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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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Humanity Eclipse - Combat Grind Eclipse
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25/03/2020
( 1222 letture )
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Dopo averli incontrati non molto tempo fa in occasione della recensione di Si Vis Tere, Para Bellum, questo primo scorcio di uno stranissimo 2020 ci offre l’occasione per tornare a parlare degli Humanity Eclipse. La band catanese nata nel 1997 dal giro dei frequentatori e degli addetti ai lavori della Nosferatu Records in un periodo in cui la scena isolanadi genere raggiunse il suo massimo grado di splendore (Schizo e Sinoath le realtà più note della città, ma ne esistevano davvero molte altre), si era segnalata sempre positivamente fino allo scioglimento del 2001. Il loro recente ritorno mette sotto i riflettori un gruppo che non ha affatto reciso il cordone ombelicale col passato, ma possiede anche la lucidità di svecchiare il sound quanto giusto per restare al passo coi tempi.
Operando nel solco della lezione di band quali Cattle Decapitation e Origin - ma senza certo dimenticare Napalm Death, Deicide e compagnia devastante - mostrando una buona cifra tecnica generale che si evidenzia sia in fase di produzione che di esecuzione, gli Humanity Eclipse producono con Combat Grind Eclipse un album che è il coerente successore del precedente e allo stesso tempo la sua naturale evoluzione. Sciorinando un’attitudine assolutamente in youf face, pezzi brevi e violentissimi, l’inserimento di alcune ricercatezze strumentali che arricchiscono la scaletta e vengono fuori col sommarsi degli ascolti, i siciliani sono il prototipo di gruppo dotato dell’esperienza di chi ha vissuto in pieno gli anni 90 e vuole vivere in pieno il nuovo secolo con l’obiettivo di distinguersi quanto possibile dagli altri. Questa propensione viene inoltre esaltata da una registrazione che si è giovata del lavoro di Giuseppe Orlando (Novembre, The Foreshadowing, Inno), il quale ha centrato esattamente l’idea di suono che stava a monte del progetto. Combat Grind Eclipse è infatti da questo punto di vista piuttosto nettamente migliore rispetto al precedente Cd. Passando all’esame della tracklist, fermo restando che questo tipo di proposta è da esaminare anche e sopra tutto come blocco compatto, a venire fuori sono alcuni brani tra gli altri: la title-track (simpatico il testo, un continuo omaggio/atto d’amore verso i gruppi storici della scena); Monument of Atonement con le sue citazioni "petriane"; Lea (the Soup-Maker) con quelle a cavallo tra la storia della saponificatrice di Correggio e Gran Bollito di Mauro Bolognini e la cover di Colas de Ratale dei Brujeria. Poi le scelte inusuali come l’uso del synth nella parte conclusiva di Escher Straße - brano che fa riferimento a Suspiria - quello del marranzanu (nota: il termine "scacciapensieri" non esiste in Sicilia) nell’intro Progeny of Sarama e in generale gli innumerevoli riferimenti a un certo cinema che sono presenti massicciamente in tutto il CD.
Album eterogeneo eppure capace di attirare l’attenzione su alcune soluzioni che contiene, Combat Grind Eclipse è un disco in grado di soddisfare tutti gli amanti del metal estremo in ogni sua sfumatura. Giusta istintività a monte, esperienza da vendere da parte di tutti i musicisti, lucidità nel concepire il prodotto e nel registrarlo traendo lezione da qualche errore commesso in passato, ma sopra tutto la gran voglia di suonare la propria musica per il semplice gusto di farlo. Poco più di trenta minuti di assalti frontali all’arma bianca, ma con un piano ben studiato dietro, che sono un’ottima polaroid delle attuali possibilità di questi figli dell’Etna.
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Progeny of Sarama 2. Combat Grind Eclipse 3. Monument of Atonement 4. Trepanning (Extraction of the Stone of Madness) 5. Profession: Meurtrier 6. Lea the Soup-Maker 7. Mars' Diaphanoids 8. Escher Straße 9. Zygrot 24 10. Colas de Rata (Brujeria cover) 11. Ved Noize End
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Line Up
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Riccardo Squillaci (Voce) Giuseppe Virgillito (Chitarre, Synth, Piano, Scream vocals, Cori) Rick Costantino (Basso, Voce) Salvatore M. Testa (Batteria, Marranzano)
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RECENSIONI |
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