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Carcass - Reek of Putrefaction
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Impreco qualcosa di troppo leggero per la mia rabbia, ma di più non mi è dato. Lascio alle spalle l’ospedale, le troppe visite, le anamnesi, gli esami, i risultati medici e tutto quanto. Basta. Sono stanca. Ficco tutto dentro lo zainetto e tiro fuori l’ipod . Qualcosa che mi sbatta via, senza scampo, oltre il merdoso odore di disinfettante che mi si appiccica addosso. Voglio schiacciare play e poter dire "ok sono spacciata". The Wake of Magellan – Savatage. Naaah troppo "viaggiosi" e molli. Pantera? Troppo incazzosi per il momento. Iron? Troppo facili. Primi Sepultura? Ni. Ma non mi rapiscono via. Devo spingermi oltre. Allora mi vengono in mente i Carcass. Il più grezzo, stomachevole, lavoro dei Carcass. Reek of Putrefaction. Spero solo non sia profetico.
Play. Mi basta qualche secondo. Me lo ricordavo esattamente così. Insano. Marcio. Alienato. Mi lascio depredare ogni preoccupazione, timore, affanno. Penso solo ai Carcass. A questo loro esordio rivoltante. Considero l’idea di una mia possibile, ipotetica recensione e mi dico che forse dovrei partire da un po’ di storia. Sì, ok. Carcass, gruppo britannico grind anni ’80, album pubblicato nel 1988… sì dai, qualcosa la ricordo ancora. Ma quei suoni randellati nelle orecchie mi istigherebbero a lasciare ben presto la parte storica, costringendo ad addentrarmi in quella massa sonora – compatta e fangosa – che è il loro stile. Inizierei senza mezzi termini a dire che sì, cazzo, quest’album fa schifo. È ributtante, disgustoso, indigesto. In due parole? Perfettamente grind. E io amo il grind. Forse passerei interminabili minuti a cercare di isolare le partizioni strumentali. Ma come si fa? È un album massiccio, denso, paludoso. Un pantano inscindibile di suoni guasti, insozzati. Dio, quanto mi piace. Avanti, ci proverei lo stesso. Farei un rapido volo panoramico al sound. Prenderei solo qualche appunto che svilupperei con calma. Muro sonoro brutale – sporco – caotico – 33 minuti di vecchia scuola visceralmente grind – scioccante – struttura sonora soda e polposa – soffoca i timpani – afoso. Bene. Detto questo concentrerei le mie attenzioni sulle corde. Suoni sfrangiati su un manico viola-aceto. I riff – dalle stringhe bassissime e stracompresse – suonano incrostati e disordinati. Eppure ti si agganciano in testa con sorprendente orecchiabilità, tiranneggiando la whammy tra suoni lenti-striscianti e tremoli veloci-aggressivi. Gli assoli, compendio di acute distorsioni, affaticano l’intero ascolto. Le modulazioni di Steer vengono assorbite quasi totalmente dalla dimensione insalubre delle liriche. Chitarre, quindi, snaturate e deformate, in perfetto abitino grind. Passerei al basso. Piombo. Ecco a cosa penserei semmai dovessi scrivere qualcosa sul basso del Reek of Putrefaction. Piombo. Che ammala l’intero vano sonoro con un lavoro melmoso e appiccicoso. Piombo. Sì, sarebbe la parola corretta. Batteria. Owen confeziona un buon prodotto su quelle pelli consumate e tirate (e mi sarei calata nel lontano ’88 per potermi sbilanciare così). Blastbeat fulminanti e frenetici. Solcano l’udito tra carichi magmatici quasi doomish e mitragliate secche quasi accecanti.
