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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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Enochian Theory - Evolution: Creatio Ex Nihilio
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( 3514 letture )
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Uno dei dischi più intriganti che abbia ascoltato in questi ultimi mesi nel settore Prog-Metal, ed anche se , per i motivi che analizzeremo in seguito, l’etichetta sta piuttosto stretta agli Enochian Theory ed al loro Evolution: Creatio ex Nihilio è genericamente questa la loro area di appartenenza musicale. La presenza di contaminazioni esterne però è già chiara fin dall’artwork di chiarissima –almeno per me- ispirazione PinkFloydiana, un richiamo nemmeno troppo subliminale ad periodo anni 70 di Waters & C. ed in particolare a The Wall, ma il tutto non si esaurisce certo qui, tra i tanti nomi citabili in questo senso si possono citare in ordine sparso Tool, Ophet, Neurosis , parecchia altra gente e parecchi altri generi che vanno dal Pop più d’elite al Jazz passando per la musica sinfonica, ma quel che più conta è che nonostante questi ed altri nomi riecheggino in Evolution: Creatio ex Nihilio gli Enochian Theory riescono comunque a conservare una precisa identità ed a trarne un Cd che può anche essere considerato in parte originale, svincolato com’è dall’uso di strofe e chorus in forma canonica e conservando sempre una propria impronta British ben definita e percepibile.
Un lavoro mentale che evoca forme indefinite, ma concrete, ricordandomi in ciò l’approccio mentale di alcuni racconti di Lovecraft e che cambiano continuamente il focus musicale e mentale, rendendolo sfuggente e paradossalmente proprio per questo definito a patto che si consideri l’album nel suo complesso Un lavoro Gotico, introspettivo, industriale, indistinto nei contorni, che dopo un intro preparatorio spalanca le porte a The Dimension Monologue, suddivisa in tre movimenti che sono già un compendio dell’intero Cd, spaziando dall’uso di voci clean e liquida colonna sonora sottostante a furiosi contorcimenti ritmici, (posso pensare a certe cose di Devin Townsend), ma che vi voglio descrivere semplicemente così: è un trittico che si base essenzialmente su delle buone idee, ed è una cosa sempre più rara. Ancora una volta la sequenza di note che giunge alle nostre orecchie sembra essere risucchiata quasi per sequenze casuali da quel caos organizzato descritto appunto in alcuni racconti di Lovecraft in cui il protagonista viene catapultato in sogno in dimensioni oniriche, ma per lui reali e popolate da figure ed esseri obbedienti a geometrie diverse dalle nostre.
Rimarchevoli At Great Odds With… e Waves of Ascensions, delicatamente simil-pop e nobilitate da arrangiamenti orchestrali severi, ma non invasivi e/o troppo pretenziosi per evolversi in seguito virando anche verso il Death, approccio che riaffiora più marcato in Apathia , dagli accenti anche Doom. Delicata Movement , mente il Prog-Metal più raffinato viene fuori cristallino da Fine Around the Lotus e A Monument to the Death of an Idea, (inframmezzate da The Living Continuum, un altro ottimo pezzo), che presentano –oltre all’uso di voci effettate- anche la maggior varietà compositiva dell’intero lotto di pezzi di Evolution: Creatio ex Nihilio. A proposito delle parti vocali va sottolineato che il cantato del chitarrista/vocalist Ben Harris-Hayes è sempre molto efficace, il tutto essenzialmente per merito di una timbrica particolare e gradevole, molto adatta alla musica degli Enochian Theory, andando con ciò a costituire un altro punto di forza della loro proposta.
E’ sempre più raro trovare buone proposte, quando ci si imbatte in un Cd con determinate caratteristiche di originale citazionismo, (questa è proprio tirata per i capelli, eh?), non bisogna quindi esitare ad aprire la mente ed il portafogli, ed anche se la seconda operazione potrebbe risultare più ostica della prima, credo che ne valga la pena.
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3
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Guarda, spesso per la definizione dei generi noi stessi andiamo in difficoltà. A volte ci affidiamo alla definizione che i gruppi danno di loro stessi nei fogli di accompagnamento dei cd/files che ci inviano. In ogni caso è la sensibilità personale a deternimare l'appartenenza ad un genere piuttosto che ad un altro. La soluzione? definire tutto come MUSICA e basta, ma l'uomo ha bisogno d categorizzare; è rassicurante  |
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2
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Li sto sentendo ora per la prima volta. Mi pongo una domanda accademica. Ma si possono definire prog metal questi gruppi qui? Una delle componenti del prog metal (anche del prog rock se vogliamo) secondo me è sempre stata la perizia tecnica, la varietà, le aperture inaspettate, l'intricatezza delle composizioni. In questo ed altri gruppi (i Leprous tanto per citare un gruppo che va per la maggiore) non hanno queste caratteristiche. Per me siamo più vicini a territori Neurosis (da te citati), Cult of Luna etc. ossia il c.d. post metal. Ma magari nel 2009 si era ancora nel Metal e non si era entrati nel Post (-; Magari mi sbaglio, ma essendo il prog in genere tra i miei sottogeneri preferiti mi andava fare questa precisazione oziosa... |
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Dopo anche solo un ascolto su Youtube, penso prorpio di condividere pienamente la proposta di aprire il portafoglio per proposte del genere. Spero di confermare, dopo ripetuti ascolti, l'ottima prima impressione. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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01. Every Ending Has A Beginning…
The Dimensionless Monologue
02. Tedium (1 03. The Dimensionless Monologue (2) 04. T.D.M (3) 05. At Great Odds With… 06. Apathia 07. Triumvirate 08. Movement 09. After The Movement 10. Waves Of Ascension 11. The Fire Around The Lotus 12. The Living Continuum 13. A Monument To The Death Of An Idea
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Line Up
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Ben Harris-Hayes - Vocals , Guitar Shaun Rayment: - Bass Sam Street Drums, Percussion
The Lost Orchestra Pianos, Synthesizers, Extra Sounds and Orchestral Performance
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RECENSIONI |
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