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The Jimi Hendrix Experience - Are You Experienced
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“Quando arrivai a Londra chiamai l’unico numero che conoscevo, quello di Neville Chesters, ***, Neville lavorava per la Jimi Hendrix Experience e divideva l’appartamento con Noel Redding, il bassista di Hendrix. ****, cominciai a lavorare per loro. Hendrix andava fortissimo in Inghilterra, ma in America nessuno aveva sentito parlare di lui. **** fu un’esperienza straordinaria, Hendrix è stato il più grande chitarrista di sempre, non ci sono dubbi******* era come un gatto , un serpente! Quando suonava faceva letteralmente impazzire le donne, andava in camera da letto con cinque ragazze e tutte quante ne uscivano sorridenti”. Gli stralci che avete letto sono tratti dall’autobiografia di Lemmy, il quale, come se ne evince, ha avuto anche la fortuna di conoscere e lavorare per l’icona dei chitarristi: Jimi Hendrix. Poco considerato in patria, Hendrix, protetto da Chas Chandler, si trasferisce in Inghilterra, dove gli vengono affiancati il chitarrista utilizzato al basso Noel Redding (tipino sui generis che amava andare a dormire in camicia da notte, ciabatte a punta e cappellino col pon pon) e l’eclettico batterista Mitch Mitchell (altro elemento singolare, in seguito si sarebbe potuto incontrare per strada, decisamente poco in sé, vestito tutto di bianco compresa una pelliccia di visone, che cercava di ricordarsi chi era); la band di Hendrix è fatta. La scena musicale in fermento dell’Inghilterra fine anni '60, ben disposta ad accogliere il cambiamento, era l’ideale per fare sbocciare il talento Hendrixiano. Laddove altrove il feedback era considerato solo un fastidiosissimo problema (e ricordo tecnici del suono che eliminavano feedback e distorsione automaticamente fino agli anni '80, rovinando così un mucchio di dischi) egli lo elevò a standard, ed il songwriting diventava per la prima volta “rock” nel senso moderno del termine, in cui il blues canonico veniva violentato da effetti come wah-wah, delay e distorsioni a go go, il tutto unito ad una presenza scenica che non aveva uguali e che introduceva anch’essa alla modernità con la distruzione e l’incendio rituale della chitarra, che poi influenzerà ad esempio gente come Pete Townshend. La fusione e la fluidità delle parti ritmiche con quelle soliste non ha paragoni precedenti con l’esperienza Hendrix, ed una enorme fetta del nostro mondo deve qualcosa al guitar hero nero. La tracklist di questo album contiene alcune delle canzoni in assoluto più famose della storia del rock e della musica in generale, basti pensare che l’opener è la sensualissima Foxy Lady, poi la schizoide Manic Depression, un tempo in 9/8 (!) che porta ad un solo frenetico, il blues di Red House, per passare poi a Can You See Me, Love or Confusion e May This be Love, che non colpiscono come altre solo perché sovrastate da assolute gemme come ad esempio Fire, con la fusione chitarra/batteria che pone anch’essa alcune basi della modernità del rock, anche per velocità. Third Stone from the Sun è più acidamente psichedelica con incursioni jazzy, la voce distorta e con una grande chiusura. Forse anche Remember è considerata non adeguatamente da alcuni, ma vi invito ad ascoltarla. La chiusura è affidata a Are You Experienced?, dove Hendrix si rivela anche come uno dei primi ad esibire il suo lavoro alla reverse guitar. Nelle edizioni non originali sono spesso presenti anche importanti singoli come Hey Joe, con l’intro sulla pentatonica in mi bemolle, uno standard futuro (a questo proposito Hendrix è stato forse il primo ad alterare l’accordatura, ma solo per adattarla alla voce); Purple Haze, con l’intervallo del diavolo, quello di quarta aumentata, ed altre. Qualsiasi edizione possiate procurarvi, prendetela, perché molto è partito da qui; la sua morte, bissata dopo un paio di settimane da quella di Janis Joplin chiude l’età dell’Acquario, l’età dell’innocenza.
