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Juicer - Mach IV
11/11/2018
( 604 letture )
Che si può fare a Trondheim in questo periodo dell'anno se non un po' di dannato casino con gli strumenti? Una delle più grandi città della Norvegia, patria di tante rock band (TNT, Stage Dolls, Motorpsycho, solo per citarne alcune) ci propone stavolta un quintetto, capitanato dal carismatico Vegar Husby Fiskum: singer dall'anima punk, dinamico e divertente. Gli altri componenti del gruppo sono puri hardrockers, a partire dai due chitarristi Ole Aleksander Ekker e Fredrik Lian, i quali non disdegnano di mettere in mostra alcuni pilastri tecnici del genere introdotti da artisti come Alice Cooper e Van Halen. La sezione ritmica formata dal duo Ole Christian Pedersen/Andreas Barlien presenta una visione retrodatata, risalente al periodo d'oro a cavallo fra i 60 e i 70. Insomma contrariamente a quanto possa far pensare la verve festaiola, nei cinque anni passati insieme - dalla nascita del progetto Juicer risalente al 2013 ad oggi - i ragazzi hanno ascoltato e appreso dai grandi del passato.

Canzoni goliardiche ed enfatiche sono disseminate ovunque durante il percorso di Mach IV e vengono rese ancor più irresisitibili dalle prove del cantante, il quale talvolta sembra improvvisare della sana autoironia sulle proprie maleducate corde vocali. Ciò si denota in particolare sull'accattivante Catch 25: immaginatevela come una composizione uscita da una stretta collaborazione fra Glenn Hughes e Ted Nugent, con l'aggiunta di falsetti e coretti irriverenti sul ritornello. Simpatico alla stessa stregua il mix fra rock sessantiano e glam di You Scared Me Straight, impreziosito da arpeggi acustici, dall'organo hammond e dal doppio chirurgico assolo di chitarra. La tradizione hard rock si affaccia nitidamente su altri pezzi: nasce sugli scolastici giri di basso di Saturday Night Od, puntualmente accompagnati dalle rasoiate bluesy delle due asce; cresce sull'entusiasmante Unconditional Love, la quale possiede una strofa abbastanza innocua ma anche il chorus migliore dell'LP, talmente esuberante da entrare in testa in men che non si dica ed infine si evolve, racchiudendo elementi heavy, sulla roboante Concussion Machine, che presenta un assolo eccitante, chiaro omaggio al metal anni 80. La titletrack è riuscitissima grazie all'innesto di alcuni elementi indie e alla "furia agonistica" del solito frontman, qui davvero un punker oscuro prestato al mondo hard rock. Risultano invece un po' sottotono la puerile Forever Is a Long Time e lo strambo esprimento rock'n'roll di The Slacker, che prevede una versione animalesca di Vegar Husby Fiskum con tanto di urla incontrollate sul chorus.

Le conclusive Burrito e On the Move sono una dichiarazione d'intenti precisa: i Juicer sono pronti ad infiammare i live show. Sul fatto che siano una band da palcoscenico c'è poco da discutere, poiché capaci di unire lo spirito frizzante del cantante ai ritmi intensi perpetrati dagli altri quattro. Le canzoni movimentate e la gradevole vivacità fanno il resto. Il concetto di fondo di Mach IV è semplicemente quello di far divertire, avendo rispetto verso i grandi del passato e mettendo sul piatto quel misterioso quid in più che negli ultimi anni sembrano possedere solo gli scandinavi.



VOTO RECENSORE
72
VOTO LETTORI
52 su 1 voti [ VOTA]
INFORMAZIONI
2018
Killer Dead Records
Hard Rock
Tracklist
1. Mach IV
2. Saturday Night Od
3. Catch 25
4. You Scared Me Straight
5. Unconditional Love
6. Forever Is a Long Time
7. Concussion Machine
8. The Slacker
9. Burrito
10. On the Move
Line Up
Vegar Husby Fiskum (Voce)
Ole Aleksander Ekker (Chitarra)
Fredrik Lian (Chitarra, Cori)
Ole Christian Pedersen (Basso, Cori)
Andreas Barlien (Batteria)
 
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