, con un maggiore uso dell'elettronica (Sacro e Profano e Santa Pace), quasi conseguenti ai testi e non viceversa, quindi più vicini ad un approccio cantautorale che, necessariamente, risulta in bilico tra le due attitudini. A venir fuori con chiarezza è anche l'ansia con la quale Alteria ha affrontato questa nuova avventura. Persino il timore di non riuscire nell'impresa, peraltro dichiarato in Premessa, introduzione da ascoltare molto attentamente per entrare nel corretto mood per l'ascolto, ma anche la fierezza e la passione per quanto fatto e l'affrontare tutto dopo una resa dei conti con sé stessa e le proprie esigenze interiori. Peccato urla contro chi se ne sente privo e Alteria lo sfida a prenderne uno dei suoi, così come altra rabbia viene fuori da Passi Fermi, il primo brano scritto per questo lavoro, insieme a quell'incertezza per quanto ci si appresta a fare ed alla voglia di farlo comunque. La commistione tra rock ed elettronica diventa più evidente in Il Mio Vento e In Controluce, la canzone più lontana dal consueto stile della cantante che conoscevamo fin qui. Eppure non sono queste, probabilmente, le cose migliori dell'album. E' infatti l'ascolto di Diventare Chi Sei -dedicata alla figlia- e Taste a fornire maggiormente la misura della qualità della proposta della nuova Alteria. Per trovare tracce evidenti della vita passata dell'artista, invece, è all'ascolto della punkeggiante Insieme e Soli che bisogna dedicarsi, ma non è certo questo il brano-manifesto de La Vertigine Prima di Saltare.
I pregi maggiori di questo album sono sostanzialmente due: da un lato il coraggio di Alteria di scegliere il cambiamento rischiando di spiazzare chi la segue da anni, puntando su un formula a cavallo tra rock raffinato e cantautorato di classe e non commerciale; dall'altro il suo posizionarsi proprio in virtù di questo cambiamento in una zona scoperta della scena italiana. Non sono certo molte le proposte che uniscono un'attitudine comunque rock a testi importanti e confezionano il tutto in maniera non spigolosa (a proposito: produzione forse anche troppo smussata), portando ad un risultato in grado di soddisfare chi segue la scena rock e di interessare fasce di pubblico molto più ampie senza scadere nella banalità. Ciò in modo da portare sulla scena regolare dischi ed artisti che siano davvero tali, senza essere "esclusivi" in un modo o nell'altro. La Vertigine Prima di Saltare è il primo passo mosso sulla strada della maturità e su un percorso che potrebbe rivelarsi importante a prescindere sia da quanto sarà accettato dal vecchio pubblico, che da quanto saprà incuriosire chi non la conosceva, ma si tratta di un disco sofferto, vero, da rispettare. "Paure ne ho. E se non fossi abbastanza?" Timori infondati; si è sempre abbastanza quando si è oneste con se stesse.
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Un ottimo album tra rock melodico e musica d'autore ma il mio preferito resta il primo lavoro Encore, energico e trascinante. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Premessa (La Vertigine Prima di Saltare) 2. Peccato 3. Cuore Demonio 4. Sacro e Profano 5. Santa Pace 6. Diventare Chi Sei 7. In Controluce 8. Insieme e Soli 9. Passi Fermi 10. Il Mio Vento 11. Taste
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Line Up
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Alteria (Voci) Pietro Quilichini (Chitarra) Max Zanotti (Chitarra) Nando De Luca (Basso, Chitarra, Synth, Programming) Giovanni Tani (Batteria) Roberto Fabiani (Batteria)
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RECENSIONI |
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