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Sixx A.M. - This Is Gonna Hurt
( 6426 letture )
A prescindere dal fatto che siate o non siate d’accordo con la mia valutazione, vorrei introdurre la recensione con un quesito (forse una provocazione per qualcuno) che vi assicuro non influenzerà minimamente la mia critica, ma che spero di poter analizzare con voi in sede di eventuali commenti: al fronte degli ottimi dischi partoriti da certi musicisti al di fuori del contesto della band “originale” (quella che ha fatto si che tali nomi raggiungessero la ribalta), è effettivamente il caso che certe band continuino a produrre dischi di qualità molto inferiore alla fortuna del proprio nome, esiste una vera finalità oltre al mero ritorno economico? Detto ciò, passiamo al disco in questione.

Torna alla carica uno dei bassisti più irriverenti del rock! Dopo una manciata di progetti più o meno riusciti (qualcuno ricorderà i 58, molti la superband Brides of Destruction), Nikki Sixx riesce finalmente a trovare la formazione vincente nella chitarra di DJ Ashba (noto ai più per aver preso parte al tour di Chinese Democracy) e, soprattutto, nella voce del talentuoso James Michael. Il risultato fu quel magnifico The Heroin Diaries Soundtrack, una vera e propria miniera di singoli vincenti e rock da chart di altissima qualità che raggiunse il suo apice con la fortunatissima Life Is Beautiful. Dopo 4 anni e un disco dei Motley Crue, il bassista californiano ha deciso di rispolverare il suo mazzo di carte da poker, e il risultato è questo This Is Gonna Hurt, una miscela micidiale di moderno hard rock. Nessuna gestione lunga e travagliata per questo secondo act, niente collaborazioni stellari e dollaroni spesi in produzioni hollywoodiane, il segreto della qualità sta nel lasciare ad ognuno la massima libertà creativa e la possibilità di contribuire come meglio crede, quasi tutti i pezzi, infatti, sono scritti e suonati insieme dai tre rocker. Certo il nome della formazione toglie qualsiasi dubbio su chi è che comanda, ma la A e la M non sono accessorie, Nikki Sixx dimostra ancora una volta di essere un musicista serio oltre che talentuoso, senza abusare del proprio potere decisionale e lasciando agli altri due membri la possibilità di esprimere al meglio le proprie potenzialità (altro che Chinese Democracy…).

Il risultato è un lavoro fresco che si lascia ascoltare con piacere senza mai stancare, che sa divertire ed emozionare a seconda dell’approccio personale dell’ascoltatore. L’opener fa subito centro, chitarre tiratissime e batteria portante per un battesimo di fuoco che sprizza vitalità da tutti i pori. Lies of the Beautiful People vede la collaborazione di John 5 (chitarrista fin troppo sottovalutato dal popolo metal) alla sei corde per uno dei pezzi più riusciti del disco, rock di qualità e un James Michael che, vedremo anche più avanti, si rivela ancora una volta la carta vincente del gioco. Are You With Me fa pregio di una struttura e di un ritornello forse un po’ troppo commerciali, ma si tratta di un peccato veniale che, al fronte di un andamento sempre e comunque molto piacevole, mi sento di perdonare con poco o niente da togliere al complesso. Niente paura, Live Forever torna a mostrare gli attributi, con un James Michael che squarcia il cielo e Ashba che tira fuori un solo atmosferico da applausi. Sure Feels Right è la prima delle tre ballad presenti nel disco, senza dubbio la più melensa, con tanto di archi a condire il tutto. Più lenta di quanto ci si aspetterebbe, ma bella, davvero bella, grazie soprattutto all’ugola di James Michael, che riesce ad interpretare senza nessun impaccio qualsiasi melodia gli venga proposta. Deadlihood vede Blair Daly (songwriter pragmatico e versatile, dai Backstreet Boys ai Lynyrd Skynyrd!) al posto di Ashba, con il risultato di un pezzo più groove dove stavolta è il basso a fare la parte del leone. Il titolo di Smile non lascia dubbi, ballata in arrivo! Personalmente avrei preferito un altro pezzo heavy prima di un ulteriore stacco, ma il risultato in termini di qualità è cosi alto che non possiamo proprio lamentarci, ancora archi ma anche tanta anima hard rock. Help Is On the Way è sperimentale, innovativa si potrebbe azzardare, presenta una struttura atipica per il genere, tonalità che abbracciano il neoprogressive e l’uso di un effettistica ricercata, interessante direi. Oh My God è l’apice indiscusso di un James Michael che gioca a fare Bono, con risultati tutt’altro che scadenti. L’ugola del cantante porta la tensione ai massimi livelli, sorretta dalle tastiere e da soli che arrivano alle stelle, una vera gioia per le orecchie. Goodbye My Friends è l’unica “vera” nota dolente. Le virgolette si spiegano col fatto che il pezzo di per sé è ben suonato e possiede anche una certa consistenza, ma allora cos’è che non va? Niente, a parte il fatto che sembra un tributo ai Motley Crue suonato dai Muse. Non che abbia qualcosa contro questo tipo di sonorità, anzi, ma cosa centra in un album del genere? Ci sta bene come il limone sulla carne rossa, o come Paul Rodgers con i Queen, potrà andar bene ad altri, ma io in questo contesto non riesco proprio ad apprezzarla... Stanchi? Allora fatevi cullare da Skin, piano ballad affidata al duo James Michael e Blair Daly, ottimo modo per congedarsi dagli ormai appagati ascoltatori.