Se dovessi scrivere la recensione forse mi fermerei qualche istante in più sugli strumenti. La voce. Le voci. Da sturbo. È vero. Da un primo ascolto ne risulterebbe una bitumata di ipergrowlish addensato e fitto. Ma basterebbe una seconda passata: i tre mixano le diverse timbriche incatenando i principali registri: profondo gutturale, perfetto sulle basse frequenze – Steer –; growl medio calibro – Walker – ; e highrange growl – Jeff. Arriverei in ultima battuta a parlare della produzione. Magari la sposterei all’inizio, non so. La produzione è una zozzeria. Un’infamia per questo piece of master grind. Pessima. I bassi coprono ogni cosa, il master volume cambia circa a metà release. Ripugnante. (Mi farei prendere la mano e andrei giù più duretta). Già non si tratta di un album da “sottofondo lounge in macchina mentre limoni la tipa”, se poi arriva una produzione da registrazione nel sottoscala con le confezioni di uova alle pareti siamo a posto. Uno schifo che sputtana un lavoro grind ben fatto e godibilissimo. Forse la seconda metà album gioca un suono un po’ meno rudimentale e rozzo, ma tant’è. La produzione è incompetente. Raffazzonata. Ignorante. Sì che avevo già avuto a che fare con produzioni improponibili e indegne. Ma una vergogna simile certo non mi era mai capitata. Quest’album suona proprio di merda. Tanto sarebbero solo appunti, no? Chi li leggerebbe? E allora sì, quest’album suona proprio di merda. Un peccato, perché il grind, questo primo grind dei lontani e nostalgici anni ’80, è la pura essenza dell’esasperazione della musica estrema, nella sua forma più integra. L’ipod si spegne, album finito. Mi ritrovo lo zaino carico di referti medici, le orecchie ricolme di grind schietto e ancora illibato.
Non so come andrà il prossimo ciclo di cure, non so se scriverò mai una recensione sul Reek of Putrefaction, ma di certo so che quest’album nel suo essere così destabilizzante ha firmato la nascita del grind, senza inutili passaggi di consegne. E dopo il Reek? La maggior parte furono solo sterili “bla bla bla”. Proprio come i risultati di esami medici.
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Un cadavere in avanzatissimo stato di decomposizione. Questo è in sintesi \"Reek Of Putrefaction\". Un CAPOLAVORO pionieristico di grind degenerato, malatissimo, purulento e marcio fino al midollo, una sinfonia di putridume sonoro che all\'epoca uno uno scossone non da poco. Certo, la produzione è quel che è, i Carcass stessi la ripudiano, ma alla fine quel sono sporco e sudicio riesce a donare al disco ancora di più quell\'aura malata e mortifera. Io anche per questa \"produzione sbagliata\" lo amo all\'infinito! Ventidue brani di grind cadaverico e marcescente che ti rapisce totalmente. Se si è adoratori incalliti di death metal, i primi Carcass sono un passaggio OBBLIGATO, la magia fetida che emana questo lavoro farà da scuola per tutto il goregrind venuto negli anni novanta in poi. Un classico che ancora oggi fa la sua figura. Monolite di morte!! |
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No, no, Bill Steer ha bollato il produttore di quest'album come un incompetente. Questo significa che il suono di questa schifezza di disco non doveva essere così merdoso, avevano ben in mente qualcos" altro, di decisamente migliore. |
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forse è unico e torbido proprio per la produzione io credo anche fatta appositamente, fà proprio schifo ma io sono un sadico e lo ascolto  |
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Vorrei rispondere al commento n.53. I primi album death, grind, sono registrati da cani, perché non avevano la più pallida idea di come andavano registrati. Per la maggior parte della gente, il risultato finale è una schifezza, per altri è una figata. Di sicuro la produzione grezza aiuta a fare capire lo spirito pionierisco dei primi dischi di metal estremo. E per come la penso io, li rende più "affascinanti". |
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D'accordo con il primo commento! Voto 90. |
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Mi correggo: era compreso con SOS!!! |
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Era compreso con ROP... mio Dio che schifezza, che fogna!!! Ma chi era il produttore? Si rendevano conto dei suoni? Eppure Steer aveva già esperienza di recording con i Napalm Death, che cacchio hanno combinato? Non ho mai ascoltato una cagata come questa in vita mia!!! |
