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19/09/24
BELPHEGOR + MALEVOLENT CREATION + MONUMENT OF MISANTHROPY + CONFESS
AUDIODROME - MONCALIERI (TO)
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DITA E DRACONIAN VIII METAL FEST - Anfiteatro Comunale, San Cosmo Albanese (CS) – 13/08/24
27/08/2024 (1014 letture)
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Il "viaggio della speranza" in macchina dalla Sicilia per raggiungere qualsivoglia location ospiti una manifestazione dedicata al metal, parte stavolta intorno a mezzogiorno. La destinazione è un fest sicuramente minore, ma non per questo automaticamente meno interessante, sopra tutto in quanto dedicato alla memoria di un ragazzo venuto a mancare troppo presto. Dopo circa quattro ore di guida, con una bella parte attraverso paesini in cui si parla arbereshe (una cinquantina di località poste in massima parte nel cosentino) affrontando strade di qualità perfettibile a dir poco, raggiungiamo San Cosmo Albanese. Poche case isolate in collina, quasi nessun abitante visibile, un caldo allucinante che provocherà oltre un'ora di ritardo sulla tabella di marcia prevista, un bel palco e non più di venti metallari, sono tutto ciò troviamo al nostro arrivo. La situazione, per fortuna, migliorerà col calar del sole.
FURY OF ELIZABETH Ad aprire l'evento, dopo un toccante ricordo della sorella, è la band in cui militava Angelo, fondatore appunto dei Fury of Elizabeth. I pezzi portati sul palco dai padroni di casa sono quindi quelli scritti da lui ormai molti anni fa e l'emozione dei compagni d'arme è palpabile. Poco spazio per lo spettacolo in quanto tale e molta partecipazione emotiva sono stati i pilastri di un'esibizione che ha poco senso giudicare solo per il lato musicale. Ad ogni modo, si percepisce ancora la voglia di esplorare strade black metal piuttosto composite e cerebrali, mai compiutamente sviluppate per ovvie ragioni.
SETLIST FURY OF ELIZABETH Storm in the Forest Liquid Eucharist I tuoi occhi piangono sperma Vajze e Mallkuar
CONSPIRATION 88 Giovanissimo gruppo proveniente dall'Alto Ionio cosentino, i Conspiration 88 hanno attaccato il palco con grande decisione. Riuscendo a coinvolgere il pubblico, intanto aumentato di numero, in vari momenti di mosh. Trascinati dal cantante Angelo Bianchi, presenza forte sul palco e impegnato ripetutamente a parlare agli astanti, se non proprio ad aizzarli, i cinque hanno eseguito un set che se da un lato deve certamente tutto a una serie di band ispiratrici del settore a cavallo tra black sinfonico, thrash e melodic death, dall'altro ha lasciato di certo buona impressione.
SETLIST CONSPIRATION 88 Seekers of Fire Hidden A Step to Go(o)d Bye In the Dark Hours The Curse of Tomino
NEMEXIST L'esibizione dei pugliesi NemeXisT capita purtroppo quando il nostro gruppo deve spostarsi per rifocillarsi e io stesso sono chiamato ad assolvere a un piccolo impegno promozionale. La valutazione su di loro non può quindi che restare sospesa, in quanto ho potuto assistere solo a una parte molto ridotta della loro esibizione. Al di là del rilevare una base prog death piuttosto variegata e una certa attenzione a una composta presenza scenica, non mi è quindi possibile aggiungere altro. Vi rimando quindi al loro album Warmaster's Blood per gli approfondimenti del caso.
SETLIST NEMEXIST Fateless The Risen The Awakening Silent Insurrection Subconscious Slavery Instinct of Rebellion Warmaster's Blood
INFERNAL ANGELS Gruppo sulla scena black metal da molti anni (l'attività è partita all'inizio degli anni 2000), gli Infernal Angels hanno sei album ufficiali all'attivo ed esperienza da vendere; e si è visto. Allestito il palco alla bisogna, con tanto di candelieri accesi ai lati per creare la giusta atmosfera, spuntoni e teschio d'ordinanza, i cinque hanno tenuto il palco alla grande. Anche esteticamente, diremo, regalando agli appassionati di questi suoni vecchia scuola quanto loro necessario. Canzoni tratte per lo più dal loro ultimo album Shrine of Black Fire e una manciata di altre, hanno dimostrato come l'underground italiano di settore abbia ancora qualcosa da dire, al netto di una certa ripetitività che si può considerare almeno in parte cifra stilistica. Ma adesso è il momento dell'attrazione principale.
