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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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ANTROPOFAGUS + UNBIRTH + DEVANGELIC + BLOODTRUTH + TO FEED OF FLESH - Blue Rose Saloon, Bresso (MI) - 20/09/14
23/09/2014 (3274 letture)
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Dopo aver macinato migliaia di chilometri e aver suonato in una quantità di paesi, il Brutality Over Europe Tour ha celebrato la sua degna conclusione al Blue Rose Saloon di Bresso. Questa mefistofelica serata ha visto cinque grandi band italiane death metal perpetrare una vera strage nel piccolo ma gremito locale. Giunto sul posto circa un'ora prima dell'inizio dell'evento ho avuto occasione di gustarmi un po' l'atmosfera che si era creata: alimentato dal legame di band che hanno viaggiato in lungo ed in largo condividendo palchi, divertimento e qualche imprevisto il clima era molto amichevole ed allegro. Le band e i fan irriducibili presenti già da prima dell'inizio dei concerti ridevano e scherzavano assieme e tutti i musicisti sono stati disponibili ad un saluto, una chiacchierata, un autografo od una fotografia, sia prima che dopo aver suonato. Tra una piacevolissima conversazione con Riccardo, bassista dei Bloodtruth, una visita ai banchetti del merch ed un saluto a Paolo Rossi dei Fleshgod Apocalypse, presente in veste di driver della succitata formazione di Perugia, il tempo è volato ed i To Feed of Flesh hanno dato inizio alla devastazione.
TO FEED OF FLESH Il quartetto di Milano ha proposto la propria scaletta di brutal death metal a cavallo tra lo slam e le accezioni più moderne del genere, incentrata su brani provenienti dal recente EP Si Vis Pacem, Para Bellum. Subito è stato possibile notare la bontà dei suoni: il muro di suono creato vantava discrete proporzioni ed induceva ad un bel po' di sano headbanging. Sicuramente ha contribuito la natura dei pezzi dei nostri, molto diretti e con pochissimi orpelli ultra-tecnici, perfetti per sprigionare tutto il loro potenziale in sede live. Molto bravi il frontman Roberto e il chitarrista Fabio a scaldare il pubblico, che si è dimostrato partecipe anche se non ancora troppo numeroso. Il cantante si è anche gettato tra gli astanti scatenando un po' di sano movimento. Nonostante la resa sonora complessivamente buona si poteva obiettare riguardo al suono della batteria di Federico, un po' piatto ed eccessivamente pronunciato per quanto riguarda la cassa. Cionostante, il batterista ha spinto moltissimo trascinando con sé tutta la formazione in una maniera impressionante, specie se consideriamo la giovanissima età del musicista che ha appena diciotto anni. Highlight dell'esibizione l'esecuzione del brano Swamp of Broken Souls, probabilmente il più riuscito dell'EP, con il quale la band si è congedata, soddisfatta di aver inaugurato quella che si prospettava essere una magnifica data.
BLOODTRUTH Un breve sound check ed è salita sul palco la formazione brutal che fa dell'anti-clericalità il proprio marchio di fabbrica. Forti dell'album di debutto, Obedience, da pochissimo uscito in Europa, i ragazzi hanno proposto una riproposizione quasi integrale dello stesso suscitando un'eccellente reazione da parte del pubblico. Dopo la intro ad effetto siamo stati assaliti da un bombardamento di riff malevoli di scuola Hour of Penance, eppure dotati di una propria caratura personale: Stefano, un maestro dei riff, ha adoperato due chitarre differenti nel corso dell'esibizione, una dal suono più massiccio ed in grado di colpire più duro, mentre la seconda aveva un tone di altro spessore che conferiva a determinati pezzi un'atmosfera molto oscura. Dal punto di vista strettamente tecnico i quattro non hanno fatto prigionieri: Giacomo è stato eccellente per precisione e impatto, dando un'impronta aggressiva a pattern di batteria piuttosto tecnici ed intricati; Luigi si è dimostrato roccioso nel growling e davvero potentissimo negli occasionali scream; Riccardo ha provato ottime qualità tecniche (particolarmente evidenti nella title track dell'album eseguita in chiusura) ed un suono molto pieno che non lasciava alcun buco nemmeno quando Stefano si dedicava all'esecuzione dei propri assoli. Pezzo forte della scaletta è stato Foresworn, canzone di cui è stato pubblicato un lyric video che è stata molto coinvolgente e cantata da alcuni membri del pubblico, come il sottoscritto. Insomma, i Bloodtruth hanno veramente convinto!
