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27/04/24
CRASHDÏET
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Traitor - Exiled to Surface
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21/08/2022
( 1021 letture )
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Partiamo dalla cosa brutta, anzi terribile. Il rifacimento metal di Careless Whisper degli Wham. Un aborto, totale. Prima di cominciare a scrivere questa recensione, scorrendo i titoli, così tanto per perdere un po' di tempo, sorseggiando un Colli della Murgia clamorosamente buono, mi imbatto nel titolo della traccia 6 e ci leggo appunto Careless Whisper. Che strano, mi dico, è lo stesso titolo di quella canzone che ai tempi delle scuole medie mi ha permesso di allungare le mani sui fianchi di qualche mia compagna di scuola, invitata a ballare un lento. Sarà una coincidenza, mi continuo a dire. Non può essere quella. Partono le prime note, i dubbi salgono e trovano la loro fine nella recitazione della prima frase (I feel so unsure…). Noooooo! È quella degli Wham, proprio lei. Dunque, lo sappiamo che il metal, ed il thrash in particolare, per evitare di restare impantanati nelle pastoie della sua storia, dei suoi suoni, della tradizione devono sperimentare ed aprirsi a qualcosa di nuovo. Se però il nuovo corso (nuovo per modo di dire visto che di situazioni del genere sono già capitate tra le mani) è questo, facciamoci una domanda e diamoci una risposta. Quel pezzo, quello in versione originale, è ammantato da un’aura di sacralità che solo un eccesso di Budweiser ha consentito di essere pensato e realizzato in chiave metal. Non si fa. Non lo avrebbero fatto neppure i Nanowar of Steel, credo. A fine anni 80 girava una demo di un altro gruppo tedesco, si chiamavano Deztroyer ed avevano inciso una cover della sigla di Pippi Calzelunghe, ovviamente nella loro lingua (Pippi Lungstrumpf). Era divertente perché era dissacrante. In questo caso, invece avverto una seriosità che mi preoccupa. È come se i Traitor abbiano voluto stupire, più che divertire. L’effetto è riuscito, l’esecuzione ha creato lo shock voluto, ma davvero non ce n’era bisogno.
Soprattutto perché Exiled to Surface è un buon album, fatto di ottimi pezzi e suonato da strumentisti preparati. Se poi è stata solo una gag artistica per farci sorridere, allora scusateci. Non l’avevamo capito visto che il pezzo non è stato messo in chiusura a mò di goliardata, ma si trova alla traccia 6, proprio nel bel mezzo del lavoro. Ok, superiamo il problema Careless Whisper ed andiamo oltre con la promessa che tutto quanto sin qui scritto non influenzerà negativamente questa recensione.
Lo stile proposto dai Traitor, eccezion fatta per il brano Decade of Revival -ispirato alle sonorità californiane- è il classico thrash germanico, compatto e grintoso. La voce di Andreas Mozer ricorda molto quella del leader dei Kreator; il suono invece viaggia sulle note tipiche dei Sodom. Sono al quarto album e si caratterizzano, tra le altre cose, per il fatto che il cantante è anche il batterista. Inusuale, non rarissimo. Tra l’altro la voce di Andreas Mozer è davvero convincente. Energica, muscolare, mai noiosa. La timbrica vocale impreziosisce tanti pezzi, anche un paio che magari non sono eccelsi e che risentono di alcuni passaggi meno brillanti. Dopo la intro (Rura Penthe) è già tempo un ottimo brano, ideale per scartavetrarsi le tempie, la title-track Exiled to the Surface. Il pezzo è azzeccato con il suo incedere aggressivo e con il ritornello tanto cattivo. Rispetto agli album precedenti, quello del 2018, Knee-Deep in the Dead, e quello del 2015 (Venomizer), la formazione è rimasta invariata. Un quartetto che nel tempo ha imparato a cementare le buone qualità che aveva mostrato da subito tanto che, si legge nella bio, il prossimo documentario dedicato alla musica estrema tedesca (dovrebbe essere uscito in Germania nei cinema lo scorso maggio) avrà, tra i brani inseriti nella colonna sonora, la loro Total Thrash, altro pezzo molto convincente. Il thrash/speed non accenna a rallentare nella seguente Zordak. A dirla tutta qui l’esecuzione è -se possibile- ancora più veloce. C’è tanto della scuola classica tedesca. Vengono in mente gli Assassin di The Upcoming Terror. Altro piccolo diamante è Teutonic Storm. Una stilettata nel fianco grazie alle alternanze tra la parte ultra veloce e quella cadenzata. Metroid ha un inizio diverso, salvo poi svilupparsi in una trama, ancora una volta, spinta su velocità sostenute. Però, al di là delle accelerazioni, il brano risente di qualche momento di stanca, limitandosi ad un refrain ripetuto all’eccesso, al pari di Space Seed, altro colpo mancato.
Alcuni fraseggi di scuola Slayer sono palesi in Into the Nightosphere. La chitarra ossessiva è la colonna portate di questo brano; il resto viene fatto dai passaggi preziosi della batteria. Definitivamente, Exiled to the Surface è un lavoro piacevole, di scuola classica. A proposito, il film pare sia titolato Total Thrash-The Teutonic Story. Se ne avete notizia rendeteci partecipi.
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8
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Poco tempo fa è un uscito il live album Teutonic slaughter per i fan dei Traitor. Io, come avevo già espresso nel mio commento precedente, stra vedo per i dischi live delle \'\'nuove leve\'\' e loro mi hanno accontentato. |
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7
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Ottimo. Voto 90. Da avere. |
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6
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Senza che nessuno se ne abbia a male, leggendo l introduzione alla review, con riferimento alla song dei wham, si ha l impressione di trovarsi ad ascoltare una ciofeca, per usare un termine civile, e sembra un po fuorviante. Certo il tema è più o meno quello, ma qui è trasformata in ambito thrash, un po come got the time di joe 'fagiolino' jackson trasfigurata dagli anthrax. La ascolto senza problemi e a me piace. I traitor sono sempre una garanzia e anche questa volta centrano il bersaglio 🤘🎸 |
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5
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Me li ero persi per strada, questo disco è potentissimo! Recupererò i vecchi! |
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4
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Corretto... grazie jeffwaters |
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3
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Zordrak ''Lord of nightmares'' (chi lo conosce?) capolavoro assoluto |
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2
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Potentissimi i Traitor. Band che seguo dai suoi esordi e nel caso non li aveste sentiti, recuperate i primi 3 album. Questo ultimo album ha praticamente solo 7 canzoni perche le ultime 4 erano gia presenti nel ''Decade of Revival'', un ep più un ottimo live del 2019. I live di band della new wave non sono cosi poi frequenti, ma recuperatelo in fretta. Poi che dire il cantante che suona la batteria fa sempre effetto. Voto 85.
P.s la canzone ''slayeriana'' si chiama INTO THE NIGHTOSPHERE, non NIGHTOSPACE. E' sbaglaito anche nella tracklist |
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1
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Quest'album per il sottoscritto è la sorpresa dell'anno |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Rura Penthe 2. Exiled to the Surface 3. Total Thrash 4. 66 Exeter Street 5. Zordak 6. Careless Whisper 7. Teutonic Storm (2021) 8. Metroid 9. Into the Nightosphere 10.Space Seed 11.Decade of Revival
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Line Up
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Andreas Mozer (Voce, Batteria) Gerd Hery (Chitarra) Matthias Koch (chitarra) Lorenz Kandolf (Basso)
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RECENSIONI |
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