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11/05/24
NWOIBM FEST VOL VI
DISSESTO CULT, VIA DEL BARCO 7 - TIVOLI (RM)
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Grown Below - The Long Now
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( 1444 letture )
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I Grown Below vengono dal Belgio ed escono per la russa Slow Burn Records, etichetta - come ci suggerisce anche il nome - specializzata in generi dove è la lentezza esecutiva a farla da padrone: doom, funeral, sludge e post-metal sono proprio i generi di riferimento dei nostri.
The Long Now è il debut album su lunga distanza per questi talentuosi ragazzi, un lavoro dotato di una maturità straripante. Ma veniamo ai contenuti di un platter che si compone di sette tracce per oltre un ora di musica di gran classe. Trojan Horses parte alla grande con un approccio post-metal, per poi farsi irradiare dei bui raggi cosmici del doom e dello sludge più plumbeo; il cantato alterna lancinanti latrati di profondo growl a parti pulite di ottima fattura, le atmosfere del pezzo si dipanano tra la rabbia e la lasciva malinconia, come nell'emozionante break centrale, in cui retaggi post-rock si bagnano di arpeggi grigi e di atmosfere gotiche. La progressione emozionale del brano cresce pian piano, esplodendo in uno stacco ai limiti del death metal melodico (che tanto sa di Insomnium) andando a chiudere questi oltre tredici minuti iniziali nel miglior modo possibile. Devoid Of Age torna a minutaggi più contenuti: un brano più rabbioso e graffiante, grazie a chitarre corpose e cariche di un groove malsano, che va diritto al sodo mantenendo inalterata la sua enorme carica malinconica. The Abyss ha un incedere lento e funereo, in cui è la pesantezza doom e sludge a venir fuori. Il pezzo si adagia presto su continui break post-rock che richiamano alla mente bands come Isis e Cult Of Luna grazie ad arpeggi circolari ed esplosioni laceranti; il doppio cantato maschile e femminile in alcuni punti impreziosisce il tutto elevando lo spessore interpretativo del brano, in oltre dodici minuti di atmosfere decadenti in cui gli elementi si amalgamano bilanciandosi perfettamente tra di loro. Minaco II - Nebula è un pezzo strumentale che si circonda di silenzi assordanti, ma forse leggermente troppo lunga, la giusta introduzione comunque ai tredici minuti e mezzo di End Of All Time: lenta e pachidermica anch'essa, vicina al funeral doom ma con un approccio gotico evidente, capace di esplodere ed emozionare nel finale grazie a melodie bellissime e al disarmante cantato ora aggressivo e ora pulito di Matthijs Vanstaen. Un pezzo davvero ottimo nel complesso. The Long Now, oltre ad essere la titletrack dell’album, è anche la song più lunga del lavoro, con i suoi oltre sedici minuti di progressioni post-metal e post-rock dal flavour gotico ampliato anche dalla presenza della splendida ed ammaliante voce femminile. Momenti ambient e claustrofobia a profusione elargiscono al pezzo un livello qualitativo eccelso; le sensazioni che si hanno al cospetto di una canzone come questa sono tante e contrastanti tra di loro, ma sono tutte volte ad enfatizzare quell'alone di solitudine e di abbandono che generi musicali come questi possono donarti solo se si è in grado di centrare il bersaglio pienamente, tenendo ben lontani i dejà-vu sonori, filtrandoli e nascondendoli con sapienza e parsimonia. Chiude il lavoro la breve strumentale Malklara, facendo scivolare gli ultimi sospiri verso la fine di un album inaspettatamente bello per chi scrive.
I Grown Below non inventano nulla, l'acqua calda è stata scoperta da un pezzo. Questi ragazzi amano mischiare tante influenze allargando a dismisura il loro spettro sonoro; nonostante queste tante componenti derivative, va dato merito alla band di saperle rileggere attraverso un’enorme personalità che dona un tono notevole all'intero lavoro, scritto col cuore e con la stoffa dei fuoriclasse. Per il momento non sono previste date in Italia, ma spero vivamente di avere l'opportunità di vedere presto all'opera questi quattro ragazzi. Nel frattempo non posso far altro che promuoverli a pieni voti e spingere per l'ennesima volta il tasto play del mio lettore.
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1 - Trojan Horses 2 - Devoid of Age 3 - The Abyss 4 - Minaco II – Nebula 5 - End of All Time 6 - The Long Now 7 - Malklara
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Line Up
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Matthijs Vanstaen (vocals, guitar) Lennart Vanstaen (guitar, keyboards) Jolan Chen (bass) Johan Heyrman (drums)
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RECENSIONI |
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