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VOTO LETTORI
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Hendrix ha influenzato il 99,9% degli artisti hard rock e metal che ascoltiamo. Rivoluzionario è dire poco. 95 troppo poco ma nche 100 sarebbe troppo poco |
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...immenso capolavoro....fondamentalmente per la nostra musica.... |
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Questo album insieme a molti altri del periodo,e\' un pilastro fondamentale per comprendere l\'evoluzione della musica Rock e metal.Con Hendrix il.chitarrista diventa un icona,un eroe,colui che armato di chitarra esplora nuovi orizzonti musicali indicando la via a tutti i futuri guitar hero.Dal blues,al funky al pop fino all\' Hard rock,senza limiti di genere.Solo Jeff Beck stava alla pari con Hendrix per idee,suoni e tecnica..questi due erano su un altro pianeta,nessun altro poteva competere con loro,ai tempi.Con una chitarra,3 pedali sul pavimento questi due chitarristi tiravano fuori suoni incredibili.
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Galilee al 59 dice bene: il capolavoro in questione pare già un greatest hits. E pensare che si trattava di un debutto, fra l'altro pieno di incognite, e manca la cover di Hey Joe, la + conosciuta di JIMI, malgrado egli (come spesso capita quando tutti ti chiedono la stessa cosa) l'avesse presa in antipatia. |
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... il mio discorso (esempio incluso) conduce ad un bivio... grunge/stoner a sinistra (Jimi) doom/metal a destra (Sabbath)... Mulo non è proprio l'ultimo arrivato e pure si è sentito di dover precisare... mi sembra evidente che questa chiave di ragionamento escluda molto dei meriti di Jimi. |
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Forse proprio perché scomparso prematuramente oggi il suo personaggio non vive di rendita. Ma ok, non volevo sminuire Ozzy, solo evidenziare che il "quanto" fatto da Jimi se rapportato al tempo diventi inarrivabile per chiunque. Il valore dei Sabbath non si discute, ma nelle band attuali puoi sentire chiaramente "riff sabbathiani" ascrivibili allo stile di Iommi. Non ho mai letto di "vocalizzi alla Ozzy"... siccome non sono stupido come sembra... |
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Si sa che era in atto un gran progetto con Miles Davis. Questo di certo. Poi le cose sono andate come sono andate. |
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Il lascito di Hendrix oggettivamente è fondamentale. Ed è vero che la sua carriera è circoscritta in 3-4 anni. Certi suoni e trucchetti oggi sono patrimonio di tutti, ma nel '66-'67 dovevi avercela l'idea di addomesticare il feedback e portarlo alla gente. 3-4 anni nei quali ha "indicato la via". Via che è stata proseguita, per i miei gusti, meglio da una vagonata di epigoni (da Trower a Marino da Malmsteen a...mettete il nome che preferite). Mi permetto di dire che proprio in ragione del fatto che ha dato tutto in quei 4 anni non è possibile fare ipotesi di alcun tipo su come avrebbe proseguito la carriera. Tra i contemporanei Jeff Beck si è dato al jazz e alla fusion...Eric Clapton si è dato a tutto...Page si è dato e basta. Hendrix avrebbe suonato funky? Disco? Reggae? O più terribilmente negli anni '80 avrebbe indossato quelle orribili giacche più larghe di 3 taglie e avrebbe suonato un pop edulcorato per poi tornare sulla sessantina sui suoi passi? |
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Beh... The Skull. Ozzy pur non facendo più scalpore ha sempre realizzato dischi interessanti. Scream è del 2010 e poi c'è quel 13 coi Black Sabbath... Dai Jimi è morto 50 anni fa... e poi oggi come oggi del rock purtroppo sticazzi... Quindi. ...  |
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Mulo non avevo dubbi che la precisazione sul metal qualcuno l'avrebbe fatta. In ogni caso intendevo dire che si parla di gente che comunque non fa più musica da molto, tolti i recentissimi comeback. Hendrix ha avuto in mano una chitarra elettrica vera per circa sei anni... insisto su sto fatto perché un Clapton qualunque ha avuto una carriera dieci volte più lunga. Relativizzavo e facendolo come Jimi... nessuno |
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@Mulo, A me personalmente di questo disco piace la copertina/artwork della versione Americana come dicevo prima e poi del suo contenuto direi l'immediatezza e la sua voce roca che rendono bene nel contesto Psych.
Sul suo stile chitarristico dico che i suoi soli di chitarra sono leggendari ma non pesanti (nel senso di noiosi) come quelli dei virtuosi venuti dopo di lui.
