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The Dear Hunter - Act II: The Meaning Of, And All Things Regarding Ms. Leading
27/04/2024
( 374 letture )
Dopo meno di un anno dal primo e ottimo capitolo dell’opera magna di Casey Crescenzo Act I, è già ora di mettersi all’ascolto del lungo e orchestrale secondo atto. La lineup è completamente rimaneggiata, a rimarcare ulteriormente, qualora ce ne fosse bisogno, che l’unico musicista che si cela dietro al nome The Dear Hunter è proprio il narratore, paroliere, scrittore e ideatore del progetto, mentre ogni altro turnista non è che un piccolo pezzo di un puzzle intercambiabile in ogni atto. Come già scritto nella recensione del primo atto, nonostante siano trascorsi quattro anni, siamo sempre in attesa della chiusura dell’opera e quindi del sesto capitolo, per poter sancire, in definitiva, se si tratti di un lavoro memorabile oppure di un buon lavoro a cui però è mancata una degna conclusione. L’album qui recensito, The Meaning Of, And All Things Regarding Ms. Leading, sarebbe dovuto essere un prodotto di circa due ore di durata ma, per evitare il rilascio di un doppio CD, è stato limato e accorciato, rimuovendo alcune ridondanze sia sonore che di storia, per portare la durata a quella della sua uscita definitiva, poco più di settantasei minuti di racconto.

Eravamo rimasti alla conclusione del primo atto con la morte di uno dei personaggi principali, Ms. Terri, cioè la madre del protagonista nonchè prostituta, un ruolo non trascurabile in quanto crea un filo rosso che ci porta a questo secondo atto. La già nominata nel titolo Ms. Leading infatti è un’altra prostituta di cui il protagonista e narratore si innamorerà, in una relazione molto complicata e complessa, figlia probabilmente di un trauma creato proprio dalla morte della madre e dalla ricerca di quella figura che improvvisamente è venuta a mancare nella vita del personaggio principale. L’orchestrata intro The Death And The Berth ci riporta nel concept dell’album. Le copertine, i titoli, i personaggi e il nome stesso della band ci evocano un immaginario medievale, tra storie di eroi e battaglie tra valorosi guerrieri su destrieri di razza ma ricordiamo che la storia si svolge ai giorni nostri e anche testi e melodie, seppur pomposi e fiabeschi, narrano vicende di vita quotidiana. Niente miti quindi, o favole d’altri tempi, solo un protagonista che è costretto a convivere con questo trauma e una relazione complicata. Che ci sia dell’autobiografico in questo racconto? Non ci è dato saperlo…

Ottimamente suonato il secondo brano The Procession, a cavallo tra il prog rock e il prog metal, vagamente sullo stile di De-Loused In The Comatorium e della traccia Inertiatic ESP, come già accennato nella prima recensione dove si udivano delle reminiscenze proprio dei The Mars Volta. Estremamente elaborata, variopinta e fiabesca la suite The Lake And The River, a riprendere quel collegamento con lago e fiume che dava il titolo al primo lavoro. Una bella suite moderna dove la voce e la narrazione si intrecciano perfettamente con la delicata melodia per nove eccellenti minuti di musica progressiva, estremamente fresca e moderna. Degne di nota anche le canzoni che compongono il cuore del disco, le suite 1, 2 e 3 concentrate su due brani dalla durata complessiva di quasi quattordici minuti, che narrano la tormentata storia d’amore tra il cacciatore e Ms. Leading, dal primo incontro al successivo sviluppo. Struggente la terza parte, più toccante e lenta, una bellissima power ballad a tema amoroso. Il tutto si snoda, anche nel caso delle tracce più rapide e movimentate, sul racconto della vicenda con cori molto teatrali da musical, come nel caso di Smiling Swine o Evicted. Un musical dai tratti comunque progressive, ben suonato e mai banale, non semplice da seguire in ogni sua sfaccettatura e avvenimento, soprattutto se non si padroneggia egregiamente la lingua inglese. Interessanti anche le tracce più brevi e incisive come Where The Road Parts, dove la melodia prende il sopravvento e i corti ritornelli si lasciano apprezzare non appesantendo troppo l’ascolto con lunghe strofe e interminabili testi. La storia d’amore finisce con Dear Ms. Leading dove la cara Ms. Leading viene scaricata dal protagonista che non richiede più i suoi servigi, dopo aver scoperto come lei si guadagna da vivere. Eccellente il comparto strumentale, qui più rabbioso e metallico, con ottime parti solistiche e un pò di spazio per schitarrate graffianti. Malinconica infine la quattordicesima traccia Black Sandy Beaches, una sorta di tristezza che prende il sopravvento dopo la rabbia iniziale della fine della relazione, altra ballad prima della conclusiva Vital Vessel Vindicates, che ci offre un bel gioco di parole e una consonanza nel titolo, ma non molto più di questo, chiudendo stancamente un’opera di ottima qualità.

