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Florida, fine anni 80. La culla di un certo modo di suonare musica estrema. Da questa fucina di talenti sono usciti mostri sacri dell'estremo come Morbid Angel, Malevolent Creation, Death, Atheist o Cynic, e ad una prima occhiata sembra quasi che in quel periodo d'oro bastasse suonare quel nuovo tipo di musica per garantirsi un posto nell'olimpo del metallo, o quantomeno lo status di gruppo di culto. A quest'ultima fascia appartengono i Nocturnus, band fondata nel 1986 a Tampa, Florida dal batterista/cantante Mike Browning (appena fuoriuscito dai Morbid Angel). Il sound del gruppo si attesta su un ferale mix di Death tecnico, Black e influenze Slayeriane, a cui si aggiunge per la prima volta l'utilizzo delle tastiere, non come contorno ma come elemento di primo piano nell'economia delle composizioni.
The Key è l'esordio sulla lunga distanza per il combo floridiano, oltre che, a detta di molti, il loro lavoro più riuscito. Questa definizione è opinabile dal punto di vista prettamente musicale, visto che il successivo Thresholds è sicuramente un disco più maturo, oltre che registrato meglio, ma è innegabile che The Key sia stato un fulmine a ciel sereno nella scena dell'epoca, guadagnandosi a pieno titolo il rango di pietra miliare.
Che non sia un album “nella media” è lampante sin dall'incipit dell'opener Lake of Fire, che accoglie l'ascoltatore con la lugubre atmosfera data da un sapiente uso delle tastiere, sembra vogliano carezzare i timpani dell'ascoltatore prima che gli altri strumenti comincino la loro opera di demolizione. Opera che inizia nel migliore dei modi, con un attacco al limite della schizofrenia, seguito da riff di matrice thrash sostenuti da destabilizzanti effetti sonori sci-fi. L'ascoltatore si ritrova catapultato in un incubo tecnologico in cui tutto sembra girare “troppo velocemente”, la band mette subito in chiaro che non intende concedere respiro, tra lick solistici brevi ed affilati come coltellate, strofe brevi in cui si avverte l'influenza dei Venom e cambi improvvisi e inaspettati. La successiva Standing in Blood continua sulla stessa falsariga, con una splendida parte introduttiva strumentale in cui vengono introdotti riff tipicamente Black Metal alternati a svisate solistiche di altissimo livello e una seconda parte forse leggermente più lineare ma sempre e comunque violentissima. Visions from Beyond the Grave e Neolithic ci danno prova di come la band riesca ad essere pienamente convincente anche quando alza il piede dall'acceleratore (per modo di dire, il metronomo è comunque fortemente sollecitato) inserendo atmosferici stacchi di tastiere e mid tempo's irresistibili, alternati con sfuriate che ricordano in parte i “cugini” Morbid Angel.
A questo punto la versione in CD ci regala una bonus track: Undead Journey, song apprezzabile ma meno geniale delle precedenti, più prevedibile, legata a stilemi più thrash.
Questa “outsider” ha però un inaspettato pregio, quello di dividere in due l'album, dandoci la possibilità di tirare le prime conclusioni in itinere. Nonostante l'utilizzo delle tastiere, che introducono una cospicua dose di melodia, il DNA di questo platter è finora totalmente votato all'estremo, con venature ora di pura malvagità, ora di scientifico cinismo. L'attenzione finora si mantiene estremamente alta, l'ascoltatore non può far altro che chiedersi quali altre sevizie lo aspettino.
La risposta non si fa attendere. Uno splendido giro di tastiere stende un tappeto davanti all'incedere marziale di Before Christ / After Death, che riporta alla mente l'immagine delle legioni romane, impegnate in questo caso a “mostrare a Gesù Cristo quale sia il suo valore”. Si torna a premere sull'acceleratore con la successiva Andromeda Strain, sintetica e a volte incline al rumorismo, perfetto antipasto per il vero highlight dell'album, Droid Sector, in cui la componente sintetica si insinua come una moderna epidemia, infettando il suono degli altri strumenti, distorcendo le vocals e sfigurando i suoni di chitarra. Un capolavoro, senza mezzi termini. Destroying the Manger riporta in auge la tendenza alla schizofrenia, ricollegandosi alle prime due tracce, anche se ad esse aggiunge un certo qual flavour che sa di progressive. Empire of the Sands chiude ottimamente il lotto, dimostrando come la band sappia farsi onore anche quando i tempi si allungano.
In conclusione la nota dolente di questo platter: la produzione. Sebbene possa avere l'attenuante di conferire un senso di crudezza alle composizioni, è chiaramente deficitaria sotto molti aspetti, primo tra tutti il fatto che nel mix finale il basso sia fortemente penalizzato, cosa che lascia dei vuoti non indifferenti quando manca il sostegno dei tappeti di tastiere. Sarei curioso di sentire questi pezzi riregistrati e remixati con la tecnologia attuale. Menzione d'onore invece per l'artwork, giustamente unico come il disco che rappresenta. Poche band possono vantare un debut di questa levatura, se vi considerate estimatori di metal tecnico e/o di metal estremo, la vostra preparazione deve necessariamente passare di qui.