Se dovessi interrogarmi su un ipotetico paragone, la prima cosa che mi verrebbe in mente sarebbe l’omonimo disco di Slash. I due lavori sono profondamente diversi nella forma, il riccioluto chitarrista con la Les Paul punta sull’eterogeneità, mentre This Is Gonna Hurt è un disco fortemente compatto, ma entrambi hanno in comune un approccio fresco e innovativo nel suonare rock oggi. Un elogio alla moderna scena scandinava che si è preposta di portare avanti la tradizione (che a scanso di equivoci inonda anche il mio di lettore mp3), ma quando i daemons californiani si svegliano, beh, non possiamo far altro che inchinarci e riconsegnare lo scettro. Il successo in termini puramente commerciali è stato clamoroso, l’album è stato in grado persino di affossare il successo del suo predecessore, arrivando al decimo posto nella Billboard 200, la classifica USA, ma non bisogna certo farsi influenzare dai pregiudizi. Da quest’album traspare voglia di scrivere musica, di divertirsi, la voglia di quel rock che riesce a non prendersi troppo sul serio, che riesce nel compito di intrattenere e divertire l’ascoltatore senza mai scadere nel banale, con testi intimisti e lontani dagli eccessi del passato, altro che annunci di servizio pubblico... Che vogliate divertirvi in spiaggia insieme agli amici con lo stereo a tutto volume, che vogliate una colonna sonora per quando siete in dolce compagnia, o che vogliate semplicemente ascoltare della buona musica rock, questo è il disco che fa per voi.

And if you think that rock is dead, well, this is gonna hurt!



