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Roxy Music - Country Life
14/01/2025
( 1544 letture )
La copertina dello scandalo!
Una fotografia di Bryan Ferry a due fan conosciute in Portogallo nel periodo in cui stava scrivendo i testi di Country Life, divenne la cover del quarto album in studio dei Roxy Music. Il piano americano delle due fan, le modelle tedesche Constanze Karoli (sorella di Michael Karoli dei Can) ed Eveline Grunwald, le ritrae seminude in pose provocanti, dinnanzi ad una siepe sempreverde. A causa di questa fotografia, nel 1974 in molti negozi degli Stati Uniti l'album venne venduto in un involucro di plastica opaca, proprio perché i rivenditori si rifiutavano di esporre la copertina; successivamente venne utilizzata una cover alternativa, che raffigurava solo un'immagine della pianta. Sicuramente, in termini di visibilità, tutto ciò ebbe un impatto, soprattutto negli U.S.A., dove l’album si piazzò al numero 37 della Billboard, la posizione più alta raggiunta fino a quel momento dai Roxy Music.
Ciò non deve far pensare che il disco sia tutto fumo e niente arrosto, anzi musicalmente siamo di fronte a una gemma dell’art rock, che affronta a tuttotondo il tema dell’amore attraverso bei testi nostalgici: si passa dall’innamoramento vero e proprio all’eccitazione, da giochi amorosi a cuori spezzati e i nostri mostrano elevata sapienza in materia.

L’opentrack The Thrill of It All è in assoluto uno dei brani migliori di tutta la carriera della band! Un pezzo impegnativo da seguire, per la varietà e quantità di strumenti utilizzati. Parte forte col pianoforte, la chitarra sugli scudi e soprattutto una sezione ritmica spettacolare. Le strofe hanno un tiro clamoroso, sono potenti, gli archi in sottofondo le esaltano e la voce accattivante di Bryan Ferry si cala su di esse imperiosa. Infine il sax serpeggia fra le strofe nei vari stacchi, che possono definirsi come la cosa più vicina ad un ritornello, ma in realtà la canzone è un crescendo continuo che non possiede un vero e proprio refrain, se non nelle sezioni strumentali. Estremamente arduo creare una composizione così complessa, ma allo stesso tempo adatta a qualsiasi radio dell’epoca. Dopo un pezzo così eccitante è difficile replicare in tal senso, perciò la melliflua Three and Nine preferisce sfruttare lontane atmosfere romantiche, vagamente francesi, con un soffio di fiati, chitarre e la solita bellissima ritmica. La voce del singer è come calata dall’alto e si posa lieve sulle strofe, mentre gli assoli di armonica e sax risaltano il contorno. All I Want Is You è il primo singolo estratto dall’album: un brano dinamico, squisitamente rock, dove Ferry produce versi d’amore e la chitarra di Manzanera incide nei refrain delle strofe e sul bell’assolo. Out of the Blue è un pezzo superlativo, figlio del periodo Eno. Possiede un intro spettacolare con sezione d’archi e ritmica che arrivano da lontano per poi lasciare il passo a Ferry e chitarra, seguiti dal piano e da riverberi di synth. È un brano ambizioso, che vive nelle parti strumentali graziosi momenti, mentre il ritornello sembra più un modo per Phil Manzanera di mettere in mostra il proprio straordinario talento, replicando un assolo finale clamoroso, che confluisce in quello altrettanto esplosivo di sax. Si fondono in un qualcosa di sontuoso, segnando un grandioso vertice dell’album. If It Takes All Night chiude il Lato A con un rhytm and blues malinconico dalle poche pretese, ma rimarca il grande gusto della band nella scelta degli arrangiamenti.
Il Lato B si apre con Bitter-Sweet: una triste, teatrale ballata alla quale i Franz Ferdinand devono molto. Nel chorus varia proponendo schegge di musica impazzite sugli ottoni, i synth e la solita chitarra di Manzanera, stavolta frenetica, mentre il singer si diletta col tedesco (il testo venne tradotto proprio dalle due ragazze che figurano in copertina). Triptych è la canzone più particolare del lotto: strumenti e suoni da Inghilterra elisabettiana con gli archi a farla da padrone introducono ad un unico grande chorus gridato a gran voce, il quale risulta enfatico. Casanova è invece un maestoso brano rock: accattivante, sensuale, con Ferry alla voce egregio protagonista e delle strumentazioni impressionanti. Rimarca la bravura dei musicisti, veramente di caratura superiore, basta ascoltarsi la sontuosa sezione ritmica e l’assolo di chitarra, oltre al tipico assolo di sax, che conclude un pezzo che sarebbe potuto essere tranquillamente un singolo da classifica. L’album perde un po’ di appeal sul finale con A Really Good Time, che sembra una ballata cantautorale che non apporta alcuna innovazione al progetto e Prairie Rose, che chiosa con un brano glam: ode al Texas, contenente strepitose esecuzioni dei vari musicisti coinvolti, compresi gli ennesimi assoli di sax e chitarra, nulla che non sia già stato fatto in precedenza. Ad ogni modo sempre sublimi e una goduria da ascoltare.