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Il marciume fattosi musica. Concordo sulla produzione: si sarebbe potuto fare qualcosa di più (ma non troppo, il grind non può essere "lindo"). Ad ogni modo questo rimane un album fondamentale. Putrido, degenerato, depravato, purulento, marcescente.... insomma: Carcass! Voto 80 |
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A mio parere la produzione riesce a donare un atmosfera malata che sta bene con i temi trattati. Per il resto ottimo album 87/100 |
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L'essenza del Grind, qualcosa che si avvicina pericolosamente al concetto di anti musica. Ma in questo campo è uscito qualche cosa di ancora più vicino al concetto di cui parlavo prima. Discreta sezione di percussioni, distorsioni particolari ma gradevoli. 80\100 |
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Uuuuuh che disco marcio. La prima volta che lo ho ascoltato era l'anno scorso (avevo 13 anni) e sentivo la sua puzza di sporco da 20 km di distanza. Però caspita, il disco MI PIACE UN BOTTO! Il songwriting non è affatto male, tracce come Genital Grinder rimangono nella storia! Peccato per la produzione marcia, lezza, sporca e lurida che non riesce a togliere quello che i Carcass volevano esprimere: putridume. Voto: 70 |
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Mi spiace, ma il disco ha nella produzione infame e schifosa proprio il suo lurido punto di forza. Non avrebbe avuto senso un suono alla Coroner o alla Obituary per un disco così così sconvolto, marcio e spasmodico. Infatti la produzione migliorata di Symphonies rimane comunque un qualcosa di caratteristico ed ultra sporco a sua volta, anche se decisamente meglio di questo. Nei Carcass dei primi tre dischi ho sempre adorati il flusso vulcanico delle chitarre impastate con il basso. Drammaticamente si è persa questa potenza successivamente, per non essere mai più recuperata adeguatamente (tantomeno con la reunion). |
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Non si può dare un voto cosi basso ad un disco del genere. Significa proprio non capirne il significato. Il disco suona come dovrebbe, non di merda. Suonasse diversamente, allora si, suonerebbe di merda. |
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Questo disco è melma e fango...e mi piace dannatamente. |
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Diego, ovvio ma se un disco l'hai assimilato nel corso degli anni e lo ascolti sull'ipod non è grave ci mancherebbe, hai comunque la percezione di come suona su cd o vinile datati e quindi noti comunque la differenza con l'mp3, sulla produzione si ormai quel punto è stato ampiamente sviscerato  |
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Beh però ragazzi considerate anche la comodità dell'ipod: io personalmente quando ho recensito Harmony Corruption me lo sono risentito lì, però avrò avuto centinaia di ascolti dal vinile e dal cd, insomma ero da anni sotto con gli ascolti, cosa che credo che anche Ilaria abbia nella sua storia Sulla questione produzione ricordo che ne avevamo già discusso con Undercover e personalmente rimango del parere che una roba meno confusionaria tipo symphonies of sickness sarebbe stato l'ideale, ma il fascino di questo disco sta anche in questo effettivamente |
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Stai sicuro Undercover che Ingo si trasformerebbe immediatamente in Friden, tanto per dire una stupidata qualsiasi ahahha! Comprendo quello che dici. Guarda poco tempo fa ho comprato il cd 'Metal Church' perchè trovato a poco prezzo; ebbene ascoltarlo in auto ( funzione dall'acquisto ) su cd o in casa su vinile è tutt'altra cosa. D'altronde si chiamava già alta fedeltà. Così come i prodotti di oggi li compro soltanto, tranne pochi casi, in cd. |
