|
26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
|
|
GIANT X - Finché ci si diverte, tutto è possibile!!
21/01/2013 (2067 letture)
|
In occasione del debutto discografico dei Giant X, il nuovo progetto musicale di Rolf Kasparek, leader degli storici Running Wild, abbiamo avuto l’occasione di scambiare due chiacchiere con il secondo chitarrista della band, Peter Jordan. Buona lettura!
Barry: Ciao e benvenuto su Metallized! Come stai? Oggi è il 21 dicembre 2012, ma la fine del mondo non è arrivata. Sei felice di essere ancora vivo? Peter: Ciao Andrea, sto bene, grazie! Sono felice di essere ancora vivo e di poter presentare il nostro album, I.
Barry: Più seriamente, cosa pensi di questa fantomatica profezia e dell’allarmismo che si è creato? Peter: Non ne sono sicuro, ma sono stato ad una mostra sulla cultura Maya alcuni anni fa e so che il loro calendario include diverse ere. Pertanto potremmo semplicemente esser passati da un’era all’altra.
Barry: Ora parliamo di cose più interessanti: come mai tu e Rolf avete deciso di formare questa nuova band? Peter: Nel 2009 ho registrato un album per mio conto per la EMI Production Music. Ho chiesto a Rock ‘n’ Rolf di cantare su una traccia di esso e scrivere anche i testi. Conoscevo già Rolf dal momento che faccio parte dei Running Wild dal 2005. La canzone si intitolava Burning Wheels. Successivamente la canzone è apparsa in rete ed i fan da tutto il mondo l’hanno apprezzata molto. Pertanto noi e la EMI abbiamo deciso di fare altri cinque brani. Abbiamo mostrato i demo delle canzoni alla nostra label SPV/Steamhammer, dopodiché abbiamo deciso di fare un album intero.
Barry: Ho ascoltato alcune canzoni dal vostro album di debutto; l’impressione che ho avuto è che abbiate provato a suonare una sorta di mix fra heavy metal di stampo classico ed un sound più moderno, con qualche influenza degli anni 70. Come mai avete scelto questo particolare approccio e come avete lavorato per scrivere i brani di questo album? Peter: Rolf ed io abbiamo provato a mescolare stili musicali con cui siamo cresciuti e che ci suonano familiari, cioè i grandi nomi del rock e del metal degli anni 70, 80 e 90. La produzione ed il modo di suonare, invece, sono incentrati su uno stile più contemporaneo. Le radici musicali di Rolf risiedono in band come Kiss, Thin Lizzy e AC/DC; come le mie, con l’aggiunta di un po’ di piccante attitudine blues-rock. Ci sono anche artisti più moderni da menzionare come Foo Fighters, Green Day, Audioslave o Alter Bridge. Ascoltiamo un sacco di musica e questo è il risultato. Rolf ed io abbiamo scritto le canzoni assieme. Molte delle registrazioni sono state fatte nel mio studio; Rolf ha registrato chitarre e basso nel suo. In generale, Rolf ha prodotto la maggior parte di riff ispirati da blues e rock ‘n’ roll, mentre io ho avuto le idee principali per le canzoni – diciamo così – metal.
Barry: C’è una materia precisa che lega i testi dell’album? Peter: Alcuni testi riguardano ragazze, motori e ballare con se stessi, ahah! Ma altri comportano argomenti più seri come On A Blind Flight, su una società ignara del futuro spento verso cui si sta dirigendo, e Nameless Heroes, riguardo le persone che perdono la vita per i propri ideale o per proteggere coloro che amano, senza che nessuno li conosca.
Barry: Ho apprezzato particolarmente Badland Blues. Come è nata e quali artisti vi hanno ispirato a comporla? In alcuni tratti ho avuto l’impressione di ascoltare una sorta di versione heavy metal di Bruce Springsteen, sei d’accordo? Peter: Sì, sono d’accordo! Rolf se n’è uscito con il riff e l’idea di un uomo solo nel deserto…che sogna una birra ghiacciata. Una scena da road movie, ahah! Io ho aggiunto alcuni riff di chitarra slide. E’ venuta bene.