SETLIST INFERNAL ANGELS A Gateway to Purification The Eternal Fire of Golachab Ancient Serpent of Chaos Pestilentia Abyss Oath In The Silence Ov Tehom The Horizon Eats the Sun and Other Star Fire as Breath The Flame Burns Brighter in the Darkness
ENCORE:
Thagirion - Sol Niger Empress of Sitra Achra Beleth: Lord of Chaos and Spirals
SADIST E siamo al momento clou della serata. Non li vedevo da anni (da quando supportarono Megadeth e Slayer a Roma e i Testament in Puglia), ma quando a prendere possesso del palco sono i Sadist diventa subito chiaro come siano ancora in perfetta forma e perché la band goda di così solida fama. Si parte con l'intro tribale Jagriti, che poi lascia spazio a One Thousand Memories e da lì è un massacro. Inutile citare i singoli brani, tutti ben conosciuti da chi segue i Sadist, anche se delle citazioni meritano almeno le esecuzioni di The Path, Sometimes They Come Back, The Lonely Mountain -con tanto di omaggio alle montagne che circondano il paese che ha ospitato il festival- e l'inno finale Tribe. Contenuti tecnici importanti da parte di tutti, con Talamanca diviso come di prammatica tra chitarra e tastiere e una scaletta costruita per dare il meglio della propria produzione in base al tempo a disposizione. Ma principalmente tanta, tantissima attitudine. Per tutta la durata dell'esibizione Trevor cercherà sempre il dialogo col pubblico, ricorderà più volte il motivo fondamentale della nostra presenza all'evento (tenere vivo il ricordo di un ragazzo che non c'è più) e richiamerà più volte “all'ordine”. In sintesi: occhio alla musica orrenda che ci propinano i mezzi di informazione di massa e teniamo viva la fiamma del metal e della fratellanza. E se qualcuno lo trova demodé, ca...voli suoi. Gente che resta soddisfatta, tanti sorrisi alla fine e band che si mischia col pubblico in maniera easy come le circostanze richiedono.
SETLIST SADIST Jagriti (intro) One Thousand Memories The Birds Seasons in Silence Perversion, Lust, Orgasm The Path Sometimes They Come Back Escogido The Attic and the World of Emotions The Lonely Mountain Accabadora Tearing Away
ENCORE
India Tribe
METALLO, FRATELLANZA, CIMITERI E SANTUARI Tiriamo le somme? Un fest non certo di primissimo piano rispetto a quelli più blasonati, un paesino difficile da raggiungere, poco contorno (stand e attività), ma tante note positive. Un buon palco montato presso l'auditorium comunale - dietro un santuario e davanti a un cimitero, che fa molto heavy - un buon suono, tecnici molto solerti che hanno rapidamente messo una toppa ai piccoli inconvenienti che si presentano in queste circostanze e che hanno allestito tutto dovendo fare i conti con un caldo allucinante, tanto per cominciare. Poi bagni puliti (quelli del tempio), una rassegna musicale gratuita e delle band che hanno fatto del loro meglio. Le ultime due più padrone del palco per ovvi motivi, con un gruppo principale che vale sempre la pena di vedere. Se in futuro chi organizza riuscisse a convincere più gente ad arrivare presso una location così isolata – a spanna circa 200/250 le presenze totali - portando almeno due gruppi di richiamo nazionale, potenziando i servizi accessori e superando la “località” percepita, il Dita e Draconian potrebbe diventare un richiamo per gli appassionati del Sud. Per la cronaca, tra gli sponsor anche l'Agglutination, col buon Gerardo Cafaro presente tra il pubblico. E speriamo che il prossimo anno ambedue i raduni possano essere in calendario.
Foto a cura di Carmelo Currò e Francesco Gallina (Foto NemeXisT di Emanuela Placanica)
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4
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@LONE WOLF. Non è stata un\'idea, è che il caldo ha fatto friggere l\'attrezzatura e la manifestazione è cominciata giocoforza quando è arrivato il buio. Quindi con circa 90 minuti di ritardo sul previsto |
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3
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Ottima iniziativa , complimenti all\'organizzazione, capisco lo sforzo di organizzare un evento del genere al Sud e per di più in un paese cosi piccolo , l\'unica annotazione l\'orario, far uscire i Sadist, bravissimi, dopo la mezzanotte secondo me no è stata un grande idea, infatti ho notato che molti degli astanti erano andati via. Comunque complimenti e a l\'anno prossimo.Speriamo |
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In assenza dell\'Agglutination ho cerchiato sul calendario quest\'appuntamento e non sono rimasto deluso. Evento piccolo ma affascinante per scelta della location (a fine concerto una volpe si aggirava nei pressi dell\'area attratta dal profumo della carne arrostitita), passione e sincerità dell\'organizzazione, pubblico poco ma motivato, qualità della musica. Non so se siano stati maggiori l\' umiltà o la bravura dei Sasist, davvero sorprendenti: abbiamo creduto a Trevor di impegnarci ad essere in prima fila contro la musica di m...da che infesta le nuove generazioni. Significativo il supporto istituzionale ad un evento di questo tipo per renderlo gratuito, richiamando comunque da discrete distanze persone che non avevano idea dell\'esistenza di questo posto e che adesso avrà un posto nella geografia degli appassionati, molto di più dell\' effimero richiamo di eventi d\'intrattenimento più commerciale che spostano solo una distratta partecipazione dai più immediati dintorni. Avanti così! |
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Sono di Milano ma ero in provincia di Salerno in ferie e quindi ho colto l’occasione x venire a questo fest. Location non facilmente raggiungibile in effetti ma anche per questo motivo molto affascinante. Ottimi gruppi , ottima organizzazione, ottima atmosfera da evento Metal. Sadist anche io non li vedevo da anni: sempre molto bravi . Speriamo di rivederci nel 2025 e speriamo ritorni anche Agglutination . Complimenti a chi organizza simili eventi. |
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