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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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Aufklärung - De’ La Tempesta ... L’Oscuro Piacere
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23/04/2022
( 1103 letture )
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Sebbene il monicker in tedesco possa ingannare, gli Aufklärung -il cui nome significa nient'altro che "illuminismo"- sono italianissimi. Il periodo di riferimento sono gli anni '90, fulcro della seconda ondata di neo-progressive rock che ha interessato l'Europa, principalmente il Regno Unito, con nomi quali Pendragon, Arena, Galahad, Sylvan e chi più ne ha più ne metta. Gli Aufklärung si formano per l'appunto nel 1990, originariamente con il nome di Eclipse, e nello stesso anno registrano il primo demo intitolato Jetho Van Hall (titolo che poi finirà nell'album qui oggetto di recensione). Attraverso un discreto passaparola il demo arriva nelle giuste mani e il gruppo riesce a ottenere un contratto discografico con la Pick Up Records di Bassano del Grappa. Il risultato è il debutto intitolato De' La Tempesta ... L'Oscuro Piacere, che vede la lineup originaria leggermente rimaneggiata, con Francesco Grosso degli Asgard alla voce, in luogo di Edoardo Lecci, che figura solo come flautista.
L'album parte con la lunga Red Shift, introdotta giustamente dai rumori di un cielo in tempesta, e si tratta di un pezzo che abbina un ottimo gusto melodico alle influenze classiche del neoprogressive. Parliamo quindi di Genesis, Emerson Lake & Palmer, ma in particolare dei Pink Floyd, dei quali ritroviamo l'influenza nella sezione iniziale, dominata dai sintetizzatori. La voce di Grosso è comunque piuttosto diversa da quella di un Peter Gabriel, più cupa e baritonale ma sempre dotata della giusta espressività. Tra molteplici cambi di tempo il brano non stanca mai, e fluisce perfettamente nonostante il suo essere eterogeneo, bilanciato tra sezioni acustiche e altre più prettamente seventies. Red Shift continua praticamente senza interruzioni nella successiva Jetho Van Hall, che inizia come una delicata ballata acustica in cui il flauto fa da contrappunto alla voce –un po' à la Camel se vogliamo- e che evolve nel classico numero progressive, in cui a dire il vero l'influenza del gruppo di Guildford è piuttosto evidente. Il terzo brano, Il Funerale Della Luna, gode inizialmente di un incedere che richiama i primi Marillion, ma lo stile prog-folk prende il sopravvento trasformandolo in un ipotetico mix tra Genesis e Jethro Tull, infarcito tuttavia di una notevole dose di personalità e sicuramente si tratta del brano più convincente del lotto. La traccia conclusiva, anch'essa della durata di oltre dieci minuti, inizia incredibilmente cupa, con le tastiere che delineano le sensazioni di un triste pomeriggio autunnale. Subentrano poi i flauti, forse lo strumento che più di tutti contribuisce a legare tra di loro i brani di De' La Tempesta ... L'Oscuro Piacere, ma il pezzo non decolla mai, rimanendo sempre sulle lugubri atmosfere iniziali, che avvolgono l'ascoltatore.
Probabilmente gli Aufklärung sono l'unica band con un nome tedesco che canta in inglese, e già per questo sono facilmente riconoscibili. Sebbene le influenze musicali siano evidenti e si avverta in particolare una sensibilità che si avvicina spiccatamente ai Genesis e al prog tinto di folk dei Jethro Tull, tutta la proposta non suona affatto di già sentito, risultando godibile in toto. Doveroso però spendere due parole sulla produzione: i suoni purtroppo non sono allo stato dell'arte, e risulta tutto un po' ovattato e poco brillante, nello specifico le chitarre elettriche, ma nell'ottica di ispirazione settantiana funzionano; il mixaggio è comunque buono e la separazione strumentale è mantenuta egregiamente. In buona sostanza, il disco in questione –che purtoppo a tutt'oggi è rimasto senza un successore- può fare felici al tempo stesso tutti i fan sia del progressive classico che del neoprog novantiano.
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assieme ad eris pluvia...il trono dei ricordi...moongarden e pochi altri..rappresenta il buon prog italiano anni 90... |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Red Shift 2. Jetho Van Hall 3. Il Funerale Della Luna 4. Eclipse / Echo´s Wave
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Line Up
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Fabio Guadalupi (Chitarra acustica, classica ed elettrica) Michele Martello Chitarra acustica, classica ed elettrica Marco Mancarella (Tastiere) Luciano Rubini (Basso) Massimo Mignini (Batteria)
Musicisti ospiti: Francesco "Chicco" Grosso (Voce) Edoardo Lecci (Flauto traverso)
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RECENSIONI |
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