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11/05/24
NWOIBM FEST VOL VI
DISSESTO CULT, VIA DEL BARCO 7 - TIVOLI (RM)
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Mothercare - The Concreteness Of Failure
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( 3654 letture )
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È un piacere per me poter recensire i veronesi Mothercare. I miei corregionali sono uno dei tanti gruppi del (nonostante tutto) foltissimo underground italiano della musica pesante che hanno raccolto meno di quanto abbiano seminato; sono comunque riusciti a ritagliarsi una certa notorietà grazie ad alcuni demo e due apprezzati full-lenght, Breathing Instructions (notare la collaborazione di Mark Greenway, cantante della leggendaria band Napalm Death) e Traumaturgic, quest’ultimo con svariati ospiti e uscito ormai sei anni fa. Dopo vari problemi e slittamenti dovuti anche a cambiamenti nella line-up, la band, in attività dal lontano 1994, è finalmente giunto il momento di partorire il terzo album, The Concreteness Of Failure.
La musica dei Mothercare è sempre stata particolare, in quanto risultato e concretizzazione di una miriade di influenze, che ha come risultato un thrash-death dal sapore hardcore e alcuni orpelli metalcore. Si può parlare di un calderone che unisce gli ultimi Exploited ai primi Slipknot passando per i Fear Factory, i Lamb Of God e quant’altro, ma mi preme sottolineare come complessivamente la proposta dei veronesi sia piuttosto originale e non sappia assolutamente di già sentito.
È forse proprio con quest’ultimo album che i Mothercare raggiungono la propria maturità a livello sia di composizione che di sonorità. L’obiettivo dichiarato della band è raggiunto: le canzoni combinano perfettamente la rabbia e la spontaneità dell’hardcore alla tecnica e alla violenza del thrash e death metal moderni. Il connubio è eccellente e esplode fin dalle prime canzoni dell’album che, posso constatare con piacere, non conosce cali di tensione.
Affascinanti anche le tematiche dell’album: The Concreteness Of Failure senz’altro ci fa riflettere sulle insormontabili difficoltà della vita e sull’attuale disastrosa crisi socio-economica, una visione priva di luci e di vie d’uscita. Visione incarnata splendidamente nella copertina, molto evocativa, senza dubbio ispirata ad alcune opere medievali non propriamente ottimiste.
Sperando che i Mothercare siano tornati per restare, e che non si debbano aspettare altri sei anni prima di avere per le mani un nuovo album, consiglio a tutti di ascoltare questo cd. I Mothercare fanno scuola nel panorama italiano e speriamo che possano conquistare il successo anche all’estero.
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1
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Voto meritato per questa band, ho sentito tempo fa alcune loro canzoni e miratavano davvero!!! Complimenti !! voto 80 |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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01. The art of diplomacy 02. The slow and proud march to conformity 03. To be or to sink 04. Ten easy lessons 05. Blessed be the useless 06. Gateway to extinction 07. Mother 08. Phobic 09. The concreteness of failure 10. Uncontrolled hatred
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Line Up
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Mauro Zavattieri - percussions Marco Piran: drums Rudy Pellizzon: lead and rhythm guitars Mirko Nosari: lead and rhythm guitars, backing vocals Fabiano Andreacchio: bass, backing vocals Simone Baldi: lead vocals
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