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84.57 su 101 voti [
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Questo disco era parcheggiato da quasi un anno in attesa di essere ascoltato... ne è valsa la pena. 90 sta stretto visto il livello tecnico strepitoso, alla composizione mai banale e alla potenza di questo CAPOLAVORO. Per una serie di motivi la parola che meglio descrive questo disco è \"fantascienza\". 99 |
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Me lo sono riascoltato oggi .. ma quanto erano avanti sti ragazzi ormai oltre trent\'anni fa! Soluzioni che poi anni dopo sono state riprese pari pari da gruppi ben più blasonati ma che sostanzialmente i Nocturnus si sono inventati... Eppure sempre poco citati tra le influenze... |
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Capolavoro immortale! Cos\'altro si può dire? Uno dei tanti dischi simbolo della scena floridiana. Pezzi come \"Lake Of Fire\", \"Standing In Blood\", \"Visions From Beyond The Grave\", \"Undead Journey\", \"BF/AD\", \"Andromeda Strain\", \"Empire Of The Sands\"... praticamente si dovrebbero citare tutte. Mike Browning, veterano della scena estrema di metà anni ottanta, insieme a degli ottimi musicisti reclutati dopo l\'esperienza con gli Incubus, tira fuori un album che si potrebbe definire \"sci-fi occult death metal\"! Tecnico, visionario, satanico, spaziale... una roba davvero assurda per l\'epoca in cui uscì! Nient\'altro da aggiungere...
HAIL NOCTURNUS!!!! |
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Signore e Signori ecco a voi il capolavoro. Comprato in CD (l'originale del '90) qualche giorno fa su Discogs. E il tipo su Discogs mi fa: "Ah, fra l'altro, questa copia ha l'autografo di Louis Panzer!!". Straordinario...Non toccavo e ascoltavo 'The Key' dal lontano 1996 (prima volta che ne venni a conoscenza grazie ad un amico: Jonah Padella dei grandi 'The Foreshadowing' che ne possedeva una copia). Finalmente è di nuovo con me. Che dire, me lo sto sparando da un'ora. Quanti ricordi...Meraviglia Death e non solo. |
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è un capolavoro, ho comprato il vinile ai tempi (avevo 18 anni, maledetto vecchiaccio che sono) e non so neanche se sia più leggibile tante volte l'ho macinato
Credo che anche se uscisse in negozio domattina sarebbe ancora una botta di originalità
Voto 90 per me, farei 95 ma è registrato troppo alla buona quindi resto scarso.
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35
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Grandioso! E inoltre è l'album che ha in pratica sdoganato le tastiere nella musica estrema. Threshold è probabilmente migliore dal punto di vista tecnico, ma è in questo lp che troviamo i classici della band, da Bc/Ad a Lake of Fire, da Neolithic a Vision from Beyond the Grave. Spettacolare anche il concept satanic-scifi !!! Pietra miliare! |
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Un disco che ha segnato la mia vita. Concordo con il discorso di lux chaos, però in questo disco sono proprio le canzoni a fare la differenza, visto che il songwriting è nettamente sopra la media, e la struttura canzone è già molto concreta rispetto ad altre formazioni Death molto blasonate di quel periodo. Si parla di death Metal ma ci sono dei chorus in questo disco davvero devastanti. Vabbeh 99/100 C'è l'ho in vinile e anche la copertina è fichissima. Consigliato anche lo stupendo seguito. |
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Un album che definirei "innovativo" o "pionieristico", più che "bello" o "straordinario" in sè stesso per le composizioni, ma spesso nel nostro genere questi due piani si intersecano confondendo le acque...un album discreto compositivamente parlando, con dei picchi molto alti. Per me il vero bel discone è il successivo, sottovalutato, thresholds |
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Quanto é vecchio il mio precedente commento? XD Capolavoro, innovativo per strumentazione e tematiche, affascinante per il concept e coinvolgente come pochi . Per puro caso l'altro giorno mi sono trovato davanti il cd, mi ci sono lanciato sopra! |
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Disco leggendario !!!!! |
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Che mito sto disco, erano tanti anni fa... tanti ricordi da teenager (-; Devo riascoltarlo. Evviva! |
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comunque è del 90, non del 91 |
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Ma guarda, stavo proprio sentendo qualcosa da questo disco sul tubo, torno qua e lo trovo fra le recensioni a lato... mi piace li sound, penso che me lo procurerò. |
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Disco legendario, non riesco(sarà l'emozione) a trovare le parole giuste per descrivere questo puro concentrato di violenza tritacarne e spaccaossa. Ho un sacco di bei ricordi legati a 'sto album. Comunque i Nocturnus vengono menzionati nel 2 e 3 almanacco della paura di Dylan Dog nella sezione dedicata alla musica...ovviamente. A 21 anni di distanza il disco risulta perfettamente attuale. Andromeda Strain, Empire of the Sands, Droid Sector, Neolithic...giusto per citare alcune gemme. voto 99. Possiedo il cd, il vinile e persino la maglietta!!! |
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Ovviamente volevo scrivere nuocciono... Ho perso una consonante per strada...  |