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NON LO VOGLIO NEANCHE IMMAGINARE! Comunque intendevo che, e credo sia così, quando scrivi di certi lavori ancor più di quelli d'ultima uscita l'originale è d'obbligo, devi avere tutto il possibile fra le mani perché ti stai confrontando con la storia e sai già in partenza che riceverai critiche se il testo fosse ritenuto poco soddisfacente, vale per chiunque scriva, non è riferito a Ilaria, poi la visione artistica personale conta, ma fino a un certo punto, ci sono dettami e tipi di produzione che sono da tenere fortemente in considerazione proprio dal punto di vista "storico" dell'uscita, infatti sia questo che quello dei Morbid Angel, piaccia o meno il testo dello scritto hanno una valutazione che non sta né in cielo, né in terra, almeno per il sottoscritto. |
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ahahah magari i reati fossero questi, si esagera scherzando per fare un pò di giuris-prudenza musicale dai! Chissà come suona 'The Shining Pentagram' su Nuclear Blast! |
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Probabilmente è un reato ascoltare certi dischi sull'ipod se devi scriverci su  |
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Quoto Undercover all'1! ...come dicevo prima, la prospettica, ad ogiuno la sua. Sul vinile nell'88 era un'esperienza folle, qualcosa vicino a 'Macelleria ambulante di mezzanotte, sull'ipod non saprei Ilaria |
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Secondo me il voto è un po basso.. ok la produzione pero in fondo è anche questo il grindcore.. |
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# Electric: il che mi fa pensare che tu sia minorenne, vista la tua profonda conoscenza di come reagisce una quattordicenne in calore! anzi, il che "mi fa sperare.." |
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Caro Guerriero Elettrico se le recensioni di Irastrana non ti piaciono molto e ti senti molto irritato da esse, semplicemente non leggerle... no? E' così difficile? Il tuo commento presuppone che tu le legga sempre... perchè allora mi chiedo tu ti ostini a leggerle sempre, se ti irritano? Io personalmente le trovo sempre interessanti e piacevoli le recensioni di Irastrana...trovo che abbia sempre e comunque un suo stile, che a me piace sinceramente! Se non mi piacessero non le leggerei... E ' come la musica, in questo caso prendiamo l'album dei Carcass in questione, se l'album l'ascolto e non mi piace, basta, finita li, non lo ascolto... di certo non scriverò a Jeff Walker, dicendo che l'album è una merda e mi irrita! ... dall'altra parte lui cosa vuoi che mi risponda "e quindi?" ... E ti dirò di più non hai mosso neanche nessun tipo di "critica costruttiva"...del tipo se è irritante, come dovrebbe essere costruita una recensione secondo te per essere funzionante? Facile dire fa schifo se non si hanno idee alternative! ... |
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EW, sei con noi da anni... che bisogno c'è di insultare gratuitamente? Scrivi che la scrittura di Ilaria non ti piace e punto, liberissimo. E poi non è la prima volta che te ne esci con questa storia... basta dai... sembra una crociata ad personam... |
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Le recensioni di irastrana sono di un irritante allucinante. Sembrano i deliri di una quattordicenne in calore. |
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@ il leccese: sarei stata una perfetta segretaria... |
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irastrana pensa se come dottore ti capitasse ken owen..(p.s. disco della madonna) |
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disco mitico, votazione a parte molto del brutal\grind\gore e macellai cantanti parte da qui...personalmente preferisco di gran lunga il successivo, ma l'attacco di genital grinder è da tramandare ai posteri... |
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aspramente criticati all'epoca, anch'io non ci andavo matto, sono poi diventati dei pilastri del genere, anche perchè con gli anni sono maturati. ricordo ancora un loro concerto durante il tour di heartwork, supportati dai nostrani electrocution, da paura entrambe le bands. |
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grazie grazie, troppo gentile !!  |
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@Billrock santo subito. |
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ehm se devo essere sincero, irastrana, non li ho mai sentiti prima d ora!! inizialmente li ho scambiati per i fratelli Hanson con più capelli !! quindi booh, diciamo che a priori suona di merdissima eh eh eh !!  |
