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Adagio - Archangels In Black
( 4154 letture )
I francesi Adagio, band power/prog sinfonica capitanata dal virtuoso delle sei corde Stéphan Forté, giungono con Archangels in Black al quinto full-lenght della loro discografia. La novità principale, rispetto al passato, è costituita dall’esordio del nuovo cantante Chris Palin, il quale prende il posto di Gus Monsanto, trasferitosi alla corte di Timo Tolkki e dei suoi Revolution Renaissance.

Possiamo subito sciogliere le riserve in merito, dato che Chris non solo non fa rimpiangere il suo predecessore, ma anzi colpisce per la forza interpretativa del suo cantato, potente, deciso, carismatico e versatile. La sua voce riesce dunque ad inserirsi alla perfezione nel sound della band, agevolando peraltro la tendenza ad indurire un po’ i suoni, che gli Adagio sembrano manifestare attraverso il ricorso a riffs duri e growl vocals. Ciò risulta evidente già dall’opener Vamphyri, caratterizzata da un inizio abbastanza aggressivo, ma anche da brani come Codex Oscura o, in maniera ancora più marcata, da Twilight at Dawn, nella quale vengono accolte addirittura sonorità non troppo distanti dal death, senza che, tuttavia, vengano mai meno le tendenze neoclassiche tipiche degli Adagio. Questo è un elemento costante nel sound della band, spesso accostata in verità ai Rhapsody of Fire, con i quali condivide una presenza significativa nella propria musica di tastiere, cori ed orchestrazioni, ma rispetto ai quali emerge in modo preponderante il chitarrismo di Fortè, malmsteeniano fino al midollo e fin dalle origini leader della band transalpina. La presenza di Fortè risulta, in verità, a conti fatti, essere l’arma in più per gli Adagio, grazie ad un virtuosismo mai fine e sé stesso e sempre funzionale al brano. È innegabile da parte sua una certa tendenza a lanciarsi spesso e volentieri in prolungati assoli pieni di semibiscrome. Gli va tuttavia riconosciuto il merito di non puntare tutto sulla velocità o su barocchismi ridondanti: al contrario, difficilmente si riscontrano mai note superflue o fuori posto, a fronte di un gusto e di una tecnica sopraffini.
Ottimo l’amalgama tra tutti i componenti della band, ormai ben rodata anche in termini di arrangiamenti.

A livello di song-writing, i brani sono tutti di buona qualità, anche se non si riscontrano momenti davvero memorabili. Senza nulla togliere agli altri, siamo propensi ad individuare i brani più convincenti nella title-track, che rende bene l’atmosfera oscura e misteriosa che permea un po’ tutte le tracce del disco, in una veste di power/prog sinfonico dove si fondono efficacemente tutte le caratteristiche del sound della band (melodia, potenza, cori, pregevoli assoli); o, ancora, in Undead, caratterizzata da un inizio al piano degno di un pezzo di musica classica che funge da introduzione ad un brano un po’ atipico e con ritmi inconsueti per la band, nel quale ad un cantato melodico e solare fanno da contrapposizione stacchi in growls. In conclusione, quest’ultima fatica degli Adagio non si distingue particolarmente in quanto ad originalità ma sicuramente non deluderà gli amanti del genere.



VOTO RECENSORE
70
VOTO LETTORI
61.17 su 34 voti [ VOTA]
Pietrisco
Martedì 11 Marzo 2025, 11.46.17
10
Molto horror...tra il power prog e il death metal. Li preferivo nel vecchio stile ma comunque è godibile e cresce ascolto dopo ascolto
Erculo puarò
Domenica 16 Febbraio 2025, 12.58.59
9
VOTO 85, il meno interessante perchè più orientato al metal estremo ma siamo comunque a livelli alti, unica cosa che veramente mi fa storcere un pò il naso è l\'uso eccessivo di voce scream.
Dr.hammer
Mercoledì 13 Settembre 2023, 11.02.23
8
per Alessio del commento 7 Sui gusti non discuto ma oggettivamente i primi due album degli Adagio sono i capolavori su cui non si può discutere benchè passati inosservati e dimenticati, il terzo è un ottimo album, il quarto è un buon album ma lontano anni luce dal capolavoro \"Underworld\" sul piano stilistico, tecnico e compositivo.
alessio
Mercoledì 31 Agosto 2011, 11.31.08
7
la discografia degli ADAGIO non mi ha entusiasmato molto, eccetto qualche canzone,ma quest'album mi piace davvero tanto.E' un mix di metal , ben riuscito!
alessio
Mercoledì 31 Agosto 2011, 11.31.05
6
la discografia degli ADAGIO non mi ha entusiasmato molto, eccetto qualche canzone,ma quest'album mi piace davvero tanto.E' un mix di metal , ben riuscito!
Clafalc
Mercoledì 6 Ottobre 2010, 13.20.22
5
Gli Adagio si sono spostati verso roba un po' più "ghiozza" con Archangels in Black, basta pensare alla canzone omonima, pare di sentire i Dimmu! Come album mi è piaciuto molto, non come Underworld però. (Stephan Forte è un mostro)
Salvo
Giovedì 23 Luglio 2009, 10.39.08
4
Per quanto mi riguarda è un gran disco. E' entrato di diritto nei miei 10 album preferiti di sempre.
Arekusu
Mercoledì 22 Luglio 2009, 10.27.36
3
Addirittura nettamente? Come mai?
Enrico
Martedì 21 Luglio 2009, 16.01.32
2
Per me disco nettamente inferiore al precedente.
Arekusu
Lunedì 20 Luglio 2009, 10.07.17
1
Per me gli Adagio si distinguono dal "carrozzone" grazie ad un mood oscuro che io apprezzo particolarmente. Non sono IL gruppo del momento, ma un gran bel gruppo sì!
INFORMAZIONI
2009
Listenable Records
Power/Prog Sinfonico
Tracklist
1. Vamphyri
2. The Astral Pathway
3. Fear Circus
4.Undead
5. Archangels in black
6. The Fifth Ankh
7. Codex Oscura
8. Twilight at dawn
9. Getsu Senshi
Line Up
Chris Palin - Vocals
Stéphan Forté - Guitars
Kevin Codfert - Keyboards
Franck Hermanny - Bass
Eric Lebailly – Drums
 
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