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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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07/11/2022
( 1136 letture )
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Ottavo album per gli svedesi di Stoccolma Dynazty, stavolta ancora meglio caratterizzato da un buon equilibrio peso/potenza rispetto ai precedenti, per così dire. Un prodotto sempre più orientato verso il melodic metal e meno verso l’hard rock, che prosegue sulla strada tracciata. Caratterizzata dalla presenza in formazione di George Egg alla batteria, marito di Linnéa Vikström (Therion, QFT insieme al bassista Jonathan Olsson) e di Nils Molin alla voce, impegnato anche con gli Amaranthe, la band mette insieme un lavoro piacevole e destinato a soddisfare le aspettative del suo pubblico.
Con dieci pezzi tutti relativamente brevi - nella versione vinile sono undici, con Symphony Of Tragedy a chiudere la scaletta - e soltanto Achilles Heel a superare i cinque minuti di durata, Final Advent è infatti un CD piuttosto riuscito. Melodia e energia sono infatti così ben bilanciate nonostante la prevalenza della prima, da consentire alla band di estrarne quattro singoli e altrettanti video (Advent, Yours, Natural Born Killer, Power of Will), senza sottrarre troppo pathos alla seconda. Questo anche per merito di mixaggio e masterizzazione ottimamente effettuati presso gli Hansen Studios di Jacob Hansen a Ribe, in Danimarca. Come detto, di hard rock rimane abbastanza poco nella musica targata Dynazty mentre, proprio in virtù dell’apporto di Hansen oltre che da precise scelte prese in fase di scrittura, il melodic metal contenuto in Final Advent risulta decisamente pieno e d’impatto. Arrivando al limite del power in più di un passaggio. Power of Will, All The Devils Are Here e The White descrivono perfettamente il risultato di questa evoluzione, mentre Yours incarna la parte più leggera della band. Non mancano canzoni più costruite (Advent), un mid-time come Instinct e qualcosa di più ruffiano come Heart Of Darkness. In questo contesto è praticamente scontato che emergano pure tracce evidenti di orchestrazioni ed è Achilles Heel a incaricarsi di proporli, fino a chiudere senza troppi sussulti con Power of Now. Al tirar delle somme abbiamo quindi un CD che, quantomeno, scorre bene e un disco che si posiziona con classe sul mercato di riferimento.
Ciò sull’onda della voce talvolta leggermente effettata di Nils Molin, di una sezione ritmica che si destreggia con grande sicurezza e chitarre che reggono melodie in grado di prendere subito. Sconfinando talora in territori che rasentano il pop a prescindere da arrangiamenti che lo mascherano bene e di un suono massiccio, ma che non concede più di tanto alla faciloneria. Quella che certe volte caratterizza chi vuole dare un colpo al cerchio della commercialità e uno alla botte della pesantezza. Di contro, però, in questo album non c’è traccia di originalità. Né considerando il quadro generale del settore, né quello della storia del gruppo e di questo bisogna tenere il giusto conto. Eppure, i Dynazty hanno innegabilmente un certo gusto nello scrivere le loro canzoni. E questo porta a renderli ugualmente godibili.
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3
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Ho iniziato ad ascoltare i Dynatzy un mesetto fa e ce li ho sempre in loop, trovo la loro musica davvero coinvolgente. Tuttavia questo album non mi ha preso quanto Firesign o The Dark Delight, mi sembra un po' più piatto. È comunque godibile, e sicuramente darò qualche altro ascolto per vedere se cresce. |
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2
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....firesign e the dark delight erano perfetti nel loro incedere moderno ma melodico....heavy ma orecchiabile!....questo mi sembra più prevedibile e classificabile....questo potrebbe anche essere un grave difetto!!!! |
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1
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Non è un brutto album, ma non mi ha entusiasmato; non ho trovato nulla che rapisse l'orecchio mentre lo ascoltavo. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Power of Will 2. Advent 3. Natural Born Killer 4. Yours 5. All the Devils Are Here 6. The White 7. Instinct 8. Heart of Darkness 9. Achilles Heel 10. Power of Now
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Line Up
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Nils Molin (Voce) Mike Lavér (Chitarra) Rob Love Magnusson (Chitarra, Tastiera) Jonathan Olsson (Basso) George Egg (Batteria)
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RECENSIONI |
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