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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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Clawfinger - Life Will Kill You
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( 5202 letture )
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In ogni “epoca discografica” tendono a verificarsi una serie di fenomeni legati all’evoluzione delle tendenze musicali dominanti, che non mancano di mostrare effetti chiari sul mercato. Alla luce di questo tipo di dinamiche è possibile analizzare fenomeni altrimenti tendenti ad allontanarsi da ciò che ci si sarebbe potuti aspettare in un'altra fase, cioè in un momento diverso della suddetta evoluzione. Il fatto, ad esempio, che etichette un tempo note per la loro capacità di scovare nuovi talenti, capaci a loro volta di dare vita a nuove tendenze ed a nuovi “modelli” di successo discografico, si guadagnino progressivamente uno status e scelgano politiche maggiormente conservative è certamente uno dei suddetti fenomeni e sta riguardando, con sorprendente contemporaneità, due tra le più grosse etichette metal “ex-underground” del vecchio e del nuovo continente, come la Nuclear e la Roadrunner. Entrambe infatti, stanno mostrando una marcata tendenza a mettere sotto contratto numerose "vecchie glorie"; magari proprio quando le majors fanno l'errore di lasciarsele sfuggire (errore?). Il nuovo disco dei Clawfinger in uscita via Nuclear Blast Europe simboleggia in parte questa realtà, rappresentando la classica uscita “per titoli” di una band temporalmente ben lontana dai propri esordi, che si riaffaccia sul mercato dopo aver dato alle stampe Hate Yourself With Style nel 2005, disco che, a molti fruitori, non dovette sembrare esattamente memorabile. Il ritorno del combo svedese si concretizza in questo Life Will Kill You; platter di 11 brani oscillanti tra atmosfere industrial ed aperture epiche di chiara matrice teutonica, il tutto condito da un sound “alla moda” di stampo decisamente swedish-metal che fa riecheggiare le ultime produzioni di In Flames e molti altri. Il disco presenta dinamiche pressoché costanti, se si eccettua qualche passaggio melodico e posato (vedi l’inizio di The Cure & The Poison), basate sulle "mattonate" dei campioni di batteria ed i riff di chitarra ribassati, per la verità raramente coinvolgenti o capaci di proporre più di un paio di note ovvie e familiarissime. Per il resto è sinceramente difficile trovare qualcosa di buono da dire, dopo aver ascoltato qualche minuto dell'opener The Price We Pay si è grossomodo esaurito tutto ciò che il lavoro aveva da proporre. Si ascoltano in rassegna inevitabili riffoni, purtroppo privi di originalità, ed arrangiamenti altrettanto prevedibili e banali. Dispiace di cuore parlare in questo modo di una band che si rese a suo tempo protagonista di alcune produzioni assolutamente all’altezza, ma è francamente difficile ravvisare qualcosa di interessante in Life Will Kill You. Nell'album, per quanto sia facilmente ravvisabile una certa cifra stilistica e molta esperienza, c’è davvero troppa poca musica da ascoltare.
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4
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Questo disco mi sfugge , lo rivedrò appena possibile. Qui parliamo di un "signor-gruppo" però.....I primi 2 tantissima roba. |
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3
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la discografia dei clawfinger è stata spettacolare fino a Zeros & Heroes compreso, peccato che quest'album sia MOLTO al di sotto delle loro capacità... un gruppo innovatore all'epoca (quanti nei primi anni 90 suonavano come loro in europa) che purtroppo non ha mai avuto quello che si meritava |
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2
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il recensore evidentemente non capisce un cazzo... questo disco non ha nulla da invidiare ai primi capolavori. voto 87 |
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1
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visto il voto questo disco deve fare proprio schifo... peccato perchè, come dice giustamente anche la recensione, agli esordi questo gruppo aveva realizzato quanto meno due dischi molto buoni, e sto parlando di "deaf dumb blind" e "use your brain"... la mia canzone preferita in assoluto rimane "don't get me wrong"... la ritmica delle strofe rap è incredibile! a me hanno dato sempre l'impressione di essere "i rammstein in versione crossover"... d'altronde il produttore di quegli album era lo stesso, jacob hellner... |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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01 - The Price We Pay 02 - Life Will Kill You 03 - Prisoners 04 - Final Stand 05 - None The Wiser 06 - Little Baby 07 - The Cure & The Poison 08 - Where Can We Go From Here? 09 - It's Your Life 10 - Falling 11 - Carnivore
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Line Up
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Zak Tell - vocals & lyrics Bård Torstensen - guitars Jocke Skog - keyboards, vocals
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RECENSIONI |
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