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10/05/24
NANOWAR OF STEEL + TRICK OR TREAT
URBAN, VIA MANNA 97 - PERUGIA
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Khold - Morke Gravers Kammer
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( 2894 letture )
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Non e’ per niente semplice recensire un disco dei Khold,una nera creatura che si nutre di malsano black and roll\stoner\doom,genere che tanto ha fatto la felicita' della piccola Moonfoog di Satyr. I solchi lasciati nel passato da Celtic Frost prima e da Darktrhone poi (vedi Plaguewielder ed Hate Them) vengono ripercorsi in lungo e in largo da questo combo norvegese. Dicevo:non e’ semplice parlare di un gruppo che nei precedenti due full-leghts sembrava aver espresso quasi tutto il suo potenziale. Phantom,infatti,accusava qualche pecca stilistica,diciamo si era adagiato su ferme posizioni,senza avanzare di una virgola il concetto stilistico di Masterpiss of Pain.Anche con Mørke Gravers Kammer non si puo' parlare di svolta o quant'altro. Sparita la sorpresa,infatti,restava la musica,che qualche cosa in questi due anni,ha comunque partorito. Nulla di nuovo,intendiamoci. Che non significa album scadente e privo di idee,tutt'altro. Niente di nuovo in questo caso significa mantenimento delle proprie radici (Nocturno Culto e Fenriz docet),senza badare troppo alle mode del momento.Prendete quindi Masterpiss of Pain o Phantom,aggiuntegli un pizzico di cattiveria,di originalita' e qualche sterzata di sano black (Volcano insegna) e avrete Mørke Gravers Kammer. I pezzi presenti,anche se non discostano molto il tiro dai precedenti,(songs monolitiche con armonizzazioni su mid-tempos e stop 'n' go) presentano tiratissime atmosfere di crudo black e la mente balza subito ai grandissimi Satyricon. Muta l'immagine dei Khold,piu' futurista e moderna (per intenderci:non vorrei mai incontrare il buon Gard in un vicolo oscuro...),ma la misantropia rimane,ben condita da testi rigorosamente cantanti in norvegese.Il terzo capitolo esce sotto l'inglese Candlelight e subito con l'opener Atselgraver si intuisce la produzione differente,grezza ma piu' dinamica.Certe cadute di tono (e vi assicuro che in un genere dove la batteria non si discosta da un mero 4\4 e' molto frequente) qui vengono meno.Sarà,come detto,della produzione,sara' per piu' frequenti cambi di tempo,ma Mørke Gravers Kammer elimina certe pecche di Panthom e si pone come crocevia della loro carriera. Fondamentale a questo punto il successivo album per capire su quale strada vorranno continuare. Dod sfiora la falsa linea di Phantom,ma si pone come uno dei pezzi piu' interessanti del lotto. Rallentata ma viva. Stoner rock che chiede spazio,pezzo teso,al limite del doom.I Khold riaprono le danze black con Niflheimr,pezzo old-style,tiratissimo. Si intuisce che i nostri stanno provando altre soluzioni.Maestose nel loro incidere,la title track e Opera Seria,con ques’ultimo che si discosta dai canoni compositivi del buon Gard.Cosi,come la successiva Sjeleskjender non lascia molti dubbi sul fatto che i Khold vogliano impadronirsi a breve tempo della scena piu' intransigente e malsana. Un graditissimo ritorno.
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6
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@Psycroptic...nn farci caso...c'e` qualcuno che si diverte cosi...non solo qui su questa rece...Comunque i Khold senza inventare nulla e facendo le cose piu semplici possibili, hanno fatto sempre ottimi dischi..malati e trascinanti come pochi...tra l'altro mi sono appena riascoltato "Phantom"... |
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5
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Allora non sono l'unico a seguirli. Cercavo la nuova recensione dell'ultimo album, ed invece ho beccato questa. 1. Sto disco non si merita affatto 18 -_- 2. I nuovo disco mi piace parecchio! |
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4
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@Enry ho piu ho meno fatto anche io il tuo percorso con i Khold...li avevo persi di vista...poi con grande piacere li ho riscoperti... e su l'ultimo secondo me hai fatto benissimo a prenderlo...l'ho ascoltato fin'ora poche volte dato che avevo parecchia carne al fuoco...ma mi ha dato subito soddisfazione. Inoltre c'è la cover di Troops of doom rifatta più vicina all'originale sopratutto nel riffing...Bello bello! |
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3
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A me i primi due sono piaciuti, dopo li ho persi un po' di vista mentre il nuovo, dopo aver ascoltato qualcosa sul tubo, l'ho ordinato. Devo fare un po' di 'riepilogo' con la carriera dei Khold. |
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2
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Ovviamente con "i maestri " intendevo i Satyricon degli ultimi album....e ovviamente il voto dei lettori e' osceno!! |
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1
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...Sostanzialmente e` quasi condivisibile la recensione...pero in quest'album le atmosfere si fanno piu malate rispetto a Phantom e' c'e' piu varieta' nei tempi...A me l'album piace parecchio e devo dire che come in futuro..sopratutto nell'ultimo gli allievi superano i maestri ormai impantanati in album in alcuni punti buoni...ma in generale abbastanza piatti! La dimostrazione che la semplicita a volte da i frutti migliori...Un 75 se lo merita pieno!...P.S. aspetto la rece almeno dell'ultimo! |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. ÅTSELGRAVER
2. DØD
3. NIFLHEIMR
4. HEVNERSKE
5. MED NEBB OG KLØR
6. MØRKE GRAVERS KAMMER
7. OPERA SERIA
8. SJELESKJENDER
9. VARDØGER
10. KAMP
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Line Up
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- Gard: vocals & Guitars
- Rinn: guitars
- Grimd: bass
- Sarke: drums
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