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26/04/25
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Jadis - More Than Meets The Eye
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28/08/2021
( 1124 letture )
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Nel variegato mondo del progressive inglese di metà anni '80/fine anni '90, in mezzo ai nomi più noti di Pendragon, IQ, Marillion e compagnia, si fa strada una nuova formazione, che risponde al nome di Jadis. Creati per volontà del cantante/chitarrista Gary Chandler, gli Jadis presenziano come band di supporto ai Marillion nel tour di Clutching at Straws e agli IQ in quello di Nomzamo. Durante questi tour vengono notati dapprima da Steve Rothery, che si offre di produrre dei demo, e poi da Martin Orford, il quale li mette sotto contratto per la sua neonata etichetta Giant Electric Pea, per produrne nel 1992 il disco di debutto. A questo punto Gary Chandler si vede costretto a rimaneggiare la lineup, e proprio Martin Orford e John Jowitt degli IQ entrano in pianta stabile nella band, occupandosi rispettivamente di tastiere e basso e rimanendovi per diversi anni. A completare la formazione compare Steve Christey alla batteria.
Il suddetto disco di debutto è proprio il qui presente More Than Meets The Eye. Come è possibile notare già dall'opener Sleepwalk, la protagonista della musica degli Jadis è sicuramente la chitarra di Chandler, impegnata a creare incessantemente linee melodiche orecchiabili, supportata dalle tastiere di Orford, che rispetto agli IQ sono nettamente in secondo piano. Il brano è un solido esempio di hard prog, con frequenti cambi di tempo, con la voce a renderlo più accessibile. La più breve Hiding in the Corner ha un piglio simile, ma è più canonica nell'arrangiamento e sfrutta in egual modo le parti fortemente melodiche. Le canzoni non presentano dei veri ritornelli, perché le melodie ricorrenti sono lasciate alla parte strumentale, e se questo può essere visto negativamente, contribuisce in gran parte alla longevità dell'album. Il terzo brano, che risponde al nome di G.13, inizia con un'ottima e incalzante linea di chitarra ma il testo, a dispetto dell'apparente positività del brano, è piuttosto cupo e questo è particolarmente evidente nella seconda parte, in cui il ritmo rallenta fino ad avvicinarsi al pathos dei Marillion. Il lungo mid-tempo Wonderful World segna la metà dell'album, e i riff di tastiera richiamano da vicino l'hard rock ottantiano, mentre nelle linee soliste di chitarra sembra riecheggiare Eric Johnson. Un bel momento di hard rock epicheggiante, interpretato comunque nel modo sofisticato degli Jadis, che qui riescono veramente a esprimere il loro stile più personale e anche la voce, che nei brani precedenti sembrava un po' frenata, qui ha modo di esprimersi al meglio. Arriva il momento della title-track, suonata esclusivamente dal flauto e dai sintetizzatori di Orford, il quale sembra voler pagare un tributo ai Camel più eterei, mentre la voce di Chandler accompagna il momento con eleganza. L'introduzione di The Beginning and the End è più IQ di quanto Martin Orford sarebbe disposto ad ammettere, ma il brano non si discosta molto dai primi, guidato nuovamente dalla chitarra (curioso l'uso del tapping) e dal cantato, ma dall'anima più pop e sognante. Si torna ad apprezzare appieno la sezione ritmica con lo strumentale conclusivo Holding Your Breath, in cui il basso di Jowitt è bene in evidenza, e in cui la vena prog fuoriesce liberamente. L'elegante brano è lungo e articolato in diverse sezioni, ma a fare da legante è sempre la chitarra, suonata magistralmente.
Dopo aver trattenuto il respiro, è proprio il caso di dirlo, con l'ultimo pezzo, è il momento di fare un bilancio conclusivo di More Than Meets The Eye. Le composizioni sono tutte di ottima qualità e non ci sono veri e propri filler, sebbene lo stile complessivo sia molto omogeneo. L'apporto di Orford e della sezione ritmica complementa alla perfezione lo stile virtuoso di Chandler, il quale tuttavia difetta leggermente nell'espressione del cantato, mai veramente incisivo, ma si tratta comunque di una sottigliezza che non inficia l'ascolto dell'album. Rispetto al classico neo progressive, gli Jadis puntano tutto sulla chitarra, risultando meno derivativi del previsto e confezionando un album godibile e ben congegnato.
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Sleepwalk 2. Hiding in the Corner 3. G.13 4. Wonderful World 5. More Than Meets the Eye 6. The Beginning and the End 7. Holding Your Breath
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Line Up
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Gary Chandler (Voce, Chitarra) John Jowitt (Basso) Martin Orford (Tastiere, Flauto, Voce, Co-produzione) Steve Christey (Batteria, Percussioni)
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RECENSIONI |
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