VOTO RECENSORE
85
VOTO LETTORI
57.97 su 38 voti [ VOTA]
Undertow
Domenica 22 Ottobre 2017, 19.22.53
15
Grande grandissimo... fresbee. Un disco che ti fa venire voglia di vederlo roteare fuori dalla finestra. Sperando che non ritorni mai indietro stile boomerang.
All I Was
Lunedì 15 Luglio 2013, 17.32.26
14
L'album in se risulta avere un sound rock-moderno abbastanza commerciale.Ad una più attenta analisi però si scorge la vera essenza di questo splendido disco.Ogni singola traccia è prodotta/remixata/registrata e suonata in modo eccellente.Questo disco rappresenta un'ottima combinazione tra soldi, musica, rock'n roll, business e passione, senza finire MAI nel banale o nel classico "già sentito".Lavoro fresco,emozionante,versatile e MAI stancante.Voto 80
tommi
Domenica 17 Febbraio 2013, 22.24.33
13
aquistato questa settimana dopo averlo ascoltato in rete al momento dell uscita...grande album grande nikki sixx e grandissima voce di questo micheal che non conoscevo davvero l arma in più...direi che il voto e la rece sono perfetti...
Kalyth
Mercoledì 17 Agosto 2011, 11.23.43
12
Gran disco, ordinato prima dell'uscita sulla fiducia (The Heroin Diaries Soundtrack è uno dei miei dischi preferiti degli ultimi anni, anche per la sua struttura da concept), però lo trovo un po' meno "graffiante" del predecessore, troppi pezzi lenti. Ma nel complesso, è suonato benissimo, composto meglio e arrangiato perfettamente. Commerciale? Forse un pochino, ma le lyrics sono ottime e i riff memorabili. Grande Nikki e compagnia. Mio voto: 89
NoRemorse
Lunedì 15 Agosto 2011, 0.46.33
11
Veramente un grandissimo disco, ispiratissimo in ogni canzone. goodbye my friends, rispetto a ciò che è scritto nell'ottima reensione, mi piace molto. Ma l'apice è oh my god. DJ Asheba grandissimo.
EdoCFH
Domenica 14 Agosto 2011, 11.00.18
10
SONO MESI CHE LO CONSUMO OGNI GIORNO INCESSANTEMENTE
ixo
Sabato 13 Agosto 2011, 22.27.02
9
l' ho trovato inascoltabile... commerciale nel senso più negativo del termine
alex
Sabato 13 Agosto 2011, 18.13.33
8
discone...ormai divorato a forza di ascoltarlo...davvero grandiosi!!
Sorath
Sabato 13 Agosto 2011, 14.45.48
7
Io ho acquistato il libro in quanto ero curioso dopo aver letto The Hroin Diaries. Sono rimasto abbastanza sorpreso da questa versaitilita' di un artista che comunque con la sua band principale non ho mai seguito.
Illuminato Fallico
Sabato 13 Agosto 2011, 14.35.36
6
L'album è gradevole e ben congeniato ma sono d'accordo con Mike: pezzi troppo ''modaioli''; a tratti sono palesi i riferimenti ad artisti come Muse, Alter Bridge, Lou Reed, U2... Ad ogni modo un piacevole prodotto. 73
Radamanthis
Sabato 13 Agosto 2011, 14.05.34
5
Mhm, anche questo sembra interessante...ci devo dare un ascolto!
Frankiss
Sabato 13 Agosto 2011, 13.46.34
4
Nikki non si smentisce mai.....è uno dei songwriter più validi degli ultimi 20 anni
AdemaFilth
Sabato 13 Agosto 2011, 13.45.00
3
@Sonny: ti ringrazio @Mike: se dovessi pareagonarlo al primo disco, che a volte ha quasi l'aria di un concept, potrei anche condividere questa tua impressione, in quanto certamente quest'album dà l'idea di essere più intimista e personale. Ma è anche vero che la struttura musicale è molto compatta, i tre hanno prodotto e suonato insieme, e devo dire che si sente. Forse questa tua sensazione deriva dal fatto che il disco è molto consequenziale, personalmente non ho riscontrato questa cosa, ma anche per quanto riguarda l'approccio, ovviamente, tutti quanti abbiamo i nostri metri di giudizio.
Mike
Sabato 13 Agosto 2011, 13.20.13
2
E' da un bel po' che ormai lo sento... l'album è veramente bello... solo che la band almeno in questo "This is gonna hurt" sembra non avere una propria identità: i pezzi sembrano partoriti da tanti gruppi diversi.. a volte mi sembra di ascoltare una compilation...
Sonny
Sabato 13 Agosto 2011, 12.57.22
1
Splendida recensione, non vedo l'ora di sentirlo!
INFORMAZIONI
2011
Eleven Seven Music
Hard Rock
Tracklist
01. This Is Gonna Hurt
02. Lies of the Beautiful People
03. Are You With Me
04. Live Forever
05. Sure Feels Right
06. Deadlihood
07. Smile
08. Help Is On the Way
09. Oh My God
10. Goodbye My Friends
11. Skin
Line Up
Nikki Sixx (bass guitar, backing vocals)
James Michael (lead vocals, rhythm guitar, keyboards, drums, strings, programming)
DJ Ashba (lead guitar, backing vocals)

Link e Contatti:
Sixx A.M. @MySpace
 
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