Barry: Ho l’impressione che Shadowmaker, l’ultimo album dei Running Wild, sia stato un primo tentativo di suonare questo miscuglio di sound. Pensi che possa essere il trait d’union fra il vostro passato musicale ed il vostro presente (e futuro)? Peter: Shadowmaker -così come i Running Wild in generale– è un progetto di Rolf. Lui scrive le canzoni e prende le decisioni. I Giant X sono guidati da entrambi, col sottoscritto in qualità anche di produttore, ingegnere del suono e addetto al mixaggio. Tuttavia, essendo io stato coinvolto nella produzione di Shadowmaker, è possibile che alcune mie influenze siano penetrate anche lì.
Barry: Pensate che i fan dei Running Wild apprezzeranno il vostro nuovo sound o state provando a raggiungere una platea più ampia? Peter: Lo spero! Spero anche che apprezzino la splendida prestazione vocale di Rolf su questa più ampia gamma e varietà di stili musicali. Voglio dire, non avremmo potuto fare questo tipo di canzoni con i Running Wild, perché lo stile della band è ben definito.
Barry: So che hai lavorato con Patti Russo, la vocalist femminile di Meat Loaf; come ci si sente a lavorare con persone che hanno un differente background musicale? E’ un’esperienza impegnativa? Peter: Ahah! E’ stato anni fa. La ricordo come una persona molto professionale. E’ capace di produrre una perfetta registrazione vocale al primo colpo. Ho avuto il piacere di lavorare con molte persone di fama nazionale ed internazionale. Il mio obiettivo è fare buona musica, con la miglior performance, la miglior composizione e la miglior produzione possibili. Sono sempre alla ricerca del motivo più coinvolgente e convincente possibile, il ritornello che chiunque vuole sentire ancora una volta!
Barry: In base alla precedente domanda, mi piacerebbe sapere quali sono le tue principali influenze come musicista. Peter: Quando ho cominciato, volevo essere un guitar hero. Nella città in cui sono cresciuto c’era una famosa band chiamata Scorpions, con Uli Roth e Michael Schenker come chitarristi. A scuola tutti miravano a quel tipo di fama, io volevo essere il migliore e provavo fino a farmi sanguinare le dita, ahah! Ascoltavo tutti i principali chitarristi rock dell’epoca e li suonavo, pertanto il mio primo lavoro è stato un album metal strumentale. Successivamente mi sono interessato alla produzione, alla composizione e così via. Ho deciso di vivere facendo musica. Ho iniziato a scrivere e produrre musica pop ed è andata abbastanza bene. Nel 2005 Rolf mi ha contattato per unirmi ai Running Wild.
Barry: Promuoverete I con un tour? Peter: Non abbiamo ancora piani. Finché ci si diverte, tutto è possibile. Vediamo dove possono portarci i Giant X.
Barry: L’intervista è finita, grazie per il tuo tempo. Vuoi dare qualcos’altro ai metallari italiani? Peter: Spero sinceramente che apprezziate il nostro album. Ci siamo divertiti molto nel realizzarlo e ci auguriamo che voi vi divertiate altrettanto nell’ascoltarlo! Stay tuned! Peace!
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
2
|
Non credo che i Running smettano di pubblicare album, ma sicuramente è meglio se si riservano questo genere di influenze per il nuovo progetto...anche perché la vena di ispirazione è stata palesemente migliore qui che in Shadowmaker  |
|
|
|
|
|
|
1
|
Chissà che questa nuova band non sancisca la fine definitiva per i Running Wild. Certo è che se questa è la musica che Rolf vuole suonare, allora è meglio che la faccia qui piuttosto che nei Running Wild. |
|
|
|
|
|
|
|
RECENSIONI |
 |
|
|
|
ARTICOLI |
 |
|
|
|
|
|
|
|