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@SkullBeneath: Ma veramente pensi che di Jimi si parli o si sia parlato poco?
A momenti se ne parla quasi quanto i Beatles e i Rolling Stones dopo 50 anni... i tributi allla sua figura e alla sua musica non mi sembra siano mancati in questo senso. |
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Sarà perché siamo su un sito dove l’agomemento principale è il metal, perché Ozzy è ancora vivo, perché “Black sabbath”, “Paranoid”, “Master of reality “, “Vol.4”, “ Sabbath bloody sabbath “, “”Sabotage”, “Blizzard of ozz”, “Diary of a madman”, “Bark at the moon” e “No more tears” sono capolavori. È normale che a 65/70 Ozzy non faccia più nulla di interessante. Ha già dato tantissimo a questo genere.
Parliamo di Hendrix senza fare inutili paragoni. Cosa vi piace si questo disco e del suo stile compositivo/chitarristico? |
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Certo Gal, ma il paragone è buono assai perché del tizio che ho nominato si parla nonostante siano anni che produce poco/niente, TV a parte. O no?! |
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Son d'accordo con quello che vuoi dire, ma il paragone è un pò così. In fondo Ozzy è ancora qua oggi. Se Jimi fosse ancora vivo e facesse ancora musica si parlerebbe molto di più anche di lui. |
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Nessuno mai parla troppo di Jimi. In compenso si parla sempre -a mio avviso troppo- di gente come Ozzy o altri a cui togli il nome e resta poco |
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Jimi bravo qui e bravo la, ma nesusno parla mai della "semplice e scontata" capacità di scrivere grandi classici immortali. Cioè canzoni stupende che sono rimaste nell'immaginario collettivo e hanno superato la prova del tempo. E quante ne ha scritte? Solo questo suo debutto sembra un greatest hits |
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SkullBeneathTheSkin: guarda, sui commenti alla recensione di Band Of Gypsys, non lo scorderò mai, c'era un sedicente maestro di chitarra che definiva JIMI come un mero esecutore di, cito testualmente, "scale Blues trite e ritrite". il guaio è che mi sembrava sincero, a differenza del tipo qua sotto, che mi sembrava x lo + un provocatore. Tra i due non so esattamente x chi provare + compassione. Forse x il sedicente maestro, x cosa si perde. Il provocatore invece credo stia bene così. Comunque sono commenti vecchi come Noè. Saluti a te e ad Area! |
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Beh super classico anche se non tra i miei preferiti del periodo!
Ce l'ho solamente in Vinile (ultima ristampa di qualche anno fa) con la copertina Americana che é molto più figa e psichedelica di questa mostrata qui. |
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@Fabio Rasta: c'è ancora (molto più di) qualcuno che ha frainteso Hendrix. Perchè questa gente non è in grado di riconoscere il suo lascito... vedi che c'è gente che parla di assoli o tecnica... sono tutti fuori strada. I nomi che hai elencato ci stanno tutti alla grande come maestri della sei corde, ma se valutiamo il lascito di ciascuno vengono semplicemente inceneriti da Jimi...la cui carriera purtroppo non è arrivata a 10 anni totali, fra l'altro. |
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Sembrerebbe perfettamente inutile stare a rimestare come JIMI HENDRIX e la sua EXPERIENCE abbiano cambiato x sempre il modo di fare Rock, e quanto lo stesso Metal debba a questo Imprescindibile LP. Eppure, a leggere di alcuni commenti, c'è ancora qualcuno che ha frainteso la grandezza di JIMI. Se parliamo di bravura, tecnica eccetera, non era lui il Top. All'epoca, nel panorama Rock, il virtuoso x eccellenza era JOHNNY WINTER x il Blues, o ALVIN LEE x le scale Jazz, ma c'erano gente del calibro di LESLIE WEST (altro padre biologico del Metallo Pesante), seguiti poi a ruota dai vari CLAPTON, BECK, PAGE, KOSSOFF, e IOMMI e BLACKMORE + tardi. Non da ultimo RORY GALLAGHER, il quale pare citato come "Il Migliore" dallo stesso JIMI. Poi se ci mettiamo nel calderone anche gente del calibro di DUANE ALLMAN e DICKEY BETTS non ne usciamo praticamente mai. E' solo che HENDRIX cambiò le regole x sempre: Are you Experienced?, l'ultima traccia, ne è la testimonianza sonora; piaccia o non piaccia nessuno aveva mai neppure immaginato un tipo di approccio corporeo, viscerale e sonoro come quello che si può avvertire in questa canzone, che dire canzone è perfino riduttivo. Chi ebbe la fortuna di vederlo e sopravvivergli, descrive le sue performance come quelle di uno che, benché strafatto di qualsiasi