SETLIST BLOODTRUTH Subvenite Surrounded by Blind Bigots Suppurating of Deception Summoning the Heretics Foresworn Throes of Death Coerced to Serve March of the Fools Obedience
DEVANGELIC Terza band a calcare il palco del Blue Rose, immaginavo di Devangelic come uno dei gruppi più devastanti della serata, grazie al loro brutal death metal putridissimo (non a caso alla voce c'è Paolo dei Putridity), impregnato di gore e blasfemia. Beh, dico solo che nonostante le alte aspettative, la formazione ha fatto anche meglio e mi ha letteralmente pettinato con la propria carica di sonore mazzate, non solo per merito dei suoni massicci al punto giusto, ma anche per l'enfasi e la presenza scenica dei membri. Avevo avuto già occasione di vedere Mario suonare con i suoi Vulvectomy, e anche questa volta il chitarrista ha dimostrato di saper tenere il palco in maniera ottimale, enfatizzando ogni devastante slam e tutti i riff più spaccacollo con un headbanging da premio Oscar. Molto bravo anche Damiano, che sul palco ha la curiosa ma molto efficace abitudine di accovacciarsi in concomitanza di sezioni particolarmente detonanti (avrei preferito un basso ancora più presente e titanico, ma data la possenza del tone di chitarra anche quello che abbiamo potuto sentire andava più che bene). Alessandro faceva letteralmente paura per l'intensità dei blast e dei fill (che mi sono sembrati addirittura più variegati ed interessanti che su disco), mentre una palma d'oro va a Paolo per la profondità della propria voce gutturale e soprattutto per la forza e l'impatto dietro alla medesima. Diversi cantanti riescono, in studio, a risultare una vera e propria "fogna umana" (in senso buono, naturalmente), ma pochi sono in grado di rendere il tutto dal vivo con una tale potenza. La scaletta, totalmente basata sull'album Resurrection Denied, ha fatto il suo corso rimanendo qualitativamente omogenea e costellata di passaggi di schiacciante brutalità. Massacranti!
UNBIRTH Ai modenesi, ospiti della serata, è spettato l'onore di precedere gli headliner dell'evento. Unica band tra le altre partecipanti ad avvalersi dell'assalto combinato di due chitarristi, gli Unbirth hanno sfoderato il proprio brutal molto tecnico. Da questo punto di vista i brani della formazione sono risultati senza dubbio i più complessi e, ciononostante, sono stati eseguiti con elevata precisione dai componenti. Per quanto la band abbia continuato l'ottima tendenza della serata dei suoni all'altezza, ho constatato con dispiacere un volume troppo basso per la chitarra solista, evidenziato appunto in occasione degli assoli che andavano sfortunatamente un po' a perdersi. Le canzoni tratte da Deracinated Celestial Oligarchy hanno avuto un ottimo tiro, anche se per propria natura l'intensità dal vivo era forse inferiore a quella dei pezzi dei Devangelic immediatamente precedenti, ma si tratta di una piccolezza senza importanza. Grande sorpresa per il sottoscritto è stata l'esecuzione di una cover dei mitici Pyaemia, Gorging on Mucus and Bile tratta dal classico Cerebral Cereal: una scelta ottima, in linea con la proposta musicale dei nostri e che non ha mancato di fare felici i grandi appassionati presenti. Tutto sommato, un'altra ottima esibizione! Una volta conclusasi, è stato il momento del soundcheck degli headliner, i grandi Antropofagus .
ANTROPOFAGUS Ho già apprezzato i fantastici Antropofagus dal vivo in occasione del Bleeding Ears Deathfest dello scorso anno. Questa volta, tuttavia, i quattro sono risultati complessivamente addirittura migliori dell'ultima volta, regalando senza ombra di dubbio il concerto più devastante della serata (e non è poco vista l'eccellenza delle band precedenti)! La maggioranza della setlist era basata, prevedibilmente, su Architecture of Lust, mentre tre sono stati i pezzi tratti dal primo, immortale No Waste of Flesh. Francesco è indiscutibile, una leggenda del death nostrano, con una presenza dal vivo che fa spavento: anche lui è riuscito a non fare rimpiangere nemmeno per un istante la mancanza di una seconda chitarra, tale è l'intensità con cui suonava. Jacopo, che suonando io il basso ho osservato con particolare attenzione, è una belva in velocità e pienezza e mi ha lasciato particolarmente stupito in concomitanza di certi velocissimi passaggi eseguiti a due dita. Davide è il solito robot, un commando umano che ormai nel genere ha pochissimi rivali: sono fermamente convinto che non perdesse sudore, per il caldo, ma olio lubrificante. La sua esibizione è stata chirurgicamente eccellente, come di consueto (sbaglia qualche volta, altrimenti a scrivere i report ci si annoia!). Mi ha positivamente colpito Tya al microfono, davvero molto convincente e dotato di tiro e potenza, ben più dell'ultima volta che ho visto la formazione dal vivo (nella quale aveva comunque cantato in maniera buona)! L'interazione ed il divertimento di pubblico e band non sono mai mancate ed il tutto è culminato in una follia generale durante l'esecuzione di Demise of the Carnal Principle, quando quasi tutto il Blue Rose è salito sul palco assieme alla band (c'era serio pericolo di strabordare) e diversi musicisti impavidi si sono divertiti a smontare i piatti a Davide durante l'esecuzione del finale. Considerando che se la bacchetta li avesse colpiti sarebbero certamente morti sul colpo, si tratta di un atto eroico degno di essere ricordato.
SETLIST ANTROPOFAGUS Architecture of Lust Eternity to Devour The Lament Configuration Recollection of Human Habits Sadistic Illusive Puritanism Sanguinis Bestiae Solium Loving You in Decay Thick Putrifaction Stink Demise of the Carnal Principle
E così, tra divertimento ed un pizzico di follia si è conclusa una data realmente stupenda, in cui il confine tra musicisti e fan era davvero nullo e dove si respirava passione per un genere che in Italia è tutt'altro che in cattiva salute. Supportate il metal italiano andando a questi concerti: farete bene alla nostra musica e vi divertirete un sacco!
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2
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Serata veramente bella! |
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1
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Presente, bellissima serata. I migliori per me sono stati Bloodtruth e Antropofagus (banchetti merchandising visitati con successo per entrambe le band). Ma oltre al semplice elemento musicale, ho apprezzato l'atmosfera generale della serata. La scena brutal death italiana è probabilmente la più viva e valida al mondo, in questo momento. |
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