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ALICE COOPER + MICHAEL MONROE - Alcatraz Club, Milano (MI), 29/06/2022
08/07/2022 (1012 letture)
Accoppiata azzeccata che ha visto due artisti cruciali nella storia dell’hard rock dividersi il palco, da buoni amici. Alice Cooper e Michael Monroe hanno così infiammato lo stage dell’Alcatraz, dando luogo a una serata veramente speciale e, per certi versi, inaspettata. Vediamo perché.

MICHAEL MONROE
Sorprendente è il primo aggettivo che mi sovviene ripercorrendo l’esibizione di questo artista, che può vantare un curriculum di tutto rispetto, essendo stato membro fondatore di quegli Hanoi Rocks di fondamentale importanza nello sviluppo della corrente più melodica dell’hard rock, fino ad arrivare allo sleaze metal e le cui tristi vicende (la morte del bassista Razzle Dingley avvenuta nel 1984) son state riportate alla memoria per via del fortunato film The Dirt del 2019 sulla carriera dei Mötley Crüe. Successivamente intraprende una lunga carriera solista con collaborazioni con artisti del calibro di Guns N’ Roses.
Di origini finlandesi, polistrumentista (padroneggia sassofono e armonica, che imbraccia durante lo spettacolo), rispetto al suo simil-coetaneo Vince Neil si presenta in strepitosa forma fisica, esile, dalla chioma platinata, munito di ventaglio rosso (che, unitamente ad altri, non mancherà di scaraventare sul pubblico!) e look glamour coerente coi sui trascorsi musicali. L’inizio è scoppiettante con One Man Gang tratta dall’omonimo album del 2019. Si prosegue sulla stessa linea con I Live Too Fast To Die Young, di fresca pubblicazione, pezzi ben calibrati che fanno risaltare le qualità per le quali quest’uomo ha incantato intere schiere di glamster per decenni. Gran parte della scaletta verte sulle ultime produzioni ma c’è spazio anche per una un pezzo dei Demolition 23, band di stampo punk da lui fondata nel 1993, due chicche degli Hanoi Rocks, vale a dire le travolgenti Malibu Beach Nightmare e Motorvatin' ed una cover, Up Around the Bend, dei Creedence Clearwater Revival.
Monroe, classe ’62, è da tantissimi anni nelle scene, sa il fatto suo e padroneggia il palco, sul quale scorrazza, scalcia e si arrampica sulle casse con una vitalità a tratti impressionante, possiede realmente una carica da far impallidire musicisti con un terzo dei suoi anni!
Carisma e cotanto vigore hanno inevitabilmente trascinato il pubblico in un vortice senza fine di emozioni, strepitio e sudore, il biondissimo singer è riuscito realmente a coinvolgere il pubblico oltre ogni più rosea aspettativa ed è perciò stato acclamato a più riprese, perfino a termine del concerto. Menzione d’onore anche per la sezione ritmica, precisa come un orologio svizzero con particolar riguardo all’energico batterista.

SETLIST MICHAEL MONROE
1. One Man Gang
2. I Live Too Fast to Die Young
3. Last Train to Tokyo
4. Murder the Summer of Love
5. Trick of the Wrist
6. '78
7. Ballad of the Lower East Side
8. Nothin's Alright (Demolition 23)
9. Malibu Beach Nightmare (Hanoi Rocks)
10. Motorvatin' (Hanoi Rocks)
11. Up Around the Bend (Creedence Clearwater Revival cover)
12. Dead, Jail or Rock 'n' Roll