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Adoro questa band. Hanno un suono davvero marcio... nel senso buono del termine. Voto troppo basso comunque... |
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ma se sono buona come il pane caldo col burro la mattina... prima di fare inferocire me c'è un iter ben preciso da seguire: -farmi uno sfregio -quindi spiazzarmi -quindi deludermi -quindi semi-eliminarti dalla mia vita -quindi accettare le tue scuse -quindi riacquistare fiducia in te -reiterare nell'errore -quindi ripetizione punti 1-2-3 -quindi finalmente farmi inferocire. pf, come vedi ne hai di chilometri da macinare prima di farmi inferocire... vabbè, ma bando alle minchiate che scrivo, sei d'accordo con il mio "suona di merdissima?" |
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1 regola, mai contraddire una donna inferocita !!  |
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nulla da obbiettare !! anzi ! aprrovo !! eh ehe eh  |
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certo. di merda e di merdissima. due unità di misura precise e dettagliate sulla qualità del suono. |
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" suona di merdissima", mi mancava nel repertorio !!! ih ih ih  |
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@undercover: sai che c'è forse? che il disco suona di merdissima per tutta la prima metà, poi suona di merda e basta per la seconda. cazzo, fallo suonare o tutto di merdissima o tutto di merda, no? mi spiego un pochino? nella valutazione finale non ho potuto non considerare anche quest'aspetto... ci sta tutto il tuo discorso sul grind (che io amo) e sulla sporcizia dei suoni (che io amo) ma che almeno rimangano "stabili" per tutto il corso dell'album... non si tratta più di "sola" sporcizia, ma anche di coerenza, linearità, non so se mi spiego... |
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Si in effetti quella è molto buona rispetto a quella di "Reek" però a me "me piace"  |
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Ovvio Undercover, questi sono dischi che hanno nella "sporcizia" sonora il loro fascino, però se io dovessi pensare ad una produzione migliore per questo album penserei a quella di Symphonies Of Sickness, non andrei sicuramente a cercare quella di Heartwork  |
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Ragazzi ovvio che la produzione non sia il massimo ma su quello siam concordi tutti, il punto è che si parla di un periodo storico dove il grind era ancora tale, quindi questo tipo di sound era ed è per quanto mi riguarda manna dal cielo, c'è riuscireste a immagine uno "Scum" o un "Horrified" dei Repulsion visto che è stato tirato in causa prima con un lavoro dietro il banco mixer accurato e discretamente pulito? Perderebbero molto in quanto a essenza primordiale. |
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Ila! Finalmente i Carcass! C'ho messo una vita ad apprezzare questo disco, ma quando ci sono riuscito... sul discorso produzione vorrei sottolineare che poteva essere anche peggio: il disco venne inizialmente registrato da Mike Ivory, insultato su libretto per aver fatto un lavoro con i... piedi. Poi siccome il risultato faceva veramente schifo venne affidato a Paul Talbot che migliorò la situazione regalandoci Reek Of Putrefaction così come lo conosciamo. Nessuno dei Carcass nè Digby Pearson erano entusiasti della produzione, infatti con il successivo cercarono di migliorare. Questo per dire che ci sta la critica alla produzione, che poi fosse un lavoro unico per l'epoca è un altro paio di maniche |
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Giasse, capisco benissimo che in sede di recensione bisogna tenere conto di tutto, solo che a mio avviso il discorso produzione ha tolto più decimali del dovuto. Poco male eh...Tra l'altro suona così anche il dual disc del 2008 (o almeno io non noto grosse differenze), quindi credo che per la band il suono di questo disco vada bene così putrido e 'osceno', anche se io per primo mi sarei aspettato un suono migliore dalla ristampa (su Necroticism invece la differenza si sente). |