cosa, "sapeva sempre dove trovare le note sul manico!". Ma sono proprio i suoni prodotti, utilizzando varie tecniche già in uso, abbinate ad altre "create" dal genio di Seattle, a stupire e rapire. Poi, gente, non lo dico mica io che JIMI HENDRIX è tutt'oggi il numero 1, ma Musicisti + che affermati, oltre all'unanimità pressoché totale degli addetti ai lavori. X cui, denigratori x fede o x sport (lo spero x voi), datevi pace! /// Questo LP è il mio preferito xchè le canzoni sono ancora legate ad uno schema + tradizionale, + individuabili. Lo schema precostituito andrà sempre + di traverso all'inquieto JIMI, che dopo la EXPERIENCE, arriverà fino a sperimentare certa Musica Cosmica che, a mio modesto parere, ancora deve essere capita. |
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La cosa impressiorante è l'attualità di questa musica che ancora oggi suona moderna e fresca! |
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Raven, non sapevo dei dettagli interessanti su Redding e Mitchell.. Veramente divertente Comunque una cosa giustissima che hai detto mi preme di sottolineare: "La fusione e la fluidità delle parti ritmiche con quelle soliste non ha paragoni precedenti con l’esperienza Hendrix, ed una enorme fetta del nostro mondo deve qualcosa al guitar hero nero." Tant'è che mi pare però che molti dei pezzi in studio non erano riproponibili dal vivo con una sola chitarra. Molti pezzi necessitavano di overdubs, etc, cosa che a mio avviso dimostra la ricerca e la sperimentazione dietro i lavori di JHE. |
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L'importanza dei dischi di Jimi Hendrix Experience (cioè di Jimi) trascendE la qualità (alta) delle composizioni in sè per sè... Nessuno aveva mai suonato la chitarra così come ha fatto lui, si può dire che lui abbia mostrato al mondo come suonare lo strumento e le infinite possibilità che esso apriva. Non ci era arrivato nessuno mi pare ancora nel 1967 a suonarla così... Dopo verranno i Deep Purple, i Led Zeppelin, i Black Sabbath. Si potrebbe dire che se i gruppi appena citati sono stati lo zenith del fenomeno hard-rock negli anni settanta (e anche nei decenni a venire), Jimi ne abbia rappresentato il Big Bang!!! I pezzi sono un po' tutti belli, ma quelli che mi rimangono in testa di più sono Purple Haze, Foxy Lady, Love or Confusion, I Don't Live Today, Hey Joe, The Wind Cries Mary (di questo disco esistono diverse edizioni e alcuni dei pezzi citati furono pubblicati come singoli pur essendo dello stesso periodo...). Evviva! |
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ovviamente si parlava di "spalancare la bozza" |
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Per quanto mi riguarda discorso veramente difficile, perché non mi sono mai trovato a spalancare la bozza innanzi ad un suo assolo. Ma poiché tutti i miei chitarristi preferiti lo indicano come il più importante non sarò di certo io ad andare contro corrente. Sicuramente le mie preferenze vanno altrove (Blackmore, Clapton, Gilmour, Gallagher, Alvin Lee, Gary Moore ed altri 100). Le canzoni sono splendide, ma almeno concedetemi di dire che non era un gran cantante. 85 |
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Non credo ci sia bisogno di votare, io sono 1 di quelli che si inchina a qualsiasi rutto o scoreggia abbia fatto lui... |
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Album magnifico, rivoluzionario, ogni maledetta canzone è una perla di meraviglia, soprattutto The Wind Cries Mary, la mia preferita, insieme a Purple Haze. Voto 100 |
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Non si puo' dare un voto alla storia.Qui' è dove partito tutto(alla pari dei dischi dei Led Zeppelin,eccc)con Hendrix,il mondo della Chitarra elettrica viene completamente spalancato,si getta il seme di una nuova stirpe di chitarristi che avrebbe invaso il mondo negli anni successivi;ma senza Hendrix,è difficile immaginare cosa sarebbe accaduto.Chissa se avesse potuto frequentare una scuola di musica,e migliorare tecnicamente..probabilmente non ce ne sarebbe stata per nessuno. |
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Amo quest'album infinitamente! E lo dico solo per la bellezza delle canzoni contenute perchè se si mette anche in ballo l'importanza che questo Artista ha avuto per la Musica alllora ciao! Immenso come pochissimi |
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Immenso capolavoro di valore smisurato per la musica rock e derivati a venire. Assolutamente 100, uno dei migliori dischi rock in assoluto per me |
