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10/05/24
JESSE AHERN
CARRO SOCIAL CLUB (EX “IL MAGLIO”), VIA LUIGI GRANELLI 1 - SESTO SAN GIOVANNI (MI)
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Raunchy - Wasteland Discotheque
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( 1856 letture )
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Caspita, sembra quasi che abbiano previsto quanto avrei scritto ed abbiano fatto apposta a spedirmi “Wasteland Discotheque” dei Raunchy dopo il disco dei The Psyke Project per mettermi in difficoltà; si, perché WD è molto diverso dalle solite cose LifeForce, perché i Raunchy, a dispetto del solito (per me) insopportabile look, sono in grado di produrre buona musica e di inserire nel contesto del loro songwriting anche qualche spunto concettualmente interessante.
La band si muove cercando un difficile, (e non so quanto genuino), equilibrio tra l’estremo ed il pop, inserendo un po’ tutto quello che capita partendo dalla disco, passando dal Thrash, ed approdando al Death, confezionando un prodotto che dovrebbe suonare – e suona - maledettamente moderno, senza le controindicazioni date dalla piattezza finale di prodotti standard di questo genere.
In teoria dovrei essere più lontano dalla proposta Raunchy di quanto non dovrei esserlo da quella di situazioni più “integraliste”, ma l’approccio poppeggiante di WD, con continui richiami agli anni ottanta inseriti con un certo criterio all’interno di trame Thrash/Death bene evidenziati dalla solita inappuntabile produzione made in Jacob Hansen riesce ad essere credibile, non stucchevole, piacevole insomma - per quanto il termine piacevole possa essere adatto a questo tipo di ambito - quasi intellettuale in una certa misura, ed anche alcuni richiami Industrial nell’effettistica e nelle tastiere, (sempre di contorno, ma correttamente distribuiti), contribuiscono positivamente a rendere WD un discreto prodotto.
Praticamente ogni pezzo è costruito in modo da dare una impressione generale di solida pesantezza, ma nello stesso tempo ognuno di questi contiene aperture melodiche che definire di ispirazione pop è doveroso; il tutto trova il suo compendio nella cover di “Somebody’s Watching Me” , canzone disco-pop di buona fortuna qualche tempo fa qui riproposta con gli stilemi di cui abbiamo parlato fino ad ora; circa questo pezzo va aggiunto che si tratta di un inserimento che presenta anche qualche rischio, nel senso che facilmente l’intero lavoro può essere identificato con questa cover, dando quindi una impressione un po’ fuorviante di WD, album che oggettivamente contiene un po’ più di quanto essa mostra.
Un recensore malizioso però, potrebbe anche pensare che l’inserimento della suddetta canzone sia stato effettuato a bella posta e non come operazione pensata in relazione al mood dell’album, ma anzi, concepita proprio per puntare ad un posticino dignitoso nelle varie charts Alternative, insomma, sarà anche interessante come commistione di generi, ma l’impressione di marciarci un po’, di tenere il piede in due staffe rimane sempre viva in me.
Non è niente di incredibile e questo metal “estremamente pop” così moderno, ma così yogurt, (fresco e piacevole al gusto, ma di brevissima scadenza), non è e non sarà mai il mio genere preferito, però WD è un lavoro ben fatto, ben scritto, ben suonato e ben prodotto, e potrebbe attrarre parecchi ascoltatori in maniera trasversale tra i vari generi, è già qualcosa, no?
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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This Blackout Is Your Apocalypse (Intro) Somewhere Along The Road The Bash Warriors Straight To Hell Welcome The Storm Wasteland Discotheque Somebody’s Watching Me (ROCKWELL Cover) A Heavy Burden To The Lighthouse Showdown Recovery The Comfort In Leaving
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Line Up
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Kasper Thomsen - Vocals Lars Christensen - Guitar Jesper Tilsted - Guitar, Synths Jesper Kvist - Bass Morten Toft Hansen - Drums Jeppe Christensen - Synths, Vocals
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RECENSIONI |
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