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Mio personale parere: le tastiere non nuociono gravemente alla musica metal, come sostenevano un tempo i detrattori aventi vedute ristrette, bensì la arricchiscono di sfumature altrimenti difficilmente ottenibili; non a caso per questo gruppo, così come per altri, contribuiscono in modo determinante a caratterizzare lo stile, conferendo alla musica originalità ed atmosfera. L'operato del tastierista è -sempre imho- la cosa migliore presente negli album dei Nocturnus, comunque superiori alla media in campo death. Condivido la recensione su molti aspetti, tra cui le considerazioni su produzione (tanto per cambiare orrenda) e bellezza dell'artwork, aspetti che caratterizzeranno pure il secondo lavoro, a mio parere il capolavoro del gruppo. Ha ragione N.I.B. nel consigliare il resto della loro discografia, a cui aggiungerei il mitico EP "Possess The Priest/Mummified", molto ispirato e vicino allo stile di Thresholds. |
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Ce l'ho pure io l'audiocassetta (ho anche il CD e il vinile, ovviamente)... |
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Giuro mai ascoltati..l'altro giorno mio padre mi reagala l'audio cassetta di questo disco (sì l'audiocassetta!! nn mi chiedete dov'è riuscita a procurarsela originale..ma è incredibile ) ..E che dire...il gruppo che nn ti aspetti anche quando dopo aver ascoltato i Morbid Angel.. a dir poco sensazionali.... a dir poco emozionanati...Grandissimi!! |
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Questo album è uno dei compagni più fedeli della mia vita... Semplicemente spettacolare, me lo sono sparato un paio di volte tra ieri e oggi. ENTER THE DROIDS... |
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ogni volta che lo riascolto mi vengono le lacrime agli occhi.95/100 peccato la produzione scadente. |
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Grande album e grandi Nocturnus! |
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La Musica con la M maiuscola, 95 |
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Semplicemente stupendo. I Nocturnus con The Key e Thresholds hanno toccato l'apice del death. Voto 100 |
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veramente bello!! è stato uno dei miei primi dischi Death \m/ |
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Questo è davvero un disco da erezione!!CD FAntastico... Cambiando discorso questo è davvero un gran sito metal,però c'è una pecca di cui c'è solo da vergognarsi non ci sono le recensioni dei cd della Band più grande di tutte cio'è i DEATH non è ora di recensire i cd dei grandissimi DEATH?(mio gruppo preferito)Chuck r.i.p. |
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Questo è davvero un disco da erezione!!CD FAntastico... Cambiando discorso questo è davvero un gran sito metal,però c'è una pecca di cui c'è solo da vergognarsi non ci sono le recensioni dei cd della Band più grande di tutte cio'è i DEATH non è ora di recensire i cd dei grandissimi DEATH?(mio gruppo preferito)Chuck r.i.p. |
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Quelli che sono in giro sono gli After Death, band attuale del batterista, se facessero un diasco con quella formazione sinceramente lo troverei poco onesto, tra l'altro anche sullo stesso Ethereal si possono sollevare questioni... |
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1991... azz... sembra ieri... subito dopo l'acquisto non vedevo l'ora di sistemarlo sul piatto e di appoggiare la puntina sul Vinile in questione x spararlo a tutto volume... una Band di grande levatura con quel pizzico di originalità che li ha aiutati ad emergere dall'anonimato... peccato si siano spenti dopo soli 3 Album... consiglio vivamente anche i successori di "The Key"... "Thresholds" e "Ethereal Tomb"... mahhh... chissà mai, visto che sono ancora in giro per qualche Live, che si decidano di dare alla luce il loro 4° Album...!!!! |
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semplicemente un disco AFFASCINANTE. non è mai più uscito niente del genere in ambito death. |
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Azz maynard è un bel complimento si eh 8-) |
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E questo è uno dei commenti che ci fa piacere leggere |
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Questo è il miglior sito di Musica della rete!!!! E non sono nemmeno un metallaro... |
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Sta diventando?! non per vantarci NoRemorse, ma credo che alcune cose le puoi trovare solo sul nostro data base, fatti un giro (anche molto) a ritroso, troverai parecchia roba interessante |
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Mamma mia che brividi questo album!! Da avere a tutti i costi. |
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Ma che bello che continuate a fare recensioni dei classici!!!! State diventando il miglior sito a disposizione sulla rete!!!!! Grandissimi...come i Nocturnus!!!! |
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Finalmente questa recensione!!! Qua si parla di un disco IMMENSO!! Il mio voto è un 95 secco! |
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THE KEYYYYYYY!!!! UN disco strepitogeno ma assolutamente sconsigliato ai deboli di cuore e di cervicale. Poche band possono vantare un debut di questa levatura... concordo appieno! |
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Oooh! Finalmente The Key! Lo amo alla follia, stupendo. 94 |
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