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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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Rob Rock - Garden of Chaos
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( 4938 letture )
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Credo che sul fatto che Rob Rock sia da considerare come uno dei vocalist più importanti nel settore Rock-Metal degli ultimi venti anni non ci sia molto da discutere, se non siete d’accordo con questa affermazione ritengo che la lettura del resto di questa recensione sia superfluo per voi. Fin dai tempi di “M.A.R.S, Project: Driver” Rob si è assestato nell’Olimpo degli screamers per non scenderne mai più, passando la sua vita musicale accanto a musicisti notevoli come Tony MacAlpine, Impellitteri, A. R. Pell, Jake E. Lee e numerosi altri. I suoi albums solisti sono sempre stati di ottimo livello e questo “Garden of Chaos” costituisce una conferma in toto delle sue qualità. Tutto quello che deve connotare un disco come appartenente al genere HM è contenuto in GOC: potenza, classe, durezza, pesantezza, linee vocali melodiche e coinvolgenti, insomma…un disco fieramente, tradizionalmente Loud, aggiornato mediante tutto ciò che una produzione moderna consente, (firmata quest’ultima dal trio Roy Z/Rock/Grimmark, mixaggio Jacob Hansen), in termini di definizione del suono, specialmente per ciò che riguarda la sezione ritmica, in particolare sulla batteria, spesso e volentieri in doppia cassa. Si sconfina spesso nel power, di quello buono, di quello che già dopo il primo ascolto ti sorprendi a canticchiare quasi in presa diretta sulle songs, e la testa comincia a muoversi per il canonico headbanging, salvo poi accorgersi di stare guidando e che magari la cosa potrebbe creare alcuni problemi direzionali al mezzo. La parte che va da “Garden of Chaos” sino a “Only a Matter of Time”, ovverosia la prima metà del Cd, (che sarà edito in Giappone e Asia via JVC con una diversa cover), è veramente eccellente, un fiume di Heavy/Power che sentire dal vivo deve essere veramente eccitante; poi non è che vada a calare, ma il trittico “Spirit in the Sky”, “Metal Breed” e “Millennial Reign” e’ costituito semplicemente da buonissimi pezzi anziche’ da eccellenti pezzi come quelli che vanno dall’uno a cinque, e con questo credo di aver detto tutto. A chiudere due ballads, (la seconda dedicata all’ultimo genito di casa Rock, del quale potete anche sentire i vagiti alla fine del pezzo), con “Unconditional” decisamente più efficace di “Ode to Alexander”. Da rimarcare le prestazioni ottime dei musicisti della band di Rob, e la lista dei guests che allinea gente del calibro di Roy Z, Bobby Jarzombek, Peter Hallgren ed altri, fra questi ultimi c’è quello che più interessa a noi Italiani, cioè il grande Mistheria alle tastiere, (per inciso alla sua terza prova con Rob). Buy or Die.
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la copertina giapponese con il serpente e le albicocche (perché mele prioprio non sembrano) è però molto più bella |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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01) Garden of Chaos 02) Satan’s Playground 03) Savior’s Call 04) This Time is the Last Time 05) Only a Matter of Time 06) Spirit in the Sky 07) Metal Breed 08) Millennial Reign 09) Unconditional 10) Ride the Wind 11) Ode to Alexander
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Line Up
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Vocals: Rob Rock Guitars: Carljohan Grimmark Drums: Andreas Johansson Bass: Andreas Olsson
Additional Musicians : Mistheria - keyboards Liza Rock - keyboards and backing vocals Roy Z – guitars, bass Gus G - guitar solo on “Ride The Wind” Bob Rossi - solo on “Metal Breed” Peter Hallgren - guitar solos on “Savior’s Call” and Millennial Reign” along with CJ Grimmark Bobby Jarzombek - drums on “Ride the Wind” and “This Time is the Last Time”
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