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Fire Trails - Third Moon
( 8856 letture )
Quando intervistai Pino e Steve immediatamente prima del rilascio di Third Moon, dissi che mi aspettavo il solito buon vecchio disco di Hard Rock di alto livello, senza rivoluzioni, ma Scotto mi rispose che forse sarei rimasto stupito di questa prima vera realizzazione dei Fire Trails e devo ammettere che aveva ragione. Intendiamoci, il passato non è stato affatto rinnegato, anzi tutto il buono che la decade dei '70 ha prodotto è ancora presente in questo CD, ma gli orizzonti sono stati allargati al versante prog del rock, probabilmente per merito di Larsen Premoli che oltre ad essere validissimo strumentista, mi sembra decisamente affascinato da atmosfere ascrivibili a gruppi dell’area Dream Theater, ed anche in alcuni passaggi all’amalgama con Steve Angarthal il quale è responsabile anche delle architetture di attitudine sinfonica che infarciscono il lavoro elevando notevolmente il tasso tecnico del disco; in linea con le aspettative la rocciosa sezione ritmica. In generale il suono si presenta svecchiato rispetto a quanto ci si potrebbe aspettare, e non mancano episodi di puro heavy che interesseranno senz’altro anche ascoltatori under 30. L’impatto è positivo sin dalla cover, a dispetto della sua apparente semplicità, ed è già rappresentativa dell’atmosfera che si respirerà ascoltando le varie tracce; vi è poi un altro must da segnalare, Third Moon è un concept album, e questo lo pone in diretta relazione con il filone prog dei 70’s quando era abbastanza comune che gruppi composti da grandi musicisti prendessero un concetto e lo sviluppassero per l’intera durata di un LP, raccontando delle storie spesso di livello importante, mi vengono in mente ad esempio i Gentle Giant e il Balletto di Bronzo, ma anche molti cantautori si sono avventurati su questi terreni (De André fra gli altri). Nel nostro caso si parla del percorso dell’essere umano nella sua evoluzione, ed in un settore in cui l’impegno nei testi non è merce a buon mercato è cosa da segnalare; nel dettaglio la cover è ispirata ad un sogno ricorrente dello stesso Pino. Coraggiosa ma indovinata la scelta di aprire l’album con un pezzo non all’arma bianca come la title-track, spicca subito la voce più arrochita del solito di Scotto; saranno forse le Lucky Strike in quantità industriale, ovviamente da non consigliare, ma a me pare migliorata e sempre più bluesy, un brano di grande atmosfera che rimane subito in mente. Spaces And Sleeping Stones affonda decisa, grande Steve, notevole la sua prestazione in questo brano. Fighter non lascia respiro, e lascia poi spazio ad un mid-tempo come Brave Heart, ascoltate il duo Larsen/Angarthal dare respiro al pezzo con virtuosismi tecnici di grande effetto. Sailor And Mermaid propone spunti epic che pochi avrebbero ascritto al combo capitanato da Pino, un altro must per l’ascoltatore. E’ però in Reaching For The Sky che i musicisti danno libero sfogo al loro estro compositivo ed esecutivo, comprendendo in ciò anche la sezione ritmica, fin qui poco citata, ma in grado di assecondare compiutamente i deliri solistici degli altri due. Silent Heroes è dedicata ai giudici Falcone e Borsellino, e musicalmente è tra le più moderne di Third Moon, risultando senz’altro gradevole ai già citati under 30. Toni epic anche per God Of Souls, con un Pino davvero in forma. Stronghold e Freedom Tribes tengono botta, tra svisi e armonie ariose della ditta Premoli/Angarthal; va aggiunto che le armonie definite ed ariose sono sparse un po’ ovunque nel lavoro. Wise Man Tale chiude degnamente le ostilità. Una critica potrebbe forse essere mossa alla produzione che potremmo definire perfettibile, ma non mi sento di dare addosso alla Valery, che come tutte le piccole etichette deve fare i conti con le limitazioni al budget. Un lavoro che va sostenuto, sia perché Pino va sostenuto comunque per quello che rappresenta, ma soprattutto perché lo merita, risultando piacevole e variegato, in grado di interessare una fascia di ascoltatori d’età molto variabile (io lo ascolto spesso con mio figlio diciassettenne e piace a tutti e due) e perché composto da musicisti veri. A questo proposito vi consiglio di connettervi al sito www.firetrails.it e poi accedere ai siti personali di Steve e Larsen, capirete con chi avete a che fare. Inoltre il fatto che esistano linee melodiche così variegate e ben costruite forse potrebbe far riflettere molti cosiddetti musicisti che vanno per la maggiore. Compratelo, perché chi produce roba del genere in Italia va sostenuto, non masterizzatelo se potete, aiuterete a sostenere chi lo merita davvero.