Bitter Sweet, assieme a molti altri brani dei Roxy Music, venne riutilizzata nel 1998 per il film glam rock “Velvet Goldmine”, che si ispirava velatamente alla vita di David Bowie. Rieseguita con la voce di Thom Yorke dei Radiohead, la nuova versione dimostra che l’influsso dei Roxy Music si estende ben oltre i loro singoli più famosi e, anche grazie a quella pellicola, tornarono in auge, influenzando diversi act rock nati nei primi anni ‘00.



VOTO RECENSORE
89
VOTO LETTORI
79.33 su 3 voti [ VOTA]
Fab
Venerdì 24 Gennaio 2025, 8.48.36
5
Bello, copertina leggendaria (ho due copie dell\'album in vinile e ogni volta che lo vedo in giro sono tentato di prenderne una terza...), ma secondo me dei primi 4 è il meno inspirato (anche perchè gli altri tre sono pazzeschi)
Mariner
Lunedì 20 Gennaio 2025, 12.23.41
4
Anche per me inferiore ai primi 2 dischi, voto 78, mentre RM 85 e FYP 95
Adoratore della patata decespugliata
Sabato 18 Gennaio 2025, 17.19.08
3
Non conosco questo album e il gruppo ma la recensione, e soprattutto la sporca in copertina (che non guasta mai...anche se visti quegli anni ho paura che ce l\'abbiano...) mi hanno invogliato ad ascoltarli
hard n heavy
Sabato 18 Gennaio 2025, 15.46.13
2
Quando si parla di Roxy Music si parla solo di classe, ne cito solo tre: Bryan Ferry, Brian ENO (synths), Phil MANZANERA (lead guitar). E una discografia immacolata che va dal 72\' al 82\', tutti album belli!!!!
Galilee
Mercoledì 15 Gennaio 2025, 13.08.06
1
Gran bel dischetto come tutti quelli dei Roxy music, ma per me inferiore a livello compositivo rispetto all\'omonimo e a for your pleasure già recensiti su queste pagine.
INFORMAZIONI
1974
Island / Atco
Rock
Tracklist
1. The Thrill of It All
2. Three and Nine
3. All I Want Is You
4. Out of the Blue
5. If It Takes All Night
6. Bitter-Sweet
7. Triptych
8. Casanova
9. A Really Good Time
10. Prairie Rose
Line Up
Bryan Ferry (Voce, tastiere, armonica)
Phil Manzanera (Chitarra)
Eddie Jobson (Strumenti a corda, tastiere, sintetizzatore)
Andy Mackay (Oboe, sassofono)
John Gustafson (Basso)
Paul Thompson (Batteria)
 
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