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@enry & Undercover: che una produzione siffatta (o "non" fatta ) ci "stia" in un disco dei Carcass datato '88 è palese, come è altrettanto evidente che presa di per sé è oscena . Senza arrivare ad essere plasticosa (tipo Nuclear), fosse stata un po' più decente credo avrebbe a mio avviso incrementato il risultato. Detto questo, anche se i Carcass piacciono (a tutti) anche così, ritengo che la pecca vada considerata nella sintesi numerica... |
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@Irastrana, mi spiace per la tua situazione di salute, ora più che mai comprendo che la vita è un "battito d'ali", anch'io seppur non personalmente sto passando un periodo nero e presenziando in strutture ospedaliere con costanza... auguro quindi sia a te che a @NickyDarell che tutto vada per il meglio. Tornando al disco, non comprendo il discorso produzione, sarà che io ho ascoltato quest'album che non ero ancora adolescente, sarà che sono abituato ad amare una sorta di "chaos" nel sound legato a quegli anni e a quello stile soprattutto, non riuscirei comunque a immaginarlo e godermelo con una pulita, anzi a me disgustano proprio le plastificazioni e l'asetticità che molte label (Nuclear Blast su tutte) hanno introdotto nel mondo metal e soprattutto in alcuni generi. E' grind? E grind sia. |
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...una sola parola: IMMENSO!!! |
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Nicky: ma sì, va tutto bene, andrà ome deve andare spiace anche a me per te. spero che tutto possa andarti per il meglio (al di là degli scherzi purtroppo nel mio caso i medici hanno ragione...) enry: vero, 73 è sicuramente un voto basso, è vero. ma non ho potuto fare a meno di tenere in considerazione la produzione... è veramente oscena! |
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73 mi sembra un po' (tanto) stretto come voto, vero che il meglio doveva ancora arrivare, ma io sinceramente non scenderei sotto all' 80. La produzione non migliora neanche nella versione Dual Disc del 2008, ma per un disco del genere può andare bene anche così. Recensione carina comunque. |
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Minkia Ilaria............... Mi spiace....... Ma fino a quando non chiudiamo gli occhi per sempre potremmo dire che va tutto bene......................... E dire che a me la vita me l'ha rovinata un medico! Quindi non dargli troppa importanza e mandagli a fanculo.......spesso sanno solo tirare i piedi e basta..... |
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Uno dei pochi dischi Grind che mi piace. |
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Album che mi ha sempre rapito nonostante sia evidentemente embrionale. Regurgitation Of Giblets fu una delle cover che suonai con la mia band, ai tempi del liceo, al "concerto della scuola". Che follia!!! |
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Bentornata, Irastrana. Mi mancava il tuo stile. In gamba, neh  |
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Nicky: ti dirò, io sono schifosamente fatalista quindi ti risponderei che sì, va sempre tutto bene. il punto è che i medici non sono così d'accordo... secondo me è un complotto contro di me! |
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I preferisco mille volte i repulsion.................. Altro che zozzerie! Comunque a me piacciono un sacco le rece di Ilaria...... Sa scrivere bene ed a sempre quel tono poco formale..... Tuttavia ho letto di ospedali e di cure....:ce per caso qualcosa che non va? Anche io da ormai 2 anni giro per ospedali....... |
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Ho il picture disc dell'epoca...che botta. |
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La produzione è "GRIND" anche i Bolt Thrower di "In Battle There Is No Law" disco ancora legata all'epoca in cui la band era all'interno del circolo più "zozzo" per usare un termine già proposto nella recensione, non mi pare fosse il massimo ma è e doveva essere così, che senso avrebbe avuto se avesse suonato diversamente? Più che paludoso che sa troppo di fangoso e sludge come definizione, un album come "Reek Of Putrefaction" è immaginariamente folle, schizofrenico e chirurgicamente deviato, perfetto a creare una fantasia di morte che avanza nei modi più disparati. Sul voto non posso che essere distante anni luce, è un masterpiece e da tale va trattato 90. |
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