Gli atti della grande opera di Casey Crescenzo sono molto orchestrali, in stile musical moderno con forti tinte progressive e ricche di testi di non sempre facile comprensione, che richiedono una grande attenzione per essere seguiti in dettaglio. Oltre questo, le canzoni a sé stanti non sempre possono essere fruite singolarmente in quanto perderebbero di senso e ciò ci obbliga a fruire di questi album nella loro interezza, senza mai staccare l’orecchio. Insomma, parliamo di dischi non easy listening dove seguire la vicenda aggiunge sempre un valore indispensabile al mero lavoro dell’ascoltatore. Se non avete amato i Dream Theater di The Astonishing oppure Neal Morse e soci con i tanti personaggi di The Similitude Of Dream e se non apprezzate i pomposi racconti di Arjen Lucassen, semplicemente vade retro. Se invece seguire una melodia fresca, orchestrata e moderna abbinata a racconti di complesse storie d’amore e traumi di perdite di figure genitoriali in salsa musical è di vostro gusto, allora il gruppo statunitense The Dear Hunter è la scelta giusta per voi. In attesa del sesto e conclusivo atto, ripassate bene tutte le parti che compongono il grande lavoro di Casey Crescenzo, non un pezzo trascurabile della sua vita ma probabilmente l’opera magna che caratterizzerà la sua vita intera.



VOTO RECENSORE
81
VOTO LETTORI
77 su 1 voti [ VOTA]
Rob Fleming
Lunedì 29 Aprile 2024, 17.06.09
2
Per me della pentalogia è il più debole. Debole come può essere un disco con The Procession, The Oracles On The Delphi Express, le perle pop di Black Sandy Beaches e Vital Vessals Vindicate - che andrò a riascoltare perché in recensione non ne esce bene.
Broukas
Domenica 28 Aprile 2024, 23.26.14
1
Gruppo che non interessa a nessuno?!? The processione è un pezzo clamoroso e il paragone con i Mars Volta ci sta tutto. Red Hands è il loro capolavoro, la power ballad definitiva alternative prog indie
INFORMAZIONI
2007
Triple Crown Records
Prog Rock
Tracklist
1. The Death And The Berth
2. The Procession
3. The Lake And The River
4. The Oracles On The Delphi Express
5. The Church And The Dime
6. The Bitter Suite 1 & 2: Meeting Ms. Leading And Through The Dime
7. The Bitter Suite 3: Embrace
8. Smiling Swine
9. Evicted
10. Blood Of The Rose
11. Red Hands
12. Where The Road Parts
13. Dear Ms. Leading
14. Black Sandy Beaches
15. Vital Vessals Vindicate
Line Up
Casey Crescenzo (Voce, Chitarra, Basso, Piano, Organo, Percussioni)

Musicisti Ospiti:

Erick Serna (Chitarra)
Phil Crescenzo (Banjo)
Krysten Heches (Arpa)
Matt Tobin (Violino)
Brandon Brooks (Violoncello)
Phillip Wolf (Violoncello)
Jason Belcher (Corno)
Luke Dent (Piano, Organo, Voce)
Sam Dent (Batteria, Percussioni)
 
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