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Injector - Endless Scorn
04/01/2025
( 1139 letture )
Originari della città spagnola di Cartagena, gli Injector sono attivi dal 2012 ed il qui presente Endless Scorn è il loro quarto album in studio. La band spagnola è un'altra delle tante perse in quella bolla temporale ferma agli anni '80, per cui la loro proposta musicale è sintonizzata sul classico ed immortale thrash della Bay Area statunitense, in particolare quello che si rifà a band quali Metallica, Testament e Megadeth.

Dopo la breve intro di rito, Endless Scorn piazza subito un vincente tris di brani rappresentato da Path of the Wrathgod, Warning Blast e Resetting Times. I tre pezzi mostrano da subito le qualità del combo spagnolo e in esse emergono nitide le influenze delle band sopracitate, in particolare sembrano essere i Megadeth a vincere il braccio di ferro tra le sonorità di riferimento. Piovono riff taglienti e adrenalinici, uniti a ritornelli orecchiabili, alternanza tra parti aggressive e altre più melodiche e assoli stilosi. Anche se le novità, in senso stretto, sono lasciate del tutto fuori dalla porta, in questi primi brani dell'album c'è proprio tutto quello che un fan del thrash non può che gradire. Gli Injector sono bravi, inutile girarci intorno. Hanno tecnica, gusto per il songwriting e riescono a rendere omaggio con stile alle band storiche o a periodi storici ben definiti. Non è raro imbattersi in sonorità tipiche del metal e persino del grunge anni '90 in tracce quali The Executioner's Song; il ritornello, in particolare, sembra guardare direttamente agli Alice in Chains. L'influenza dei Megadeth raggiunge livelli ai limiti del plagio con Drag Me to the Void, brano lievemente sotto il livello generale dell'album, la cui parte iniziale richiama spudoratamente alla mente Mary Jane, nota canzone della band di Dave Mustaine. L'omaggio agli anni d'oro del thrash è costante: la bella strumentale The End of Eternity ne è un ulteriore esempio, un brano che sembra uscire direttamente da un disco dei primi Metallica. Never Enter the Core evidenzia invece in maniera esemplare la componente groove tipica del thrash californiano.
Nonostante la natura apertamente derivativa del loro sound, gli spagnoli sanno come variare registro senza fossilizzarsi su schemi ripetitivi, mantenendo desta l'attenzione dell'ascoltatore. La spiccata indole melodica è forse la dote migliore del loro stile; si rivela soprattutto nei ritornelli e nelle parti strumentali con gli assoli ed è la carta vincente di brani che, senza di essa, in qualche rara occasione potrebbero sembrare solo uno sterile omaggio, per quanto ben confezionato, alle storiche band di riferimento.

Endless Scorn potrebbe inizialmente passare solo per un esercizio di stile da parte di una band che si inchina fin troppo facilmente alla nostalgia di un certo modo di scrivere thrash, ma dopo un paio di ascolti si intuisce che il quarto lavoro degli Injector è invece un album da non sottovalutare, dotato di una sua personalità. I suoi brani, derivativi e poco originali quanto si vuole, hanno però un buon tiro e stimolano ricordi piacevoli in ogni vecchio fan del thrash dei tempi andati. Sono canzoni dirette, tecniche ma non troppo ostiche, inclini, come già detto, al bel fraseggio ed alle melodie orecchiabili, ma anche toste e cattive quando serve. In sostanza, quest'ultimo LP della band spagnola è decisamente un lavoro riuscito.




VOTO RECENSORE
72
VOTO LETTORI
77.5 su 2 voti [ VOTA]
INFORMAZIONI
2024
Art Gates Records
Thrash
Tracklist
1. Engelante
2. Path of the Wrathgod
3. Warning Blast
4. Resetting Time
5. The Executioner's Song
6. Never Enter the Core
7. Crawling One
8. Drag Me to the Void
9. The End of Eternity
10. Mindcrusher
Line Up
Dani MVN (Voce, Chitarra)
Dany B (Chitarra)
Mafy Ayala (Voce, Basso)
Juanjo Beast (Batteria)
 
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