VOTO RECENSORE
86
VOTO LETTORI
49.52 su 63 voti [ VOTA]
LucaNekrowizard88
Domenica 5 Marzo 2023, 20.14.59
11
Davvero un OTTIMO album, di puro hard/heavy rock! I Fire Trails avevano già iniziato benissimo con il primo album, tributando varie canzoni dei leggendari Vanadium, e questo vero e proprio debut full di inediti prosegue l\'ottimo affiatamento tra Pino Scotto e il resto dei musicisti (che comunque nel frattempo erano pure cambiati). Un lavoro ispiratissimo, ottimi pezzi come la title track, \"Fighter\", \"Sailor And Mermaid\", Silent Heroes\"... ma in generale tutto l\'album è su grandissimi livelli. Comprato quando uscì, lo ascolto tutt\'ora con grandissimo piacere! Davvero un peccato si siano sciolti. Glisso totalmente sul prosieguo della carriera solista di Pino dopo questo progetto!
Vecchio Sunko
Venerdì 28 Dicembre 2012, 16.11.53
10
Il "Personaggio" Pino scotto può stare simpatico o antipatico, fatto sta che Third Moon è un lavoro di ottima caratura. Voto: 85 Pieno
PINO SCOTTO
Giovedì 29 Novembre 2012, 20.45.34
9
DATEVI FUOCO!!!!
Joey
Sabato 20 Agosto 2011, 17.00.20
8
Penso che sia un capolavoro hard'n heavy,uno dei migliori dischi che ho ascoltato negli ultimi anni.
Raven
Venerdì 7 Agosto 2009, 20.45.03
7
Secono me è Pino che vuole stuzzicare i commenti sul Cd
Nikolas
Venerdì 7 Agosto 2009, 17.35.03
6
Notevole esposizione della propria tesi appoggiata da un'argomentazione molto convincente. O forse sei solo un anti-scotto?
Tarja
Venerdì 7 Agosto 2009, 17.18.15
5
il cd fa veramente cagare
Strat
Giovedì 14 Dicembre 2006, 23.21.41
4
francesco basta kiederlo! io sono molto under 25! 92. cmq il cd è un buon lavoro e il progetto FIRE TRAILS continua bene. Pino e Steve sn grandi! ma anke Larsen e gli altri nn skerzano! il più bel pezzo del disco di sicuro è SPACES AND SLEEPING STONES ma anke gli altri vanno forte! il grandissimo e stramiticissimo (non ke compaesano) Pino c s è messo proprio d'impegno! diciamo ke dopo il TRIBUTO AI VANADIUM questo album può essere ritenuto un ottimo sequel!
francesco gallina
Sabato 3 Dicembre 2005, 9.11.10
3
Mi piacerebbe sapere l'età dei 2 commentatori se possibile. Inoltre vorrei sentire quanti under 25 hanno qualcosa da dire su questa uscita, 2 commenti su un disco cosi' sono pochini.
HMAN
Venerdì 2 Dicembre 2005, 16.07.43
2
Questo è uno dei pochi dischi che si possono acquistare ad occhi chiusi.. perchè è un vero capolavoro. ed è pure un gruppo italiano !!! alla faccia dei cosidetti GODS esteri..
fuck the sistem
Giovedì 1 Dicembre 2005, 16.48.13
1
il cd è molto bello, ma sopratutto è molto hard rock! continuate cosi pino & co. siete i veri pionieri del rock in italia!
INFORMAZIONI
2005
Valery Records
Hard Rock
Tracklist
1. Third Moon
2. Spaces And Sleeping Stones
3. Fighter
4. Brave Heart
5. Sailor And Mermaid
6. Reaching For The Sky
7. Silent Heroes
8. God Of Souls
9. Freedom Tribes
10. Stronghold
11. Wise Man Tale
Line Up
Pino Scotto (Vocals)
Steve Angarthal (Guitars)
Larsen Premoli (Keyboards)
Frank Coppolino (Bass)
Mario Riso (Drums on 1-2-4-5-11)
Tato (Drums on 3-6-7-8-9-10)
 
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