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Che cazzo di esordio,Jimi Hendrix è stato il chitarrista piu 'importante' del panorama storico/musicale,ma stendo a dire che sia stato il piu bravo della storia,poichè è qualcosa di puramente soggettivo...un album che in poche parole non stanca mai,che da vita in un certo senso all' Hard Rock insieme a quegli altri signori inglesi chiamati Cream e capeggiati da un altra leggenda,Eric Clapton...Red House è qualcosa di orgasmica... |
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4 dischi 4 capolavori del rock. Questo e Electric ladyland i migliori. 100 e lode. |
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Precursore di terreni musicali e fertili in quell'epoca di cambiamento e innovazione,ha introdotto un suono grezzo , deciso e forte , ha fatto della chitarra uno strumento sessuale , ha fatto la storia del rock ieri, oggi e domani.... e presuntuosamente domandava : are you experience ? |
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Un capolavoro assoluto, che dà vita al rock. Jimi non sbaglia un brano in questo album e la band, soprattutto il batterista, è di gran rilievo storico. Questi album meritano il voto massimo. 100 |
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Voto 95, un disco che amo e che considero un capolavoro assoluto. Peccato solo per ballate che a mio modo di vedere suonano un po' datate come Hey Joe, altrimenti sarebbe stato da 100 |
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Pietra miliare, stupendo! |
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Uno dei migliori esordi e uno dei migliori album della storia della musica... CAPOLAVORO!! |
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e devo dire che "l'ultimo" Valleys of Neptune è un altro capolavoro......in vinile poi è da paura...... |
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Già, se poi contestualizziamo storicamente queste uscite la loro 'importanza è maggiorata all'inverosimile. |
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@Raven, ho ascoltato con attenzione i dischi di Hendrix solo pochi anni fa, ma li ho ascoltati con MOLTA attenzione e ne sono rimasto folgorato. La recensione mi ha fatto venire i bividi, come se lo stessi ascoltando. Non sono un massimo esperto del pentagramma ma considero Jimi e Blackmore gli unici di sempre che oltre ad aver scavato il solco, hanno poi saputo emozionare anche quando suonavano "due note messe in croce", grazie alla loro straordinaria capacità di elevare il suono della chitarra ai massimi livelli. |
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Lo so ma mi sembrava giusto ricordarlo. Comunque complimenti per la recensione, è davvero ottima. |
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ne abbiamo dato notizia a suo tempo |
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Grande album. Oltre Al grandissimo Hendrix (che rimane un vero mito) comunque anche il lavoro al basso di Noel Redding (che in realtà era un chitarrista) è ottimo e sopratutto il batterista Mitch Mitchell fa un lavoro eccellente. Da antologia il suo riff iniziale in Fire quasi a dialogare con la chitarra di Hendrix. Per la cronaca è morto il 12 novembre 2008, ultimo membro dei Jimi Hendrix Experience. |
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Un album fondamentale della musica rock. |
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signori e signore inchinatevi al piu grande chitarrista di tutti i tempi |
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A voi due in effetti vi voglio solo scocciare... embè? che cazzo volete? |
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Si, anche quello sarebbe da rileggere, posto che non si voglia solo scocciare. |
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E oltre alla presentazione, ho scritto anche un articolo che spiega perchè nella società contemporanea la musica classica ha subito una necessaria mutazione. Mi pare che l'articolo sia finito in sordina, invito tutti a leggerlo. |
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Francamente la diatriba mi ha scocciato, è ovvio che chiunque può pensarla come vuole su chi vuole, solo i commenti che fanno tabula rasa di tutto , senza alcun distinguo, mi lasciano mooolto perplesso. Circa la Sez. Classici non posso che rimandarti, per l'ennesima volta, a quanto scritto da Renaz nell'editoriale di presentazione della sezione che chiarisce lo spirito della medesima, sempre se la cosa ti interessa, se invece vuoi solo sparare con alzo zero...personalmente la cosa non mi interessa. |
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Però hai tempo di leggerlo |