ALICE COOPER
Operai con pettorina e caschetto a mo’ di lavori sulla A1 preparano il palco per uno dei più longevi, iconici ed ineffabili zii del rock’n’roll! Con indosso una casacca targata Hollywood Vampires (gran supergruppo da lui capitanato ndr) ecco quindi calcare il palco il Dr. Alice Cooper, personaggio a tratti controverso che, con una carriera cinquantennale intrisa di look e scenografie estreme che gli hanno valso il titolo di “Padrino dello shock rock”, ha lasciato un segno indelebile in quella branca del rock/metal che pone particolare enfasi all’impatto visivo ed i cui principali esponenti, da King Diamond fino ad arrivare a Marylin Manson, non hanno mai fatto mistero di esserne fortemente influenzati.
Lasciato da qualche anno il boa constrictor a casa, per buona pace dei più deboli di cuore, lo stage verrà via via adornato con le consuete diavolerie divenute marchio di fabbrica dei suoi spettacoli: scheletri di ogni foggia, tetri lampadari che non avrebbero sfigurato in Casa Addams, la ghigliottina, la camicia di forza… a tutto questo si uniscono macabri costumi e makeup ma soprattutto una scaletta killer, pièce ultra collaudata che erge ogni singolo show a classico del genere. Volendo cercare parallelismi con altre forme d’arte, qual è il cinema, potremmo dire che un suo show è come guardare Altrimenti ci arrabbiamo o Lo chiamavano Trinità…, opere immortali che, pur conoscendone a memoria ogni singola battuta, non ci si stanca mai di rivedere. Come, perciò, non considerare un concerto di Alice Cooper se non una garanzia? Ormai gli artisti di questo calibro si contano sulla punta delle dita ed è perciò che ogni suo show, ognuno dei quali per ragioni anagrafiche potrebbe essere tra gli ultimi, è da considerarsi un must assoluto.
Formazione a tre chitarre tra le quali giganteggia la bravissima Nita Strauss che, rispetto alla collega Orianthi Panagaris di piglio maggiormente blues, padroneggia con disarmante disinvoltura tutte le principali tecniche del moderno chitarrismo rock (legato, tapping, armonici artificiali, leva vibrato…), che vengono sfoggiate sul suo arsenale di asce marchiate Ibanez, e si destreggia a pieno agio sul palco lasciando letteralmente di stucco sia i colleghi sul palco che i presenti.
Lo show si apre con Feed My Frankestein, tratta dal fortunato Hey Stoopid del ’91, e con un “antipasto” del genere la risposta del pubblico, già accalorato dalla strepitosa esibizione di Michael Monroe, non poteva che essere entusiastica quanto affettuosa, e tale sarebbe rimasta dall’inizio alla fine della serata. La scaletta va avanti ricomprendendo classici senza tempo, eseguiti con maestria ed un Alice Cooper per l’ennesima volta scaltro mattatore, il quale, a discapito delle 74 primavere, possiede a tutt’oggi un’ugola di tutto rispetto e si districa senza alcuna titubanza tra scenografie d’impatto e le paludi della sua miglior produzione artistica.
Mr. Cooper è un irriducibile guerriero, non mostra segni di cedimento e non si arrende, tanto da aver dato recentemente alle stampe quel Detroit Stories da cui è tratta la settima canzone della scaletta, Go Man Go. Viste le premesse il concerto si rivela appassionante, mirabile sfoggio di eterea classe e si chiude con l’inno generazionale di School’s Out, che ingloba un medley di Another Brick in the Wall pt.2 dei Pink Floyd e vede tornare sul palco Michael Monroe a duettare con zio Alice, degnissima conclusione di una serata che ha ampiamente ripagato le attese.

SETLIST ALICE COOPER
1. Feed My Frankenstein
2. No More Mr. Nice Guy
3. Bed of Nails
4. Hey Stoopid
5. Fallen in Love
6. Be My Lover
7. Go Man Go
8. Under My Wheels
9. He's Back (The Man Behind the Mask)
10. Go to Hell
11. I'm Eighteen
12. Poison
13. Billion Dollar Babies
14. Guitar Solo (Nita Strauss)
15. Roses on White Lace
16. My Stars
17. Devil's Food (versione strumentale)
18. Black Widow (Jam)
19. Steven
20. Dead Babies
21. I Love the Dead
22. Escape
23. Teenage Frankenstein

---- Encore ----

24. School's Out (con special guest Michael Monroe)



Galilee
Sabato 23 Luglio 2022, 17.06.13
9
Hai fatto bene.
Testamatta ride
Venerdì 22 Luglio 2022, 20.41.13
8
Area: se non ne sai niente non puoi rosicare per non esserci andato. Scusa Galilee se mi son preso la libertà 😁🍻
Area
Venerdì 22 Luglio 2022, 13.01.28
7
@Galilee, perdonami ma non l'ho capita
Galilee
Giovedì 21 Luglio 2022, 19.39.28
6
Meglio non saperlo.....ti eviti la modalità castoro.
Area
Giovedì 21 Luglio 2022, 14.39.16
5
Io non sapevo niente di questo live.... beh spettacolare. Entrambi hanno fatto quasi tutti i pezzi dei loro dischi che amo (di Monroe mi piace solo Not Fakin it)
Galilee
Martedì 19 Luglio 2022, 18.19.41
4
Un'altro concerto spettacolare che mi sono perso, e vabbè...
Aceshigh
Martedì 19 Luglio 2022, 12.12.56
3
Volevo andare ma…. Poi mi sono beccato una settimana di isolamento 😒 se guardo la setlist… bocca mia taci.
Tino
Martedì 19 Luglio 2022, 8.00.12
2
Fosse venuto a Bologna me lo sarei visto volentieri, ma purtroppo i treni fermano spesso a Milano. Tra l'altro l'ultima occasione di vedere la bella e brava nita
Evil never dies
Lunedì 18 Luglio 2022, 18.02.42
1
Grande artista
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Alcatraz Club, Milano (MI), 29/06/2022
 
 
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