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Ma quindi un tossicomane non è capace di suonare? E' questo il concetto? Anche Mustaine ti fa schifo? |
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Ah, mi dispiace frustrare le dietrologie dell'attempato Raven, ma non ho il tempo di fare il "giornalista" metal... (sempre le famose virgolette) |
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Ma che ragionamento è?... i commenti più divertenti sono proprio quelli di insulti agli album e agli "artisti" (e in questo caso le virgolette sono obbligatorie, a meno che artista non sia pure sinonimo di tossicomane senza speranza) che uno non sopporta. Francamente, sperticarmi in lodi verso i gruppi che mi piacciono alla fine diventa stancante. Così è molto meglio, credetemi. Non sopporto i falsi miti tipo Hendrix e mi piace non perdere mai occasione di farlo notare, con grande scandalo dei musicofili della domenica. E poi ammetto che da quando avete avuto la pessima idea di recensire Allevi subito dopo Mozart un po' vi ho presi di mira. Però è difficile sostenere che non ve la siate cercata... (sempre in relazione ai summenzionati musicofili della domenica) |
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Non è che magari sei un tantino ....poco disinteressato? (e chi vuol capire capisce), in ogni caso se non ti piace cosa scriviamo, quel curioso attrezzo che hai sulla scrivania a forma di topo con 2 bottoni sopra serve anche a portarti ad altri siti, USALO. |
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Desossiribonucleico, a me fa piacere vedere che segui e commenti metallized.it... ma non capisco perchè ti ostini tanto a leggere e commentare quello che disprezzi tanto. Lo trovo autolesionistico... |
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Il grande Mozar, aggiungerei. |
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Il fatto che ancora parliate di una merda come Hendrix dimostra soltanto quanto sia profondo lo stato di degrado culturale nel quale ristagnate. Lo avevate già dimostrato mettendo Allevi vicino a Mozar, del resto. Vi state soltando confermando. Per le persone serie: stendiamo un velo pietoso su questo tossicomane inutile. |
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Sarei curioso di sapere di quanti di noi si scriverà ancora a 40 anni dalla morte, tranne di Desossiribonucleico che passerà alla storia della letteratura e della critica musicale per i suoi illuminati commenti, ovvio. |
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Forse quando la sua musica smetterà di essere un punto di riferimento per i chitarristi di tutto il mondo, quando il suo lavoro non sarà più considerato rivoluzionario, insomma quando il mondo intero non capirà più cosa ha signigicato Hendrix per il mondo della musica. Speriamo mai! |
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La solita loffia e trita genuflessione davanti al drogato con i capelli a fungo. Lo stronzo è morto da 40 anni, ma ancora ci rompe le palle dall'aldilà. Finirà mai questo schifo? |
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Intanto invidia somma da parte mia per quel vinile originale che possiedi. Sono poi d'accordo sul tuo appunto, ma sai... certe recensioni diventerebbero quasi biografie ad allargarle troppo. |
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Ah dimenticavo.. ti faccio un piccolissimo appunto Franceschino : ) mentre non c'è moltissimo da dire su Redding a parte la sua stravaganza ed il fatto che è "venuto meno", di Mitchell oltre al visone va anche ricordato il modo inconfondibile di suonare i piatti ed un talento compositivo molto fuori dal comune, ma so che sei certamente d'accordo con me. |
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Grandissimo disco, posseggo una copia in vinile originale dell'epoca, mai sentita per non rovinarla, ancora implasticata, per fortuna che c'è anche il CD... disco IMMORTALE. |
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Complimenti al recensore...fa piacere ogni tanto trovare una persona competente e, cosa non così comune, che sappia scrivere in italiano...di nuovo complimenti. |
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Straordaria recensione! sull'album penso non ci sia altro da aggiungere; ho il best of del 1998 e mi è venuta voglia di riascoltarlo |
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Grande Jimi  |
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Diavolo, non interessano più a nessuno certe cose? |
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Da avere assolutamente! |
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